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Autore: Merryweather616    28/07/2008    4 recensioni
Con mani tremanti aprii il pacchetto, saldato con stotch e colla, e tirai talmente tanto il coperchio senza dosare la forza che in un istante trovai tutto il contenuto della scatola per terra. Una foto della band al completo ai tempi di Helena, un poster con la faccia di Gee agli EMA, i biglietti dei concerti. E per ultimi, caduti quasi vicino alla porta c'erano i 3 album, Bullets, Revenge e Black, belli come la prima volta che li avevo tenuti in mano.
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene bene, è parecchio che non faccio un salto nel mondo delle fic su My Chem, e oggi sfogliando la mia cartelletta delle fan fiction mi sono ritrovata l’ultima econclusiva fic della trilogia su Frank, Mikey e ora Gee. Premetto che è corta 4 capitoli, praticamente già finita di scrivere. E’ una cavolata, ma di quelle forti, ma mi dispiaceva lasciarla li a muffire, così eccomi qui a postarla, sentitevi liberi di tirarmi addosso quello che vi pare e riempirmi di impropreri XD me lo merito

Enjoy

Oh.My.Space

“First Stage: Signing Up”

Current Mood: Bored

Current Music: Nine in the Afternoon-Panic at the disco

Into a place where thoughts can bloom
Into a room where it's nine in the afternoon
And we know that it could be
And we know that it should
And you know that you feel it to

‘Cause it's nine in the afternoon
And your eyes are the size of the moon
You could ‘cause you can so you do
We're feeling so good, just the way that we do
When it's nine in the afternoon
Your eyes are the size of the moon
You could ‘cause you can so you do
We're feeling so good

Lo devo ammettere la North Carolina University, durante lo spring break, è un posto che trasuda noia da ogni poro.

Nessuno in giro

Nessuno dentro.

Nessuno da nessuna parte.

Per quanto fossi innamorata del mio pc, e per quanto amassi passare il tempo davanti a lui facendo dei piccoli tete a tete con M&M's rosse e nere, e sigarette, dopo tre giorni io e il portatile non ci sopportavamo più e litigammo.

Per evitare di guardarlo e non dargli soddisfazione, spostai gli occhi verso l'unico punto interessante della mia piccola cameretta, L'Angolo delle Band. Cd, poster, biglietti, e altri ninnoli collezionati in anni e anni di devotissimo amore per il genere rock.

Vidi un accendino dei Guns 'n Roses, finito purtroppo, una bandana degli AC/DC, una minimaglietta dei Nightwish comprata in Finlandia pensando ad un futuro cugino/figlio/nipote a cui poterla mettere, biglietti vari come Fall Out Boy, Paramore, Breakin Benjamin e Muse.

Passai una buona mezzora a spulciare il mio sacro angolino, ricordando tutti quei bei momenti passati ad ascoltare musica o a cazzeggiare con altri cazzeggiatori professionisti, sempre ascoltando la nostra meravigliosa musica, quando, nascosto dietro ad una pila di scatole da popcorn comprate al concerto dei Panic At The Disco, vidi la scatola della vergogna, AKA il Chimico Dimenticatoio.

“Respira” mi dissi.

Lì dentro c'era tutto ma proprio tutto quello che avevo collezionato su quella che era stata e che nascosta in un antro del mio cuore, era ancora la mia band preferita. Erano stati i miei amori, i miei cicci frizzi preferiti, avevo passato buoni quattro anni, attaccata alla loro musica, come se fosse un ancora di salvezza, erano la mia luce alla fine del tunnel, erano tutto. Io e Sam, il mio ex ci eravamo appassionati a loro insieme, e quando io e lui prima di partire per il college avevamo deciso di lasciarci, per cominciare da zero, anche io e i My Chemical Romance ci eravamo lasciati.

Forse avevo sofferto più per loro che per Sam, ormai eravamo solo amici, i MCR invece, erano parte di me. Ma se volevo davvero chiudere il capitolo High-School e iniziare l'università, dovevo liberarmi di loro, dovevo relegarli al calduccio, in una stanzetta tutta loro nel mio cuore, e passare avanti.

