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Autore: Selena990    12/05/2014    1 recensioni
Trama
Moon, una ragazza appena diciottenne, è costretta dalle circostanze insidiose della propria famiglia a trasferisti con la sorella minore Passion in un piccolo paesino della Francia del Sud, praticamente dall'altro lato del mondo. Tutto il suo mondo è crollato e deve ricrearsi una nuova vita.
Passion è, invece, una diciasettenne ribelle e scontrosa, arrabbiata con sè stessa e con il mondo. Adora essere al centro dell'attenzione ed è una vera calamita per i guai. Distrutta emotivamente, Passion tende di nascosto a darsi all'alcol e per lei il trasferimento è solo l'ennesima batosta.
Un nuovo liceo, una nuova città, nuovi amici. Riusciranno le due sorelle a riprendere il controllo della propria vita ed impedire che vada a rotoli? E troveranno la felicità e chissà, il loro amore?
Se vi ho incuriosito vi auguro buona lettura!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armin, Castiel, Dolcetta, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1
Moon

Here I stand
Helpless and left for dead
Close your eyes
So many days gone by
Easy to find what's wrong
Harder to find what's right
I believe in you, I can show you
That I can see right through all your empty lies
I won't stay long in this world so wrong
Say goodbye
As we dance with the Devil tonight
Don't you dare look at him in the eye
As we dance with the Devil tonight
Trembling
Crawling across my skin
Feeling your cold dead eyes
Stealing the life of mine
I believe in you, I can show you
That I can see right through all your empty lies
I won't last long in this world so wrong
Say goodbye
As we dance with the Devil tonight
Don't you dare look at him in the eye
As we dance with the Devil tonight
Hold on, hold on
Say goodbye
As we dance with the Devil tonight
Don't you dare look at him in the eye
As we dance with the Devil tonight
Hold on, hold on

Breaking Benjamin – Dance with the devil
 
 
Risvegliarsi con questa musica ad alto volume nelle orecchie dopo aver passato la notte insonne, è un inferno. Ordino ai miei muscoli indolenziti di muoversi e mi metto in piedi a fatica. Come cavolo fa mia sorella ad ascoltare quelle cavolate? E soprattutto alle 6.. Dico SEI di mattina!
Esco dalla mia stanza e entrò in quella adiacente senza nemmeno bussare. Mia sorella non si accorge di nulla. Continua a cantare a squarcia gola distesa sul letto matrimoniale.
“Passion!!” la richiamo togliendole le cuffie dalle orecchie. Mi guarda spaesata, all’improvviso scatta a sedere e prova a mettersi in piedi, ma dato che non mi ha dato il tempo di spostarmi, io cado all’indietro e lei scivola con la schiena giù dal letto, trascinando con se anche il suo coniglietto di peluche preferito.
“Ma che cavolo fai?” mi grida contro mentre si rimette in piedi. Mi guarda torva e fa un piccolo broncio mordicchiandosi le labbra. Io, che sono ancora distesa, scoppio a ridere. La sua espressione la rende ridicola e molto infantile. Mi tira un cuscino sulla testa così sono costretta a rotolare via per schivarla. Scatto in piedi e afferro un secondo cuscino e diamo inizio ad una battaglia all’ultima piuma.
“Ragazze! E’ pronta la colazione!” grida mia zia dalle scale, che si trovano dal lato opposto rispetto alla mia stanza. Ridendo mi dirigo verso le scale, però prima che varca la soglia della porta mia sorella salta sulla mia schiena, facendomi cadere per la seconda volta.
“Hey!” dico cercando di togliermela di dosso invano. Cerco di divincolarmi, ma lei mi blocca un braccio mentre con l’altro mi fa il solletico.
“Nooooo! Bastaaaa!” urlo con le lacrime agli occhi tra le risate. Poi semplicemente mi ritrovo di nuovo libera, ecco qui che mia cugina ci separa per l’ennesima volta.
“Elines, ma fatti i cavoli tuoi una volta tanto!” sbotta irritata Passion mentre io mi rimetto in piedi. Elines con le braccia conserte squadra mia sorella: “Dato che avete svegliato mezzo vicinato sono fatti miei!” La fulmina con lo sguardo e poi scende giù facendo ondeggiare i suoi meravigliosi capelli argentei. Io e Passion ci guardiamo e ridiamo non appena nostra cugina scompare dalla nostra vista.
