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Autore: With H    11/05/2014    0 recensioni
Ispirato in parte al video di Teenage Dream di Katy Perry. Durante una gita a Santa Barbara, due ragazzi capiscono di provare qualcosa l'uno per l'altra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Abbassò la cappotta della sua auto e la brezza dell’esterno riempì l’abitacolo. 
— Come nel video di Teenage Dream! — affermò sorpresa e lo guardò sorridendo.
Lei aveva uno di quei sorrisi che riuscivano ad essere contagiosi e lo facevano sorridere di rimando.
Conosceva quel video comunque, lei l’aveva postato su Facebook qualche tempo fa e lui si era scoperto più volte a guardare tutto quello che lei pubblicava. Per cui sapeva che la sua auto decappottabile con lei avrebbe avuto un certo successo, più che con chiunque altro e ringraziò mentalmente suo padre per avergliela comprata anche se quasi due anni prima lui avrebbe preferito un’auto più nuova a quella.
Larry si girò a guardare Hilary, non si conoscevano da molto anche se erano amici su Facebook da più di un anno perchè avevano scritto entrambi per lo stesso giornale online, creato da uno dei suoi amici del college, poi lei era stata licenziata qualche settimana prima, Larry sospettava che il suo amico lo avesse fatto principalmente perchè lei aveva rifiutato le sue avances. Comunque a lui era sempre piaciuta, per questo l’aveva aggiunta tra gli amici e lei aveva accettato, forse più per cortesia “lavorativa” che per un reale interesse, infatti non avevano mai parlato fino a quell’inverno, poi aveva confessato ai suoi amici che la trovava interessante e loro, da bravi marpioni, avevano creato una conversazione di gruppo. Quattro ragazzi ed un’unica ragazza, lei. Inutile dire che i suoi amici l’avevano fatta martire, ma al contrario delle altre ragazze, sapeva incassare bene e sferrare colpi altrettanto pesanti. Si era reso conto che era molto timida, come lui, ma riusciva a mascherarlo bene e ad essere comunque simpatica, brillante e dolce.
E a lui piaceva. Da quello che gli aveva detto Antony, anche lui le piaceva e ne era così certo che qualcosa gli faceva credere che Hilary gliel’avesse detto, ma su questo lui non aveva proferito parola, stranamente; aveva però detto molto quando avevano deciso di fare passare una giornata a Santa Barbara, più o meno a tre ore da Fresno dove vivevano loro, facendo in modo che lui e Hilary si trovassero da soli nella sua auto, mentre gli altri sarebbero andati in macchina con Gregory. 
All’inizio c’era stato un silenzio imbarazzante, inevitabile per due timidi come loro; poi aveva acceso la radio che stava trasmettendo una canzone che lui non aveva mai sentito, ma che Hilary conosceva bene ed aveva iniziato a cantare. Sapeva che cantava, ma nelle poche volte in cui lei era tornata in California prendendosi brevi pause dall’università, non l’aveva mai sentita farlo e forse non sarebbe successo se non fossero stati in auto da soli. Antony aveva ragione, come al solito. 
Era brava e gliel’aveva detto, senza risultare neanche troppo impacciato e allora si erano sciolti entrambi iniziando a parlare prima del più e del meno e poi di vari argomenti più seri. Aveva perso di vista da un pezzo l’auto di Greg perchè aveva accelerato parecchio per impressionarla, perciò in quel momento che erano arrivati verso il mare, aveva rallentato un po’ sia per godere del panorama che per farsi raggiungere dagli altri. Mancava ancora mezz’ora a Santa Barbara.
Portò la mano destra sulla sua gamba e ancora una volta lei non si spostò, anzi la intrecciò nella sua mano guardandolo intensamente. 
Con il pollice delineò il bordo del piccolo tatuaggio a forma di tre stelline che aveva all’interno del polso sinistro, lei sorrise rilassandosi contro la spalliera. I ricci castani erano mossi dal vento e diffondevano nell’abitacolo l’odore di fiori dello shampo che usava, indossava ancora i Ray Ban Wayfarer a coprirle gli occhioni scuri da cerbiatta, il burro di cacao alla ciliegia le aveva lasciato un colore rosa scuro sulle labbra che creava un bel contrasto con il colore chiaro della sua pelle. Indossava una maglia bianca con una fantasia floreale sul rosso, abbastanza scollata - indice di una ragazza consapevole delle sue forme, ma per niente eccessiva -, un paio di jeans aderenti ed un paio di ballerine rosse. Nell’insieme, con i braccialetti, lo smalto nero e tutto il resto sembrava un bel misto tra una ragazzina ed una donna. E a lui piaceva.