All'inizio fu difficile, quasi come cercare di smettere di fumare. Canticchiare le loro canzoni e non poterle sentire,(perchè conoscendomi non ne avrei sentita una, ma mi sarei immersa senza via di scampo nell'intera meravigliosa discografia), vedere i loro album sugli scaffali a fianco agli altri miei gruppi preferiti e pensare ai miei nascosti in una scatolina che avevo portato con me dalla Florida, chiusa ermeticamente ma tutta usurata all'esterno per le volte che l'avevo strofinata convincendomi a non aprirla, era una sofferenza terribile, ma ce la feci in qualche modo.

Quella scatolina era la mia personale lampada di Aladino.

Oltre a racchiudere tutto ciò che possedevo sui My Chemical Romance, nascondeva anche tutto la mia vita prima del college, i miei difetti, i miei pregi, e tanti, troppi ricordi.

E ora, sola in un campus vuoto, causa parenti volati alle Mauritius senza di me, e amici tornati nelle loro case, annoiata, in un pomeriggio uggioso, la fissai, me la rigirarai tra le mani come ero solita fare durante il primo anno d'università, e presi la decisione di aprirla. Mi sentivo pronta ad affrontarla, ero una persona diversa, pazza come prima, ma vagamente più matura e ero convinta di aver superato il delirante amore giovanile per Gerard Way.

Mi sbagliavo.

Con mani tremanti aprii il pacchetto, saldato con stotch e colla, e tirai talmente tanto il coperchio senza dosare la forza che in un istante trovai tutto il contenuto della scatola per terra.

Una foto della band al completo ai tempi di Helena, un poster con la faccia di Gee agli EMA, i biglietti dei concerti. E per ultimi, caduti quasi vicino alla porta c'erano i 3 album, Bullets, Revenge e Black, belli come la prima volta che li avevo tenuti in mano.

Come una frana tutto mi tornò addosso, il ritmo anestetizzante di Welcome to The Black Parade, la dolcissima melodia di Demolition Lovers, il riff di chitarra di Thank You for the Venom. E fu come se mai avessi smesso di ascoltarli, in un sol movimento afferrai Black e lo misi nello stereo.

Now come one come all to this tragic affair
Wipe off that makeup, whats in is despair
So throw on the black dress, mix in with the lot
You might wake up and notice you're someone you're not

Le note di The End invasero la stanzetta, e ondeggiando la testa chiusi gli occhi, mormorando le parole.

Finita The End presi tra le mani una vecchia rivista dei tempi dell'uscita di Black, e la sfogliai fino ad arrivare a un bellissimo articolo su Gerard e su come doveva essere la donna della sua vita. All'epoca quando lo vidi pensai subito “sono io la donna della sua vita”, in una tipico delirio adolescenziale mi ero convinta che lui fosse l'uomo che avrei sposato, ma i miei sogni erano stati infranti dal suo matrimomio con Lynz, pensai ridendo. La notizia me l'aveva data una mia vecchia amica, io avevo fatto finta di non dargli peso, ma dentro di me un po' avevo sofferto, senza darlo a vedere ovviamente...

Ma ora....ora si era lasciati, e io, pur se molto più moderatamente e decisamente più con i piedi per terra, sopratutto con una buona dose di ironia, credevo di essere davvero la anima gemella di Gerard Way.

Così spostando lo sguardo dalla foto, al pc e poi di nuovo alla foto, presi la mia decisione. In qualche modo, dovevo incontrarlo, anche solo per soddisfazione personale, e giustamente data la mia nota vena di pazzia, non mi sarei accontentata di una normale sessione di firme o di un meet&greet, no io volevo di più.

E avevo un piano che poteva funzionare.

Fu così che in un uggioso pomeriggio di Marzo, complice una scatola chiusa e una litigata con un pc, iniziò tutto.

  
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