Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho iniziato da poco a guardare Reign (post: 1x09) e tutti gli errori che potreste trovare nel testo, dal punto di vista storico sono voluti, in quanto mie speculazioni. 


Francis glielo aveva detto fin dal primo momento: come avrebbero potuto il loro amore e la loro unione ad essere compromessi da una profezia? Perché prestar fede alle parole di un pagano che si spaccia per cattolico per restare nelle grazie della regina?
Quello stesso giorno Francis aveva chiesto un colloquio con Nostradamus. Si erano incontrati nel primo pomeriggio nel suo studio e avevano subito dato luogo ad una accesa discussione:
“Nostradamus” aveva iniziato Francis. “Sono molti anni che ti viene assicurata protezione dalla Reale Famiglia Francese”.
“Ve ne sono riconoscente, mio principe.
“Oh, certamente. Ma profetizzare che sarei morto se avessi sposato Mary, distruggendo in tal modo un’alleanza tra nazioni e un amore forte, quale è il nostro, temo non sia il miglior modo di dar prova della tua riconoscenza.
“Parlo solo con estrema sincerità, di ciò che ho visto.
“Bene. Ma dal momento che io non credo in ciò che tu dici di vedere, ti informo che farò di Mary mia moglie e siederà con me sul trono di Francia. “Tu sei un egoista, principe Francesco II di Francia!
“Come osi? Sporco pagano che non sei altro, ti farò giustiziare!
“Fate di me ciò che volete, il tempo darà ragione alle mie parole.
“Guardie!
Due uomini in uniforme erano entrati nella stanza, al cospetto di un Francis nervoso e irato e di un Nostradamus irritato, ma molto sicuro di sé. “Che sia rinchiuso nei sotterranei.” Erano state le ultime parole che egli aveva udito prima di lasciare lo studio, tirato via dalle guardie. Francis aveva trascorso i successivi tre giorni nel tentativo di convincere sua madre ad appoggiare la sua decisione. Ella riponeva una cieca fiducia in Nostradamus. Tuttavia anch’ella infine aveva ceduto, ormai stanca di dover credere alle parole terribili di quell’uomo. Per il padre invece, egli era sempre stato di irrilevante importanza, ragion per cui ucciderlo non rappresentava per lui alcun problema e Francis ottenne facilmente il suo consenso. Cinque giorni dopo il colloquio, Nostradamus era stato messo al rogo e bruciato così come un qualunque altro eretico.
Senza più le sue visioni e le complicazioni che esse procuravano, anche Mary aveva finito con l’essere persuasa da Francis a credere che quell’uomo che si spacciava per profeta non avesse raccontato altro che menzogne su cui non far alcun affidamento. Si era venuto a creare un nuovo clima di pace e serenità, entro il quale il matrimonio tra l’erede al trono di Francia e la regina di Scozia poté avvenire tra le acclamazioni di tutto il popolo francese.

Francis glielo aveva detto fin dal primo momento e adesso che vent’anni erano trascorsi da quel momento, tutto sembrava perfetto. I due governanti sedevano sul trono l’uno accanto all’altra. Mary voltò lo sguardo verso di lui e provò un senso di profonda serenità e felicità. Lo poteva vedere, era accanto a lei. Il biondo acceso dei suoi capelli era leggermente sbiadito e il suo volto liscio e perfetto di un tempo lasciava ora spazio alle prime rughe. Lo poteva vedere, era accanto a lei, vivo.
Francis si voltò a guardarla e le sorrise. Le prese la mano e iniziò ad accarezzarla dolcemente. Mary chiuse gli occhi. Provava ora una bellissima sensazione. Una perfetta pace interiore.
Ma improvvisamente le carezze cessarono e le mani di Francis si fecero fredde. Mary riaprì gli occhi tenendo basso lo sguardo e vide delle mani cineree poggiate sulle sue. Poi lo alzò. Francis non le sorrideva più. Adesso teneva la testa bassa e il volto perso in un’espressione di dolore. I suoi tratti erano tornati quelli di vent’anni prima, ma il suo colorito era quello d’un cadavere.
“Francis!” Iniziò a chiamarlo lei, perchè si svegliasse. “Francis!” Improvvisamente del sangue iniziò a scorrere lentamente dalle sue labbra. “No, Francis!” Gridò Mary, afferrandolo per un braccio e scuotendolo, cercando di farlo muovere. Ma lui non si muoveva.
Con uno scossone più forte il busto di Francis si calò in avanti, ponendo davanti agli occhi della donna disperata una freccia insanguinata che gli trapassava la schiena. Un urlo straziante. Poi il silenzio.
Mary spalancò improvvisamente gli occhi e si alzò dal letto madida di sudore, agitata, con il volto rigato dalle lacrime.
Era stato solo un terribile incubo. Ma ciò non fu utile a tranquillizzarla. Francis era morto. Alla fine la profezia di Nostradamus si era rivelata reale. Come aveva potuto permetterlo? Si sentiva colpevole, un’assassina e così sarebbe stato per sempre.
Tornò a stendersi, presa da un pianto silenzioso. In questo modo trascorse la sua notte. Così come erano trascorse le sue notti passate. Così come sarebbero trascorse le sue notti future. Senza Francis.