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Autore: bluecoffee    15/05/2014    1 recensioni
Capita, ancora, che anche Filippo ci ripensi a quel giorno, perché per la prima volta era incappato veramente negli occhi grandi e quasi neri di Marta, nel suo sorriso timido, gli zigomi alti e pronunciati e quella voce un po' da bambina. Se lo ricorda, quel piccolissimo incidente che gli ha messo in dubbio tutta la sua situazione con Eleonora e con la quotidianità del maneggio.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Filippo e Marta si erano conosciuti un po' per caso un po' per volontà di Daria, ovviamente, però, se qualcuno lo chiedeva, anche solo per errore, Daria rispondeva sempre che lei non c'entrava assolutamente nulla, perché senno avrebbe dovuto ammettere che il primo passo di Marta non era stato volontario, ma forzato, e Filippo questo non lo sapeva ancora.
Filippo frequentava il maneggio a tre chilometri dalla spiaggia da circa una vita, mentre Marta erano cinque anni che non ci andava, nonostante suo padre conoscesse il proprietario come le proprie tasche.
La prima volta che Marta lo vide era alla sua quinta lezione, aveva appena tolto il casco bianco e portava gli occhiali dalla montatura spessa e blu che gli coprivano gli occhi verdi. Camminava lentamente, le gambe lunghe che si muovevano a passo di lumaca, e Marta si era incantata a guardare lui che si era perfino dimenticata di dover iniziare a trottare in inforcatura.
Per tutto il resto della lezione Marta non aveva fatto altro che guardarsi intorno, cercando un paio di occhiali blu o una polo azzurra con il logo del maneggio, ma fino a che Daria non la prese per il polso e la trascinò alla macchina di sua madre, Marta non vide niente, solamente la moto rossa lasciata parcheggiata al sole caldo di aprile.
Filippo, invece, quello stesso pomeriggio non ci aveva nemmeno badato a quella ragazzina con i capelli biondi che sbucavano dal caschetto nero, perché Eleonora lo aveva scaricato con un messaggio e il maniscalco gli aveva annunciato di non poter sistemare lo zoccolo posteriore di Rèas fino alla settimana prossima e lui aveva una gara proprio quel sabato.
Il mercoledì successivo, invece, era stato nettamente più fortunato, Eleonora sembrava essersi ripresa da un problema di famiglia e tutto con lei sembrava essere di nuovo perfetto, Rèas aveva gareggiato benissimo anche con il ferro alla zoccolo messo un po' male e il maniscalco era venuto giusto il giorno prima, così che potesse sfruttare quel giorno per poter andare in passeggiata.
Marta, invece, aveva sbuffato per la tredicesima volta quel pomeriggio, la maglietta a maniche corte di un quasi imbarazzante verde le si era appiccicata addosso ed il sole sembrava volerle arrossare gli zigomi pallidi e coperti di lentiggini. Era stanca, avrebbe voluto volentieri tornarsene tra le lenzuola calde del letto di Daria ed aveva lo stomaco che le brontolava, perché per dormire sia lei che Daria non avevano mangiato assolutamente nulla.
Aveva sbuffato un'altra volta, continuando a tenere il ritmo della galoppata lenta del vecchio cavallo, ma il trattore era passato troppo vicino alla staccionata ed il cavallo si era spaventato, impennando e facendo cadere Marta, che in un secondo si era ritrovata a terra, completamente sporca di sabbia troppo fina e con il respiro intrappolato in gola che non riusciva a buttar fuori. Un secondo dopo, gli occhi verdi di Filippo erano puntati nei suoi marroni ed i capelli mori di Daria le sfioravano il viso, mentre la ragazza urlava a chiunque: - Prendete una cazzo di bottiglietta d'acqua, 'sta qua s'è fatta male! -.
Quel giorno Marta era tornata a casa con la gamba bloccata, il fianco che le faceva male, le mani sporche di grasso dopo aver ingrassato tre selle e la testiera di Rèas e le parole preoccupate di Filippo in testa che le chiedeva come fosse riuscita a cadere dal vecchio del maneggio dopo tutte le impennate che riusciva a fare con cavalli di appena sette anni.
Marta e Filippo, però, iniziarono a parlare solamente dopo che Daria aveva deciso di essere stanca di vedere l'amica con la testa tra le nuvole ed il nome di Filippo nelle labbra almeno una volta al giorno.
Daria ancora ha le risate in gola per quella mattinata, perché vuole proprio riuscire a capire come abbia fatto Marta ad inciampare in una superficie piana come poche e a finire accidentalmente contro Filippo, il quale l'aveva presa velocemente, prima che questa finisse rovinosamente a terra, rischiando di ritrovarsi con un naso sanguinante ed un labbro gonfio e rotto.
Capita, ancora, che anche Filippo ci ripensi a quel giorno, perché per la prima volta era incappato veramente negli occhi grandi e quasi neri di Marta, nel suo sorriso timido, gli zigomi alti e pronunciati e quella voce un po' da bambina. Se lo ricorda, quel piccolissimo incidente che gli ha messo in dubbio tutta la sua situazione con Eleonora e con la quotidianità del maneggio.
Marta, invece, ogni volta che ascolta Daria prenderla in giro ricordando quell'occasione vorrebbe solamente sprofondare, perché la sua intenzione era, semplicemente, portare al ragazzo la lunghina che le aveva chiesto tranquillamente, ma, non sapendo nemmeno lei come, era inciampata nell'aria e si era ritrovata con Filippo che le evitava di finire con la faccia contro il terreno e che l'aveva faccia arrossire e sorridere, nonostante un sasso che le si era conficcato sul ginocchio, riuscendo a bucare i pantaloni nuovi di solamente due settimane.
Il resto era venuto da solo, i loro sorrisi ogni volta che si incrociavano quando uno arrivava e l'altro andava via, i discorsi futili quando lui le teneva compagnia mentre Marta ingrassava la sella di Rèas al suo posto. Il primo tra i due a chiedere il numero all'altro è stato Filippo, con la voce timida e le mani che gli tremavano in maniera improbabile; il primo appuntamento, invece, lo aveva richiesto Marta, arrivandogli davanti alla moto appena prima di salire in macchina della madre di Daria, chiedendogli da finta tranquilla: - Sabato se non hai impegni verresti con me a Villa Coloredo? C'è un piccolo pub che fa panini e un amico di mio fratello suona con il suo complesso. - aveva sospirato pesantemente e in un sussurro finale gli aveva sorriso nervosa - Se non hai impegni dimmi l'orario tramite un messaggio, devo andare a studiare latino che domani mi interroga. - e nello stesso modo in cui era arrivata ed aveva parlato, Marta era corsa alla Golf verde dei genitori di Daria.
Il sabato della stessa settimana si erano visti, aveva cenato e Filippo si era proposto di accompagnare Marta a casa, nonostante lei fosse arrivata lì con la propria Vespa. Davanti alla porta c'era stato solamente un abbraccio, perché nonostante tutto Filippo stava ancora con Eleonora e Marta aveva in testa ancora il bacio con Francesco, il migliore amico del fratello maggiore, lo stesso che quella sera aveva cantato e che aveva visto la ragazza cenare da sola insieme ad uno che lui non aveva nemmeno mai visto in giro.
Per tutto il periodo estivo Marta aveva preso a frequentare il maneggio tutti i giorni ed aveva iniziato ad allenare il cavallo della mamma di Filippo dopo che la donna l'aveva vista sul vecchio del maneggio e l'aveva definita sprecata. A luglio aveva trovato il coraggio di dire a Filippo che dopo tutte le loro uscite aveva iniziato a sperare in qualcosa in più di qualche abbraccio e lui, più sorpreso di lei, l'aveva stretta per i fianchi e l'aveva baciata, spinto da un coraggio che non pensava di avere.
Dopo quel bacio tutto sembrava aver preso la piega migliore che potesse prendere, Filippo aveva trovato, di nuovo, il coraggio che gli serviva per lasciare Eleonora, Marta aveva annunciato allegramente, e al telefono, a suo padre di avere un ragazzo e quando glielo aveva presentato, una sera a cena insieme a sua madre, lui non aveva storto il naso, aveva salutato Filippo con un sorriso e gli aveva annunciato semplicemente: - Non ti dico nulla su come trattare mia figlia, sappi solamente di avere il mio appoggio fino a che la situazione non cambia. Ti chiedo solamente di non farmi diventare nonno così presto. -
Marta aveva fatto spallucce, sorpresa dalla reazione semplice di suo padre, ed aveva preso Filippo, ufficialmente il suo ragazzo, per mano, decisa a fare una passeggiata lungo la spiaggia.

