Kurt e Blaine si trovavano al centro commerciale di Lima, Ohio e stavano facendo shopping; o meglio, Kurt stava facendo shopping, Blaine si limitava ad osservare.

Dopo innumerevoli prove di pantaloni strettissimi tanto da bloccare la circolazione, il giovane Hummel, per somma sfortuna del fidanzato, adocchiò una sciarpa dalle sfumature azzurre, che si intonava perfettamente con i suoi occhi oceano.

Fu amore a prima vista.

Kurt si mosse scattante come un ghepardo ma una donna, ugualmente determinata e veloce, arrivò prima e agguantò il Santo Graal.

Fulmini e saette tuonarono nel cielo, l'aria era satura di elettricità statica. Tutto era immobile e calmo, come prima di una tempesta, come nell'occhio del ciclone.

“Quella” disse Kurt indicando l'oggetto della contesa “l'ho vista prima io”.

La donna assottigliò gli occhi in modo con fare minaccioso ma il bel Hummel non ne fu affatto intimorito.

“Sparisci, ragazzino. Chi arriva prima ha la precedenza”.

Un tuono echeggiò in lontananza, preannunciando l'inizio della fine.

Le pulsazioni di Kurt aumentarono, il suo cuore sembrava galoppare, le sue gambe allungarsi e la sua pelle sembrò assumere una strana tonalità rossastra.

Iniziò anche a sragionare, dimenticandosi gli articoli. “SCIARPA! MIA!” tuonò gonfiando il petto.

La donna, però, partì al contrattacco.

Come Sailor Moon urlò “potere della carta di credito, vieni a me!”. Tutto si illuminò di una strana luce dorata con al centro proprio la donna che si tolse tacchi, orecchini e occhiali pronta per una vera e propria battaglia.

Nel frattempo anche Kurt si trasformò diventano Hulkurt! Si liberò della giacca e dei suoi preziosi stivali firmati Doc Martens. I capelli sembravano quelli di un Super Sayan di secondo livello, tutti in aria e carichi di energia, mentre la sua faccia divenne ancora più rossa. Un urlo scaturì dal profondo della sua gola “AAAAAARG!! KURT SPACCA!”

Si stavano sfidando con gli occhi. Sguardi assassini pronti a captare la prima mossa dell altro quando...

“Hai finito di riempire la testa di nostro figlio di stupidaggini? Ha solo 6 anni e non mi sembra una favola adatta alla buona notte, soprattutto se parla di me raffigurato come bella copia di Hulk” Blaine, sentendo il rimprovero del marito, sorrise.

“Dai, Kurt! E' una storia divertente” rispose “e vera..” aggiunse quasi sottovoce.

“Davvero sei come l'incredibile Hulk papà?” chiese il piccolo Alex.

“No tesoro. E' papà Blaine che che esagera. Non ho poteri, io”

“Hey!” disse questi oltraggiato “li hai eccome i poteri. Altrimenti come faresti a sapere come funziona l'astronave/lavatrice che abbiamo di la?”

“E' vero” gli fece eco Alex serio “poi prepari sempre la colazione buonissima e giochi con me a prendere il tè e mi aiuti con i compiti”.

“Non farei nulla di tutto ciò, se non ci foste voi” rispose Kurt commosso “E anche papà Blaine ha dei poteri allora. Ci fa sempre ridere!” A quell'affermazione, Alex, annuì freneticamente. I ricci che gli rimbalzavano su e giù a ritmo “Si, e mi racconta le favole tutte le sere e mi viene a prendere a scuola sempre puntuale” continuò con il suo dolce scampanellio. “Com'è finita poi la storia papà Kurt? Hai vinto contro la signora?” chiese con gli occhi che si chiudevano.

“Naturalmente ho vinto io! Su a nanna ora!” rispose fiero Kurt.

I due genitori rimboccarono le coperte al piccolo e, dopo il bacio della buona notte, scivolarono lentamente fuori dalla cameretta lasciano una lucina accesa per evitare una visita dall'uomo nero.

Alex, quasi tra le braccia di Morfeo, fu attraversato da un ultimo pensiero: “Ho davvero due papà super”.

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Ciao a tutti! Eccomi qui con un'altra ff.. questa volta si vedono i dialoghi vero? :P Ringrazio la mia fidata beta GirlWithChakram e tutti voi che siete giunti fin qua giù! :) recensioni e critiche, purché gentili, sono ben volute! 
Alla prossima
Wislava