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Autore: namelesssa    12/05/2014    1 recensioni
***
era come se quella mano volesse significare qualcosa, il legame che ci univa forse?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Thorn in the side.
 (one-shot 778parole)


 
Essendo la mia prima one-shot,
non so come verrà.
Poi capirete, alla fine,
perché l’ho voluta scrivere.
Buona lettura.
Sxx








 
Il solito deficiente del giorno dopo, che tenta di rimorchiarti con una plausibile cazzata, il romanticismo? Nah, ero circondata da fottuti palloni da calcio.
Ed eccolo, con un sorriso che farebbe sciogliere le calotte polari dell’Alaska.
Oh cazzo in culo, ed ora che faccio? Si sta avvicinando a me.
Okay, Ilaria, fai respiri profondi, non fare cazzate, pensa ai pantaloni di Sara.
Risultato? Un sorriso da ebete, ma fa niente.
“ehi, non ti aspettavo” i suoi occhi. Qualcosa di... emh.. dovrei dirlo? Vabbè mi limito a dire “Mozzafiato”.
Bene, ti sta guardando insistentemente, cosa facciamo?
“Ti va di fare un gioco?”
Brava Ilaria, la tua maturità, fa un baffo alla nonna di Genoveffa. Ed ora chi cazzo è questa?
“Umh, si. Cosa mi proporresti?”
“Facciamo questo gioco. Chi prende più palloni da calcio, vince. Ci stai?” dai su Ily, fai anche tu uno dei tuoi sorrisi “mozzafiato” non come quelli di Sara nelle sue foto che sembra un coniglio ammuffito(?).
“okay ci sto. –fa una breve pausa- ma sappi che con il sottoscritto Luke Hemmings, è difficile vincere”
Ptf, ragazzo fin troppo modesto per i miei gusti. Ed ora, cara Ilaria, rimboccati le maniche –apri la boccuccia “Ah”- e fai vedere a Luke chi sei veramente.
 

 
***
 


Erano passati alcuni minuti, volevo vincere, forse perché mi chiamo Ilaria, e sono fiera di ciò che faccio.
Dire che ciò che stavo facendo era squallido, ma infondo mi divertiva molto; solo quando dei mocciosi di dieci anni, vengono verso noi, e iniziano a fregarsi i palloni.
E fu lì che successe tutto.
Iniziavo a correre, come una deficiente. Volevo a tutti i costi quei palloni.
Ero ad una rotonda quando una macchina, di soprassalto mi scaravento sull’asfalto.
Era duro, freddo, ma sentivo un corpo su di me. E poi il buio totale.
 


***
 


Immediatamente, aprì gli occhi. Ero seduta sul divano arancione di casa mia. Com’ero finita lì?
Sbirciai fuori della finestra, era Natale. La casa era addobbata con i vari temi natalizi.
 Nel piccola piazzetta, sotto casa mia, c’era un piccolo albero, come d’altronde c’era sempre stato, tutto addobbato per le feste che stavano per venire.
Vicino alla finestra, c’era una ragazza di media corporatura. Non riuscì bene a capire chi fosse, ma ero sicura che fosse Martina.
 Nei suoi occhi, si leggeva ciò che avrebbe voluto dire. Sembrava un “guarda questo quant’è stupido!”.
Subito sentì due braccia stringermi i fianchi da dietro. Era un abbraccio, diverso. Come se volesse raccontare tutto.
Mi girai senza staccarmi da quel abbraccio. Ma niente, il ragazzo non voleva mostrare il suo volto, ma notavo che le sue guance avvamparono di imbarazzo.
Uuh gente, Ilaria colpisce ancora.
Ritornai nella posizione in cui ero. Il ragazzo, subito dopo, appoggiò il mento sulla mia spalla, lasciandoci dei piccoli e semplici baci.
In quel momento mi beai in tutto ciò che stava accadendo.
Sussultai, quando il misterioso ragazzo incrociò la mia mano con la sua per poi poggiarla sul mio fianco.
Dopo un po’ spostò le nostre mani, ancora unite, sul suo di fianco fino a stringerlo delicatamente. Come se volesse dire qualcosa. Si ma cosa?
In preda dal panico, lasciò che le nostre mani, si sciogliessero.
C’era un silenzio strano, forse dovuto alla tensione. Vidi che la ragazza si allontanò con un sorrisetto sulle labbra, lasciandoci soli.
Capì tutto ciò che era successo. Si era fatto male per me. Senza pensarci due volte, poggiai la mia mano sul suo fianco; lo strinsi leggermente, mentre lui accennava un timido sorriso mischiato all’imbarazzo e al dolore che provava.
Era qualcosa di bello, qualcosa di tenero.. romantico. Ecco!
 
D’un tratto, aprì gli occhi. Ora capisco. Era tutto un fottuto sogno. Troppo bello per essere vero.
Avevo lo sguardo fisso verso la parete, dove era appeso un poster di Harry che sorrideva.
Sentì una presenza strana, mi guardai il fianco e vidi la mia mano che vi era posata sopra.
Involontariamente sorrisi, ripensando al mio sogno. Decisi di riaddormentarmi e di non pensarci più, ma sentivo ancora quell’abbraccio che Luke mi stava dando.
 






 
AIIEH!

Ora vi spiego il perché.
Non uccidetemi.
Lo so fa schifo.
Volevo scriverla, perché questo sogno è successo veramente ad una mia amica. È da sabato che ci tormenta la testa con questo suo sogno.

Le dissi che avrei scritto un one-shot ed eccola qui.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Sinceramente non seguo molto i 5SOS e non faccio parte della 5SOSFamily. Ma posso dire, che sono “fiera” di ciò che ho scritto, sperando vi piaccia.
Baci e alla prossima
Sxx

*scusate ma vi lascio con questa bellezza australiana*

  
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