“Non ha proprio senso dell’umorismo quella!” dice Passion, io mi avvicino e le do un bel pizzicotto sul braccio. “Ahi!” fa lei massaggiandoselo. Sorriso maligna e le dico: “Dark, fa la brava! Sai che è inutile continuare a prenderla in giro per questa cosa! Tanto lo sai che non ha speranze!” le faccio l’occhiolino e corro subito giù prima che lei possa controbattere. 
“Moonstar!” urla indignata. Lei odia quando le si danno ordini, è una ragazza molto suscettibile e con un umorismo un po’ macabro. Mi siedo a tavola ignorandola e con un “Buongiorno” generale inizio a mangiare la mia zuppa con latte e cereali.
Passion arriva dopo una decina di minuti. Indossa un pantaloncino di jeans molto corto, che io considero meno coprente di una culotte, una canottiera bianca con un cardigan nero corto e delle convers grigio perla. I suoi capelli castani sono liberi di scendere in lunghi e morbidi boccoli, fino sul fondoschiena. I suoi occhi verdi sono nascosti da un paio di occhiali da sole all’ultimo grido e ha il rossetto di un rosso fuoco. Aveva solo un anno in meno a me, però sembrava lei quella maggiore. Io non mi sarei mai sognata di vestire in quel modo provocante. Non che mia sorella sia una poco di buono, solo che le piace essere al centro dell’attenzione. E’ uno dei pochi momenti in cui è sopportabile.
Mia zia, una donna esuberante e vivace dai capelli rosa e un ridicolo costume da fata – non ho mai capito il perché di questa cosa, ma non me ne vergogno come Elines e Passion, la trovo una cosa simpatica, e poi non mi importa di ciò che la gente pensa – le prepara la colazione, mentre Elines scuote la testa disapprovando la mise di mia sorella.
Elines è due anni più vecchia di me, frequenta il secondo anno di università nella facoltà di medicina. Ha gli occhi di un azzurro intenso, da sembrare quasi fluorescenti e i capelli argentei, lisci e lunghi fino alla vita. Indossa un lungo abito che le aderisce alle sue floride forme, come una seconda pelle. E’ verde acqua con dei rimami sul corpetto con la scollatura a cuore e la gonna larga lunga fino al ginocchio. Indossa delle scarpe col tacco nere ed è truccata in modo sobrio. Mia cugina è la tipica studentessa modello, diligente, intelligente e bella. Come ha detto quella rompiscatole di sorella che mi ritrovo, lei non ha alcun senso dell’umorismo e non sa cosa voglia dire la parola divertimento. Per noi è stato anche uno shock scoprire che è fidanzata da 3 anni, con un ragazzo di nome Natha-qualcosa, che per ironia della sorte è anche il segretario delegato del mio nuovo liceo. Mi chiedo sempre che tipo di uomo possa sopportare una donna fredda come lei. Pass si è divertita a disegnare un ritratto di questo tipo ed è uscito fuori una specie di Godzilla in forma umana, in altre parole un uomo molto, ma molto disperato.
Io e Passion siamo americane, e fino a 3 mesi fa vivevamo felicemente a Boston con i nostri nonni e mio zio Frank. Mio padre David è in prigione da quando io ho l’età per imparare a camminare e mia madre è morta di parto dando alla luce mio fratello Mikael, che ha 15 anni. Lui è rimasto a Boston con lo zio, dopo l’incidente, mentre io e mia sorella siamo qui dall’altra parte del mondo, in un piccolo paese della Francia di cui non riesco nemmeno a pronunciare il nome. Mia zia Caroline è la sorella di mia madre, Sharon, si è trasferita in Francia per seguire il suo amore a soli 18 anni. Inutile dire che si è dimostrata il suo più grande sbaglio della vita.
“Moon!” mi richiama zia Carol per la terza volta, riscuotendomi dai miei pensieri. “Perché ti sei legata i capelli? E poi il tuo primo giorno di scuola! E anche l’ultimo!” mi guarda contrariata. La zia è una parrucchiera molto famosa qui, ed anche se è partite da sotto lo zero, ora è al top della sua carriera ed è felicemente fidanzata con il suo compagno Alain. Come avete potuto capire, tutti mi chiamano Moon o Moonstar. Vi starete chiedendo, ma che razza di nome è? Il mio vero nome è Luna Stella Taylor. Mia nonna, una cara vecchietta italiana tutto pepe, mi ha sempre chiamata Moon o Star, convinta che, siccome Luna e Stella sono due parole italiane, in americano è giusto tradurle con le loro equivalenti, così ha iniziato a chiamarmi in questo modo. E siccome è molto contagiosa, tutti hanno iniziato a chiamarmi così, tanto che mi sembra strano adesso se qualcuno usa la versione corretta del mio nome.
