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Autore: blcklestrange4ever    12/05/2014    3 recensioni
{SwanQueen}
È il compleanno di Regina ed Emma le organizza una festa a sorpresa...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Birthday
Every character belongs to ABC and Horowitz and Kitsis. They don’t belong to me and I’m “borrowing” them only for fun, not for money. Bye bye!

«...»

 
Si doveva sicuramente far perdonare. Aveva litigato con Regina pochi giorni prima, perché lei non capiva cosa la sua compagna facesse tutto il giorno, visto che, anche se avrebbe dovuto lavorare quelle mattine, era andata alla stazione di polizia per parlarle e non l’aveva trovata. Si era infuriata e fino a quel momento non le aveva parlato, tranne che per litigare e cercare di estorcerle la verità, ma Emma stava organizzando la sua festa di compleanno a sorpresa, insieme al resto di Storybrooke, chi a forza di “sollecitazioni” da parte di Snow (che era inspiegabilmente d’accordo con la relazione di Emma – aveva seriamente creduto che sua madre si sarebbe scandalizzata, magari avrebbe urlato e si sarebbe opposta, ma nulla di tutto questo era accaduto), chi di propria spontanea volontà.

Quindi avevano preparato tutto, avevano organizzato la festa nella casa del Sindaco, mentre Emma trovava scuse per scarrozzarla in giro per la città e aspettava la telefonata che indicasse la fine dei preparativi. Finalmente la telefonata arrivò, ed Emma ringraziò il cielo – strana cosa, perché era atea – che fosse riuscita a scamparla. «’Gina, ora sono stanca, andiamo a casa!» disse come una bambina capricciosa, alla sua compagna, che roteò gli occhi per l’ennesima volta: quella donna la faceva disperare, e quel giorno ancora più del solito! Era stata davvero strana, portandola in posti che tutt’e due conoscevano, meravigliandosi davanti ad edifici che vedevano entrambe ogni giorno. Si era insospettita, ovviamente, e le aveva chiesto numerose volte cose stesse tramando, ma lei, senza guardarla, le chiedeva a sua volta di cosa stesse parlando, e la baciava, così, a caso. E in quel momento voleva tornare a casa.  Sospirò, al limite della sua scarsa pazienza, e si stava avviando a piedi, quando la Salvatrice la tirò per un braccio e la trascinò verso il suo maggiolino giallo, che miracolosamente era parcheggiato lì vicino. «Così facciamo prima!» spiegò alla (ormai ex) Evil Queen, che si batté la mano sul viso «Guarda, non l’avevo capito. Comunque perché tanta fretta? Cinque secondi fa hai descritto mezza città nei minimi particolari per un paio d’ore o più!» chiese la mora, curiosa, suo malgrado. Non ebbe risposta, se non un sorriso malizioso. Borbottò qualcosa che suonava molto come “Sia maledetto il giorno in cui mi sono innamorata della donna più stupida del mondo” ed Emma rise, continuando a guidare e senza nemmeno guardarla in faccia. In fondo le piaceva farla arrabbiare così tanto, la Mills rientrava sicuramente nel gruppo delle ragazze “sei bella quando ti arrabbi”, ma in realtà lei era bella sempre, triste, felice, assonnata, infastidita che fosse era sempre bellissima e perfetta, almeno agli occhi di Emma.

«GUARDA DOVE VAI SWAN!» le urlò contro Regina, vedendola distratta dalla guida; la bionda, spaventata, riportò lo sguardo sulla strada «Regina, potevi anche evitare! Mi sono spaventata, pensavo stessimo per fare un incidente!» esclamò la più giovane delle due. «Ben ti sta, devi stare attenta. Comunque, com’è che ti sei comportata così … in modo strano, oggi?» aggiunse la Mills «Strano? Non mi sono comportata in nessun modo strano, non vedo come tu abbia potuto pensare che io mi comportassi in modo strano, mi sono comportata esattamente nel modo in cui mi comporto di solito, a meno che non pensi che il mio comporta- guarda! Siamo arrivate!» Emma aveva iniziato a gesticolare con una mano, mentre con l’altra teneva il volante, e a blaterare senza senso, ma fu salvata dalla familiare apparizione della casa che divideva con la sua fidanzata e suo figlio.