Larry invece aveva indossato una camicia di jeans ed un paio di jeans color fango, sempre secondo Antony, lei avrebbe apprezzato. 
Quando arrivarono gli altri li avevano appena raggiunti e non persero tempo a sfoderare il loro repertorio di battutine e frecciatine maliziose su lui ed Hilary.
— Larry, come mai se hai corso in quel modo quando siamo partiti, alla fine siamo arrivati insieme? Vi siete imboscati? — domandò Gregory con la delicatezza di un pachiderma. 
— No, semplicemente voi eravate lenti e vi abbiamo aspettato godendoci il panorama del mare alla nostra destra! — rispose Hilary senza preoccuparsi di allontanarsi dal suo fianco.
— Almeno vi siete baciati? — intervenne Antony, sembrava curioso come suo solito, ma guardava soprattutto Hilary che si limitò ad arrossire lanciandogli un’occhiataccia prima di guardare altrove. Larry notò un ghigno divertito sul viso dell’amico — Larry, sei pessimo. Nemmeno un bacio... 
Erano arrivati quando era già pomeriggio inoltrato e, sebbene non fosse una giornata caldissima, il viaggio li aveva comunque accaldati parecchio, per cui cercarono un bar dove prendere qualcosa di fresco; per una volta non ebbe bisogno dei suggerimenti del suo amico molto più esperto di lui con le donne, chiese immediatamente ad Hilary cosa voleva bere e le offrì il tea freddo al limone. 
Poi si misero a giocare a frisbee sulla spiaggia, erano praticamente in quattro contro di lei.
— Sto per abbandonarvi e mettermi a prendere il sole. — protestò.
— Beh, che ci possiamo fare se non sei brava? — la canzonò William — Lo sappiamo che sei più brava nei giochi con le palle ma... —  Hilary ormai era abituata a commenti del genere da parte loro, spalancò gli occhi fingendosi sconvolta, ma sorrideva divertita.
— Infatti Hily... — intervenne Larry ridendo, sapeva che lei detestava i soprannomi — A bocce ci batti tutti!
Sapeva che i suoi amici erano abbastanza sorpresi da quella presa di iniziativa da parte sua, sorrise mentre lei si girò a guardarlo con un’espressione di sfida, lasciò cadere sulla sabbia il frisbee e lui in mezzo secondo capì che avrebbe fatto meglio a scappare. Qualche istante più tardi, lo inseguiva lungo la riva urlandogli dietro; era certo che le poche persone che erano sulla spiaggia al tramonto e stavano assistendo a quella scena, li avevano scambiati per una coppia. 
Si fermò di botto e lei gli finì contro senza riuscire a fermarsi in tempo, la bloccò poggiando le mani sulle sue braccia e la guardò divertito mentre l’ansia si impossessava di lui dato che erano troppo vicini, poi la spinse verso il mare, erano entrambi scalzi, ma la prima onda bagnò i loro jeans lunghi. Hilary sorrise, notando appena gli altri che li incitavano da lontano a baciarsi, poggiò distrattamente una mano sul suo petto guardandolo intensamente e quando lui si abbassò verso di lei, non si tirò indietro ma gli avvolse le braccia attorno al collo attirandolo a sè. 
L’acqua arrivava quasi alle loro ginocchia, ma a nessuno dei due sembrava importare, Hilary si strinse a lui continuando a ricambiare il suo bacio con passione e lui si sorprese di come fosse bello e naturale baciarla e di come i loro corpi aderissero perfettamente l’uno all’altro.
— Finalmente! — esclamò qualcuno dei loro amici, ma Larry non seppe dire chi di preciso.
Quando Hilary si allontano leggermente da lui, aveva le labbra più rosse di come gliele avesse lasciate il lucidalabbra e lo guardava dolcemente.
— Penso di non aver capito bene. — scherzò prendendole il viso tra le mani e baciandola ancora. 