“Moon!” ridacchio, questa è la quinta volta. Mi alzo senza risponderle e vado in bagno a guardami allo specchio. Ho i capelli biondi legati in una coda di lato, la frangetta copre tutta la fronte le  sopracciglia, la dovrei tagliare. Indosso un jeans nero con le catene ad un lato, un top grigio tempesta semplice e una giacchetta nera. Calzo i miei stivaletti preferiti in pelle nera, con le borchie sull’orlo.
Sento bussare alla porta. “Muoviti lumaca! Dobbiamo andare! Mica vuoi fare ritardo il primo giorno di scuola?”
Sospiro e mi faccio coraggio Forza Moon! oggi inizia il tuo ultimo anno! Cerco di convincermi che andrà tutto bene, ma in realtà ho paura, molta ma molta paura. Ho paura di questi cambiamenti improvvisi. Tutto il mio vecchio mondo è crollato ed ora devo iniziare tutto da capo. Cosa mi aspetterà?
Un forte rumore contro la porta mi convince ad uscire.
“Era ora!” sbotta irritata Passion. Io la ignoro e vado direttamente verso la macchina.
Il tragitto è breve e siamo immerse nel silenzio. Mia sorella non lo ammetterà mai, ma prova i miei stessi sentimenti. Però è per lei che siamo qui, nella vecchia casa soffriva troppo. Arrivate scendiamo e salutiamo con la mano Elines che parte a tutta velocità. Passion si avvicina per prima al cancello e legge ad alta voce l’insegna “Dolce Amoris.. Dolce Amoris? Ma che razza di nome del c**** è?” scoppia a ridere mentre io sogghigno. Ha perfettamente ragione, anche se poteva risparmiarsi quella volgarità. Entriamo e osserviamo la struttura del liceo: un grande edificio rosa! Lo guardo scioccata. Non ci posso credere ai miei occhi, non ho mai pensato che potesse esistere una scuola rosa! Certo che questi francesi sono molto strani, non mi sorprende che mia zia abbia i capelli rosa!
Passion rimane pietrificata. Lei odia il rosa. Ridendo le do una pacca sulla schiena per consolarla e la trascino all’interno. Ovviamente anche le pareti sono rosa, con gli armadietti di un viola che va nel blu, non so esattamente che tonalità sia. La mia ‘adorata’ sorella è diventata bianca come un lenzuolo. Ridacchio tra me e me, è buffo sapere che renderla in quello stato è uno stupido colore per femminucce. Sentiamo il suono della campanella, gli studenti che corrono per i corridoi scompaiono in un secondo. Io e Passion ci guardiamo confuse, mi guarda come per dire ‘che hanno da correre tutti?’ e io le rispondo con uno sguardo da ‘non vedi che è l’ultima campanella? Sono iniziate le lezioni cretina!’
Mi dirigo lungo il corridoio e mia sorella mi segue sbuffando. Stiamo cercando la sala delegati, perché mia cugina mi ha detto che lì che devono andare i nuovi studenti. Dopo aver girato un’ora a vuoto per il liceo, che è grandissimo, ci ritroviamo davanti ad una porta con una targhetta con su scritto ‘Sala delegati’.
“E che cavolo!” esclama Passion. Per una volta condivido la sua irritazione: abbiamo girato a vuoto per più di un’ora nel liceo quando la sala delegati era proprio a 10 passi dall’altro lato dell’ingresso.
“Dark!” la richiamo e lei apre la bocca per controbattere, ma prima che possa farlo la porta si apre ed esce una ragazza dai capelli castani e dei profondi occhi blu, ed è vestita peggio di Elines. Passion la squadra con aria di superiorità, io ormai ci sono abituata, ma per gli altri è molto fastidioso. Infatti la ragazza prima di allontanarsi con dei fascicoli in mano la squadra in malo modo. Fulmino Passion con lo sguardo e busso alla porta che si è di nuovo richiusa.
“Avanti” risponde una voce maschile. Abbasso la maniglia e apro la porta.
“Buongiorno. Io sono Luna Taylor e lei mia sorella Passion Taylor, siamo delle nuove studentesse” parlo a nome di entrambe, in queste occasioni non bisogna mai dare la parola alla rompiscatole, se no sono guai seri.