Tutto sembrava a posto, il giardino deserto e le luci spente. Chissà cosa sta tramando Emma … sono quasi certa che anche la sua famiglia è coinvolta … ma coinvolta in cosa? si chiese Regina. Era da giorni che rimuginava su cosa potesse essere la cosa che prendeva tanto Emma. Lei le aveva chiesto più volte cosa stesse succedendo, senza ottenere risposte. «Emma. Lo so che mi stai tradendo, ma almeno potresti avere la decenza di dirmelo!» esclamò Regina, fingendosi arrabbiata. L’idea le era venuta in mente di colpo, sapeva che la sua compagna non l’avrebbe mai fatto, – e poi, per chi? Le ragazze di quella cittadina erano tutte etero e fidanzate, tranne forse Ruby, che avrebbe potuto essere bisex, ma Emma non l’avrebbe tradita con quella puttanella rossa – ma voleva torturarla un po’ e indurla a confessare (forse era esagerata, ma ormai aveva preso sul personale quella faccenda) cosa stesse tramando. «Che?! Regina, ma ti stai ascoltando? Non ti tradirei mai, lo sai benissimo! E poi tu andavi a letto con Graham, quindi non puoi proprio parlare!»
«Ma quello è stato prima che ci fidanzassimo! E poi tu hai baciato Hook! E … e tutti ci provano sempre con te [Scusate, ma è vero. Pinocchio, Hook, Neal, Graham, e un sacco di altri che ora non mi vengono in mente! N.D.:Autrice)! Sono io quella che dovrebbe essere gelosa!»
«Scusa? Perché, Robin Hood? Hai passato un intero anno insieme a lui a fare chissà cosa!»
«Perché, tu e la scimmia volante? Ti ha persino fatto la proposta! Io ho odiato per tutto il tempo Hood, lo sai!»

Insomma, il discorso degenerò finche Emma non fu costretta dalla situazione (e da tutta Storybrooke che le stava aspettando dentro la casa, che probabilmente le stava ascoltando e anche ridendo di loro) a dirle la verità. «Regina, c’è tutta la città dentro casa nostra, che ci aspetta per la tua festa di compleanno, OK?» la festeggiata in questione restò basita. Aveva organizzato una festa di compleanno? Coinvogendo tutta Storybrooke? Quella donna era pazza. Una festa di compleanno. Wow. La bruna non riuscì a crederci, sul momento. Semplicemente non era possibile che… una ragazza come Emma… le facesse un regalo così… di solito festeggiava a casa sua, con Henry che le faceva qualche regalo fatto in casa, ma mai nessuno aveva organizzato una festa di compleanno solo per lei! Le venne anche da ridere, perché questo dimostrava quanto fosse stata sola in quegli anni, e perché sembrava una bimba piccola che si stupiva davanti a gesti d’affetto come questi. «Bè, allora vediamo com’è, questa festa!» esclamò, cercando di sembrare dubbiosa rispetto alla riuscita del party e indifferente al gesto, ma Emma aveva ovviamente notato l’espressione di completa confusione e – ci avrebbe giurato, per un momento era sicura di averla vista sul suo viso – e commozione. La bionda le scoccò quindi un bacio sulla guancia e, dopo averla presa per mano, la trascinò verso casa, urlando «QUESTA SARÀ LA PIÙ BELLA FESTA DI SEMPRE!!»
 
NOTE:
Avevo bisogno di Swanqueen e non c’era niente che mi piacesse particolarmente, così ho scritto una fanfiction che fosse mia. Era nata come una song-fic inspirata all’ultima canzone di Katy Perry, Birthday, ma non ci sono riuscita quindi here we are, tenetevi ‘sta ff di schifo. Anyway grazie a Nox che mi soppor supporta sempre <3
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