Nel frattempo gli altri si erano avvicinati e loro si separarono ed uscirono dall’acqua un po’ imbarazzati, gli occhi erano puntati su di lei comunque e le sue guance diventarono rosse, la prese per mano superandola di qualche passo quasi come se volesse farle da scudo agli sguardi degli altri.
— È incredibile che ci abbiate messo così tanto vista la passione che c’era tra di voi ora. — constatò William. 
Antony aveva uno sguardo ammonitore, soprattutto perchè tutti sospettavano che William ci avesse provato con lei e poi, dopo il suo rifiuto, l’avesse allontanata dal giornale;poi Antony si girò verso di lei e sorrise alla sua espressione felice — Ognuno ha i propri tempi, l’importante è che sia successo. — mentre Gregory e William si avvicinarono a Larry per prenderlo in giro, Antony la guardò sorridendo — Ti brillano gli occhi, devi essere molto felice.
— Smettila... — sussurrò, ma in realtà Larry notò che sorrideva.
— Io l’avevo capito prima ancora che me lo dicessi... State bene insieme. — disse mostrandole una foto che aveva scattato loro mentre si baciavano nell’acqua con il tramonto alle spalle.
Restarono sulla spiaggia anche durante la sera, accendendo un falò e mangiando panini. Hilary era seduta in mezzo alle gambe di Larry con la schiena contro il suo petto e si lasciava cullare dal suo calore, dal rumore delle onde sul bagnasciuga e dallo scoppiettare del fuoco, non si erano più baciati da quel pomeriggio, ma entrambi si comportavano come se fossero ormai una coppia, le loro mani erano intrecciate e spesso lui approfittava dei momenti di distrazione degli altri per baciarla sul collo o sulle spalle. 
Si addormentarono sulla spiaggia nonostante avevano progettato di guardare l’alba, Larry fu il primo a svegliarsi e si sentì incredibilmente felice nel trovare Hilary stesa accanto a lui con la testa poggiata sul suo petto.
Si mosse piano per cambiare posizione, ma lei si svegliò.
— Non volevo svegliarti. — mormorò impacciato.
Sorrise, sembrava davvero felice. Si strinse nella giacca di Larry che le aveva dato qualche ora prima per non farle sentire freddo e si mise seduta — Ciao... — sussurrò baciandolo dolcemente.
La tirò a sè facendola quasi sedere a cavalcioni su di lui, lei emise un versetto sorpreso e lo guardò divertita sistemandosi poi con le gambe attorno ai suoi fianchi in una posizione che per lui era abbastanza difficile gestire con tranquillità. 
— So che tu studi dall’altra parte del paese e... — continuò senza sapere bene cosa dire mentre lei gli passava una mano tra i capelli facendogli seccare la gola — Possiamo trovare un modo per vederci e comunque vorrei fare la specialistica a Boston per cui...
Hilary sorrise — Stai cercando di chiedermi di stare insieme? 
Detestò essere così impacciato, si schiarì la voce e guardò intensamente i suoi occhi scuri — L’idea era quella.
— Pensavo che il mio bacio prima fosse una risposta affermativa abbastanza chiara al riguardo.
— È un sì?
— Certo che è un sì. — rispose a pochi millimetri dalle sue labbra, Larry avrebbe voluto che colmasse quella breve distanza — Sai, potrei innamorarmi di te, Lawrence. — ribadì accarezzandogli la nuca ed attirandolo finalmente a sè soddisfando la fame di baci che lui aveva.
Non era abituato ad essere chiamato con il suo nome per intero, ma pronunciato da lei, aveva un suono dolce che gli fece venire i brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Si piegò in avanti verso di lei e dolcemente la fece stendere di nuovo sull’asciugamano stendendosi poi sopra di lei. Smise di baciarlo guardandolo con curiosità e anche un po’ di ansia. Lui, dal canto suo, non sapeva proprio da dove gli venisse tutto quel coraggio. Le accarezzò il viso e giocò con un boccolo dei suoi capelli mentre leggeva sul suo viso il desiderio di essere baciata ancora.
— Spero proprio che tu lo faccia, Hily. — concluse riprendendo a baciarla mentre il sole si alzava lentamente nel cielo.

   
 
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