Libri > Shakespeare, Varie
Ricorda la storia  |      
Autore: Fire Gloove    14/05/2014    3 recensioni
Mercuzio è morto. Romeo è morto. Cosa ci fa lui ancora in vita?
Questa breve OS è stata ispirata dalla visione di "Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo", che vi raccomando caldissimamente.
Il dubbio che è sorto nella mia testolina malata è "PERCHE' DIAMINE NESSUNO PENSA MAI A BENVOLIO?"
E quindi, ecco qui. Enjoy!
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

QUELLO CHE RESTA

 

Morbidi capelli biondi sotto le dita. Una risata sfrenata, dal tono vagamente folle. Pelle bianca, muscoli modellati da anni di allenamento alle armi. Un sorriso smagliante, pregno dell’allegria della giovinezza. La luce calda di una stanza. E un’altra voce, un altro viso, un’altra risata. Ma improvvisamente è il buio, e c’è sangue, tanto e sangue, e le fiamme e poi…

E poi Benvolio si svegli, un urlo che lascia le sue labbra e il cuore che batte violentemente nel petto. Il ragazzo sta immobile, la schiena appoggiata alla parete, e stringe i punti sulle lenzuola nel disperato tentativo di scacciare la disperazione.

Sa di essere un illuso, sa che non c’è modo di ritrovare la tranquillità e sente un nodo stringergli la gola mentre le prime lacrime gli rigano il viso.

Mercuzio è morto.

Romeo è morto. 

Perché lui è ancora in vita?

Cosa se ne fa lui del sole sulla pelle, del profumo dei fiori, della risata delle donne? Che piacere può mai trovare nel vino, nei canti, nel sesso? Se i suoi migliori amici, i suoi fratelli, non sono più al suo fianco, cosa se ne fa lui di questo cuore che continua a battergli ostinatamente nel petto?

Come si fa ad essere felici? Benvolio una volta lo sapeva, si ricorda com’era saperlo. Eppure ora, per quanto si sforzi, per quanto si affanni, la risposta gli sfugge: la sua disperazione è un abisso buio, profondo, terribile e senza uscita.

Cos’ha da riservargli ora la vita? Come ultimo erede della famiglia Montecchi, dovrà sposare una donna di nobile lignaggio. Dovrà essere saggio, dovrà saper gestire al meglio la neonata pace con i Capuleti. Dovrà essere padre.

Ma, di nuovo, che senso ha tutto ciò? Che senso ha la sua esistenza stessa, ora che la voce di Romeo e la risata di Mercuzio non riempiono più la sua giornata?

Perso nella sue riflessioni, il giovane Montecchi non si accorge subito del brillio che gli ferisce gli occhi. Da dove arriva questa luce? La luna è piena, nel cielo di Verona, ma le tende sono tirate. Già, sono tirate, ma un debole raggio di luce riesce a penetrare lo stesso nell’oscurità della camera, riflettendosi… dove?

Benvolio si alza per controllare e si trova fra le mani un pugnale. Non è un’arma qualunque: è il coltello con cui, nella furia della vendetta, Romeo ha ucciso Tebaldo. Quel ferro si è già preso una giovane vita e, per quanto ora sia tanto lucido da brillare, il ragazzo lo vede ancora coperto del sangue del Capuleti. 

Un’idea folle gli attraversa la mente: sarebbe così facile porre fine alla sua solitudine, basterebbe un colpo di lama.. dove affondare lo sa bene.

Benvolio sa che il suo è un pensiero egoista, che non può fare una cosa del genere: che diritto ha lui di privare i Montecchi del loro ultimo erede? Con che pietà può dare a sua zia, che ha appena seppellito il suo unico figlio, un dolore simile?

Ma la solitudine è così grande, la disperazione così buia e la lama così invitante. Passa le dita sul metallo freddo, il filo del pugnale è perfetto… sarebbe così facile.

E poi ha deciso. Vorrebbe avercela la forza di essere saggio, di essere il figlio che rimane, il consolatore, ma la verità è che questa forza non la ha.

Il coltello affonda, il sangue sgorga dalla sua gola aperta: si accascia senza un sospiro.

Per un attimo l’oscurità lo avvolge, ma poi la luce invade il suo campo visivo e Benvolio sorride, perché in questa luce risuonano due voci così familiari da dargli i brividi. 

Non avrebbe mai pensato che la morte potesse essere così dolce.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shakespeare, Varie / Vai alla pagina dell'autore: Fire Gloove