Nuova traduzione della fanfiction originariamente scritta da daltoneering, che potete tovare qui.
La posto solo oggi per festeggiare il bellissimo finale di stagione e perchè sì: adesso sappiamo esattamente che effetto fa un litigio sui Klaine. Quasi sempre, a quanto pare, finisce proprio in questo modo!

Buona lettura!
Andy aka TheShippinator
 

You Make Me Want To


 

“Giuro su Dio, Blaine, avvicinati un’altra volta alla mia cheesecake e ti anniento!”

Kurt scagliò la borsa su una delle sedie della cucina (il sangue che gli ribolliva nelle vene, le gambe doloranti ed assolutamente, fottutamente esausto) e lanciò un’occhiata a suo marito. Suo marito, che ara attualmente impegnato a leccarsi via la crema al formaggio dalle dita, nel modo più furtivo possibile, rimase a fissarlo di sbieco, con aria di sfida.

“Non è la tua cheesecake, Kurt, era solo una cheesecake che se ne stava nel frigo. Credo che dovrei sentirmi libero di mangiare qualcosa che si trova nel mio frigorifero senza chiedere un fottuto permesso prima!”

Kurt sospirò per la frustrazione e si fece scorrere una mano tra i capelli.

“Ne è rimasta un po’?”

“… No?”

“Cazzo!”

“Senti, mi dispiace, posso uscire e prendertene…”

“Non ho bisogno di un’altra cheesecake, Blaine! È solo che… ugh.” scosse la testa con rabbia ed avanzò, puntando il dito contro suo marito. “Hai una minima idea di che giornata ho avuto? Prima di tutto, questa mattina ho perso la metropolitana per colpa della stupida coda al coffee shop -e ovviamente, dovevano per forza avere i nuovi caffè aromatizzati alla torta di zucca, vero? Fottuto autunno-; poi, quando finalmente sono riuscito ad arrivare a lavoro, mi hanno urlato contro per colpa di qualcosa che non mi competeva minimamente, e alla fine sono dovuto restare in piedi tutto il fottuto giorno, per finire la nuova linea, e questo chiaramente significa zero tempo per il pranzo. Quando finalmente riesco ad arrivare a casa, con l’aspettativa di rilassarmi con una bella fetta di cheesecake, scopro che mio marito se l’è mangiata tutta, cazzo!”

Prima che potesse anche solo prendere un altro respiro, si sentì spingere all’indietro contro il muro della cucina, la bocca di Blaine sulla sua, calda e sensuale.

“Cazzo,” esclamò Blaine contro le sue labbra. “Sei sexy quando ti arrabbi.”

Kurt mugolò ed allacciò una gamba alla coscia di Blaine, afferrando i capelli sulla sua nuca e manovrandolo per rendere i loro visi ancora più vicini, facendosi strada, con la lingua, nella sua bocca. Blaine rispose al bacio con uguale veemenza, una mano premuta contro il muro di fianco alla sua testa, l’altra stretta attorno alla sua natica. Fece oscillare il bacino in avanti, facendo scontrare le loro erezioni attraverso la stoffa dei vestiti, ed entrambi emisero un forte gemito alla sensazione.

“Andiamo, andiamo,” ansimò Kurt, avvolgendo un braccio attorno al collo di Blaine e sollevandosi un po’ più su. “Più forte.”

Blaine grugnì e lo sollevò direttamente dal pavimento, premendolo forte contro il muro e ruotando il bacino, strofinandosi contro di lui. Kurt gemette ed avvolse strette entrambe le gambe attorno alla vita di Blaine, facendo ricadere la testa all’indietro e contro il muro, mentre Blaine divorava il suo collo.

La frizione del cazzo di Blaine contro il suo, attraverso gli strati dei pantaloni e dell’intimo, era meravigliosa, calda e dura e costante, e Kurt fu tentato di spostarsi in camera da letto così che potessero veramente darsi da fare… però, c’era qualcosa di estremamente intrigante nell’essere tenuto su contro il muro della cucina, semplicemente dalla forza delle cosce di Blaine, e Kurt era piuttosto felice di stare dove stava. Rispose alle spinte di Blaine in maniera decisa, portandosi vicino, sempre più vicino all’apice, mentre Blaine succhiava quello che -era sicuro- sarebbe diventato un marchio scuro sulla pelle della sua clavicola.

“Oh Dio, Blaine, cazzo,” mugolò, stringendo di più le sue braccia e premendo il viso sulla pelle del suo collo. “Sto venendo…”

“Avanti, piccolo, lasciati andare…” Blaine lo baciò prepotentemente sulle labbra -un po’ scomposto, ma comunque in grado di dargli le vertigini- e lo spinse ancora più in su contro il muro, i fianchi che sbattevano contro di lui velocemente e con decisione. “Voglio vederti venire…”

Kurto mugolò (abbastanza forte da fargli ringraziare il cielo che i loro vicini di casa non fossero poi così vicini) e venne forte, il corpo che strofinava con decisione contro a quello di Blaine con piccoli scatti veloci, rovinandosi i pantaloni. Blaine lo aiutò a cavalcare l’orgasmo, una mano stretta tra i suoi capelli, prima di affondare i denti nella pelle del collo di Kurt e venire con un brusco gemito roco.

Si lasciarono cadere a terra in un groviglio di arti, appiccicosi e sporchi, ma frementi per le lievi risate, mentre si premevano dei baci leggeri l’uno sulla pelle dell’altro. Kurt si lasciò andare tra le braccia di Blaine, sospirando pacatamente e strofinando il naso contro il suo collo.

Restarono lì seduti per un po’, mentre lo sperma nei loro pantaloni si seccava. Ad un certo punto, Kurt sollevò il capo e premette un bacio sulla tempia di Blaine, con una strana aria divertita.

“Non ti ho ancora perdonato per la cheesecake, tanto perché tu lo sappia.”

“E se te lo succhio nella doccia?”

“Mmh. Affare fatto… forse.”