Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: Delianera    14/05/2014    0 recensioni
Sara è una famosa cantante con una vita che la costringe a vivere sempre in balia del suo manager e della sua band. Nei suoi innumerevoli viaggi fa amicizia con Lily Collins la quale a distanza di due anni torna a trovarla in Italia... Ma non viene sola...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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UN'ESTATE INDIMENTICABILE.


CAP.1 - 

Luci. Quando sei sul palco vedi solo luci. Sono così forti che hanno il potere di abbagliare e di rendere invisibile tutto ciò che sta al di la del palco. Mentre canti, ti muovi, ti esibisci senti la presenza del pubblico. Percepisci che, proprio li davanti, c'è un'orda di persone che tende le mani, che urla il tuo nome. 
Tutto ha finalmente un senso. Le costose lezioni di canto che i tuoi genitori non si potevano permettere e che forse non avrebbero portato a nulla, le diete insensate, i provini interminabili. 

"Bravissima!!!" Paolo, il suo manager, le cinse le spalle con affetto mentre la stava accompagnando verso il camerino "Sara veramente, sono senza parole!"
Lei sorrise, sicura di aver fatto più di un errore durante il concerto. 
"Sei troppo poco indulgente e non sono sicura che la cosa mi stia bene" disse sorridendo sommessamente mentre si passava un asciugamano sul viso senza curarsi del trucco.
"Ok, hai ragione. Hai steccato più di una volta, non hai ballato come d'accordo sui pezzi più ritmati e devi smetterla di scendere dal palco e avvicinarti così tanto al pubblico. Potrebbe essere pericoloso!" Tutto irrimediabilmente vero anche se l'ultimo punto la fece scoppiare a ridere nonostante la stanchezza.
"Hai ragione Paolo, avrei potuto essere assalita da una ragazzina di 17 anni armata di pennarello indelebile. Ti rendi conto che avrebbe potuto chiedermi un autografo??" Disse fingendo di essere terrorizzata! Paolo la guardò di sbieco spingendola scherzosamente dentro il camerino, ormai erano proprio li davanti.
"Prima o poi dovrai abbandonare questo tuo sarcasmo signorina, hai ben 27 anni!" Sara si congedo con una linguaccia e dando un calcio alla porta chiuse la chiuse rifugiandosi in quel buco di stanza, era esausta e dopo un concerto di 2 ore era assolutamente comprensibile.
Si sedette su una delle sedie girevoli vicino alla toletta, o sarebbe meglio dire, si lasciò adagiare come un sacco di patate. Si fissò allo specchio davanti a se, mise i gomiti sul ripiano e appoggiò le dita alle tempie.
"Hai una c'era orribile" si disse, sapendo si essere sincera. I capelli che prima del concerto erano stati perfettamente acconciati da Milena, la sua hair stylist, le ricadevano scombinati sulle spalle, lo chignon ormai sfatto. Si chiese se fosse il caso di togliere quel biondo dai capelli, se lo stava chiedendo da mesi in realtà e la domanda la perseguitava ogni volta che si ritrovava davanti a uno specchio. Non era mai stata mora, ma l'idea non le era mai dispiaciuta.
Distolse lo sguardo e andò a recuperare il suo cellulare nella tasca dei jeans che indossava prima di infilarsi quel vestito strettissimo che lo staff aveva deciso fosse il più adatto all'esibizione di quella sera. Non vedeva l'ora di sfilarsi quell'Armani blu elettrico!
Tre chiamate senza risposta e un messaggio "sei proprio ricercata!" Disse a se stessa mentre apriva la casella delle chiamate. 
Lily Collins.
Si, proprio lei. La figlia di Phil Collins nonché giovane attrice di talento. Sara l'aveva conosciuta due anni prima a New York dove era stata ospite  a the voice of USA, suo padre era uno dei giudici e dopo la registrazione della puntata erano andati tutti fuori a cena. Aveva fatto li la conoscenza della splendida Lily, solo così poteva definire quella ragazza. Lily aveva un non so che di etereo, un viso senza tempo, quasi fosse appartenuto ad una diva anni 50 come Audrey Hapbourn.