“Ma certo, entrante, io sono Nathaniel, il segretario delegato. La preside vorrebbe parlarvi, vi sta aspettando nel suo ufficio, però prima Passion dovrebbe portare una sua fototessere e pagare la rata dell’iscrizione.” Dice un bel ragazzo che si trova dietro una grande scrivania. E’ biondo con dei bellissimi occhi dorati, in un certo senso mi assomiglia molto e la cosa mi sconcerta non poco. Indossa una camicia bianca con una cravatta blu. Dal suo tono di voce posso dire per certo che un tipo disponibile e cordiale, probabilmente uno studente modello. L’ho riconosciuto, è il ragazzo di Elines! Quando me ne rendo conto guardo Passion e lei mi conferma la stessa cosa. La nostra cuginetta ha buon gusto! Ecco spiegato il grande mistero!
“Dark perché non hai…” non finisco nemmeno la frase che un ragazzo dai capelli rosso fuoco, identico al rossetto di Passion, mi spintona verso una delle poltrone messe davanti alla scrivania.
“Castiel!” lo sgrida il biondo. Il rosso, vestito con una maglia con un logo, mi sembra di un gruppo che ascolta mia sorella, un giubbino di pelle e pantalone nero, ride davanti alla smorfia di Nathaniel.
Passion ride. La guardo scuotendo la testa. Non la capirò mai.. penso sconsolata.
“Castiel va fuori, dopo mi occuperò di te, ora ci sono due nuove studentesse di cui devo occuparmi.” Dice indicandoci. Il rosso si gira verso di noi, non mi degna nemmeno un’occhiata, invece si mangia letteralmente con gli occhi Passion, che gli sorride sensuale e..
“Bleach!” dico senza nemmeno rendermene conto ad alta voce. Passion ridacchia e Castiel mi degna ‘finalmente’ del suo sguardo indagatore. Mi guarda torvo: “Mocciosa ti conviene mantenere le distanze da me.” Poi se ne va. Io lo guardo confusa, e quella da dove esce? Passion intanto ride come una pazza. Nathaniel la sguarda con un misto di confusione e apprezzamento.. E quale ragazzo non guarda mia sorella in quel modo? Lei è praticamente perfetta. Il biondo tossisce per richiamare la nostra attenzione. Da qui io e mia sorella ci separiamo. Dato che per me è tutto sistemato, mi viene indicato di dirigermi nell’ufficio della preside, infondo al corridoio e poi nella 5E, la stessa classe di Nathaniel, mentre Passion deve andare a casa a prendere quelle fototessere. La saluto con la mano, mentre lei mi guarda con un misto di irritazione e disperazione. Mi dirigo nell’ufficio della preside.
Busso e aspetto. “Avanti” Apro la porta e mi ritrovo in un ufficio rosa confetto con tutti ritratti di un cane, mi ricorda molto l’ufficio della professoressa Umbridge di Harry Potter e ‘ordine della fenice, solo che qui parliamo di un solo cane, e questa è una malattia, ma almeno le foto non sono animate come quelle dei gatti del film – provo un grande sollievo per questo.
La preside è una vecchina grassoccia con i capelli argentei, però per la vecchiaia, ma miracolosamente senza rughe. Ha una gonna e una giacca rosa come le pareti e gli occhiali dello stesso colore. Secondo me questa donna è malata di rosa.
Mi da il benvenuto, mi fa i complimenti per mio rendimento scolatisco degli anni scorsi e mi dice che spera che darò il meglio di me anche quest’ultimo anno di scuola. Annuisco e poi le mi mostra il mio orario, dove si trova la mia aula e mi congeda in modo sbrigativo, dicendo che deve ancora parlare con mia sorella e fare altre cose da ‘preside’, però prima mi esonera dal frequentare le lezioni oggi, essendo già il momento della ricreazione. Saluto educatamente e me ne vado a casa. La zia non c’è, come anche Elines che è in città e di Passion nessuna traccia. Così decido che sono libera di dedicarmi a una delle mie passioni! Prendo la console e inizio a giocare ad Assassin’s Creed! Come è bella la vita!




Angolo autrice: Salve ragazzi! Questa è la mia prima FF su Dolce Flirt, ed è la prima volta dopo tanto tempo che scrivo. So che non è un granchè, e se state leggendo queste righe vuol dire che avete letto il primo capitolo, e di questo vi ringrazio di cuore *-*
Spero che nonostante tutto sia di vostro gradimento, e se volete lasciare qualche recenzione ne sarò onorata, anche se è una critica, le accetto tutte :)
Grazie per aver letto alla prossima :*

  
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