Daria, ora, ha i capelli tinti del tanto agognato color ghiaccio, gli occhi scuri e l'accento spagnolo mentre saluta Marta in tutt'altra lingua alla stazione del treno. La stringe e le sorrise allegra, perché sono passati quattro anni e Marta e Filippo ancora durano, tra biglietti di corse in treno e soldi spesi in benzina per una vecchia macchina un po' scassata che Filippo ha comprato giusto per Marta e per tutti i chilometri che gli tocca fare ogni volta fino al nord dell'Italia, per vederla sorridere e per poterla abbracciare in uno dei canali di una Venezia che ha sempre amato.
- Promettimi che mi manderai una foto in cui ti spupacchia. - domanda speranzosa Daria, il labbro e gli occhi allargati all'inverosimile.
Marta scoppia a ridere: - Ma ne hai una per ogni volta che ci vediamo. -
- Se non mi mandi quella foto, poi come lo riempio l'album fotografico del prematrimonio? -
Marta scoppia a ridere e scuote la testa davanti alle parole di Daria, perché non sa se ci arriverà al matrimonio con Filippo, ma sa per certezza che ci proverà, perché il suo potrebbe essere Amore, quello con la A maiuscola che i suoi genitori non hanno vissuto fino alla fine di tutto.
Per il resto, Marta entra nel treno appena arrivato e pensa che non le importa di niente, solamente di quei due giorni che avrebbe passato in completa compagnia di Filippo e della sua voce scherzosa e le sue parole dolci sussurrate prima di andare a dormire.





 
ciao!
sì, mi piace apparire così, all'improvviso, di tanto in tanto ahahaha
stavolta è una piccola one shot veramente senza pretese, perché è nato solamente dopo un intero pomeriggio al maneggio passato ad ingrassare la sella, la testiera e il sottopancia di un ragazzo del posto, che si chiama Filippo e che è una cosa tenerissima.
ovviamente, spero che possa piacere e qualche piccolo vostro pensiero fa sempre piacere riceverlo :)
un saluto enorme, <3
underthemistletoe.

 
 
  
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