Avevano fatto presto amicizia, Lily era affascinata dall'Italia.
Quello stesso anno venne a trovarla a Milano e rimase per buona parte dell'estate, avevano passato dei bellissimi momenti assieme e spesso si sentivano telefonicamente, per email, via facebook.
Schiacciò la cornetta verde per richiamarla senza pensarci e attese pazientemente che qualcuno rispondesse, anche se aveva una voglia matta di infilarsi sotto la doccia, sentiva ancora rivoli di sudore percorrerle la schiena.
"Ciao Sara!" Lily col suo Italiano pessimo rispose quasi urlando. Poi continuò in inglese "non rispondi più agli amici vedo!"
"Scusami" disse Sara appoggiando la schiena al muro fresco che le diede un brivido lungo la schiena "avevo un concerto, ho ripreso il telefono in mano solo ora. Allora che combini? Dove sei?".
"Sono in aeroporto in realtà, io e Jamie siamo appena arrivati a Roma!" Era difficile non notare l'entusiasmo che traspariva dalla sua voce, era felice. Jamie Cambell Bower, Lily l'aveva nominato in tante email ultimamente. Era un attore col quale aveva appena girato un film ed era nato del tenero tra di loro.
"Davvero? Ma perché non mi hai detto nulla prima? Avremmo potuto organizzare qualcosa, avremmo potuto vederci!" Era tipico di Lily non avvertire ma Sara era sincera, le mancava quella piccola moretta.
"Non ti preoccupare rimarremo per delle settimane! Senti stiamo aspettando la macchina che ci porterà in hotel e siamo davvero esausti a causa del volo e del jet leg! Domani vorrei portare Jamie a spasso per Roma ma immagino che tu abbia impegni!" 
Sara guardò in alto pensierosa "un'intervista domani, nel tardo pomeriggio" disse scoraggiata " e sono a Bologna ora, ma fra qualche giorno inizia il mio piccolo periodo di pausa dal palco! Quindi ci sentiamo nei prossimi giorni! Potremmo organizzare qualcosa nella mia casa al lago é sempre aperta per te, lo sai!"
Era quasi percepibile sentire il sorriso che Lily,dall'altra parte del telefono "ti adoro e non vedo l'ora di presentarti Jamie" disse.
"E io non vedo l'ora di conoscere lui! E di fargli una ramanzina, se ti fa soffrire gli spezzo le gambe!" Lily soffocò una risata e aggiunse "Ah, abbiamo portato anche un'amico, Rob. Ha girato il film con noi!"
Sara si sforzò di ricordare, ma non aveva mai sentito nominare questo Rob. Forse era troppo presa dal raccontarle di Jamie per inserire Robert nei suoi racconti.
"Come sai, nella mia casa c'é spazio per tutti! Anche per i 100 scagnozzi della security che vi sarete portati dietro!".
"Come se tu non ne avessi! Ci sentiamo domani, buonanotte S!" 
"Buonanotte B!" Lancio il telefono sul divanetto che aveva accanto e sorrise all'idea di come si salutassero sempre alla fine di ogni conversazione, come Serena e Blair di Gossip Gril. 
-Come due ragazzine sceme!- Pensava sempre, ma era questo il bello del passare del tempo con Lily, la faceva sentire ancora ragazzina. Una spensierata ragazzina che parla di ragazzi, di vestiti e di trucco quando invece era una donna fatta e finita che mandava avanti un tour europeo, che suonava nelle cittá più belle con una band di musicisti professionisti.
E adesso li, da sola in quel camerino, l'unica cosa alla quale riusciva a pensare era che aveva bisogno di un abbraccio.




Piccolo capitolo, anche se non mi piace definirlo così, vorrei scriverne di più lunghi in futuro. Spero che l'idea piaccia! 

Un abbraccio!

  
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