Partecipa alla fanfiction challenge II:
Elsa/Hans
Prompt: ci è voluto un po' ma alla fine ha capito: senza ambizioni un uomo non ha nulla, ma senza una donna, un uomo non è tale.
Nella cella
Hans
si chiuse la porta della prigione alle spalle con un tonfo e
avanzò. Si
strofinò le braccia sulle spalle rabbrividendo per il
freddo. Il fiato si
condensava davanti al suo viso, la pelle era arrossata sulle guance.
Avanzò, le
gambe gli tremavano e sentì pungere le narici.
Passò lateralmente ai mattoni di
pietra della prigione. Raggiunse la metà della cella. La
luce azzurra bluastra
che entrava dalla finestra sull'altra parete illuminava per
metà la penombra
del posto. Abbassò lo sguardo. La luce esterna faceva
brillare i guanti di
ferro e le catene legati che tenevano bloccate le mani della regina
Elsa.
Corrugò la fronte e aggrottò le sopracciglia.
Elsa teneva gli occhi chiusi, il
capo reclinato appoggiato sul cuscino e stava su un fianco sul letto.
"Vedere quella freccia che quasi ti colpiva, regina dei ghiacci, mi ha
fatto capire quanto delicata siate" sussurrò Hans. Raggiunse
la
prigioniera. Il collo niveo era scoperto, sulle spalle sottile ricadeva
la
lunga treccia biondo platino e insieme alle braccia anche il mantello
azzurro-trasparente strisciava sul pavimento. Hans arcuò la
schiena, prese la
coperta e gliela mise di sopra, coprendola.
"Farò di te la mia sovrana. Mi ci è voluto un po'
ma alla fine ha capito:
senza ambizioni un uomo non ha nulla, ma senza una donna, un uomo non
è tale".