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Autore: Idrial 92    28/07/2008    9 recensioni
Vegeta, rivolto a Bulma, ricorda tutta la loro vita e quindi...la loro soria...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wecome To PageBreeze

                                                     Our History...

 

 

 

E' stato tanti anni fa ma ricordo benissimo la prima volta che ti ho incontrata.

Ti vidi la prima volta che ti coprivi dietro a quella zucca pelata, per paura che ti  facessi del male. Ma lo ammetto, a quel epoca non me li sarei fatti tanti scrupoli, ti avrei ammazzato senza esitare.  

Sono stato eliminato da Freezer, poi sono inaspettatamente tornato in vita…ho avuto il dispiacere di  vedere Kakaroth strasformato in un super saiyan!

 

Trovai consolazione quando una volta sulla terra, venni a sapere da te…petulante e odiosa donna…che era morto.

“Una volta morto Kakaroth sarò io il padrone dell’universo!” mi manifestai in tutta la mia malvagità nel dirlo e sorridevo con cattiveria, il tuo volto era divenuto un espressione di rimprovero e questo mi rendeva felice.

 

Mi ricordo che mi invitasti a casa tua, me lo chiedesti con un tono tale che ti avrei volentieri strozzata

“Perché non ti inserisci anche tu!” ti girasti dalla mia parte “ci sarà da mangiare per tutti…anche tu sei un mangione come Goku vero?” non ti risposi….tsk perché darti confidenza “ma anche se sono molto affascinante…devi tenere le tue mani lontano da me!” ma cosa stava blaterando quella terrestre, non aveva neanche un po’ di vergogna? Arrogante e sfacciata!

‘Che tipa rozza…dire certe cose ad alta voce…’ pensai.

Ma che me ne importava prima o poi vi avrei ammazzati tutti.

Ero spietato maledizione!Senza padrone!Incontrollato!Incontrastato!Dannato Kakaroth e dannata anche tu Bulma!

 

                                                           ***

 

La convivenza prima che chiamassimo Polunga non fu niente di che a stento ti rivolgevo uno sguardo, quando tu impertinente come sempre mi facevi domande prepotenti e che non ti riguardavano.

Quando venni a sapere che Kakaroth era in giro per lo spazio ad allenarsi decisi di andare a cercarlo…rubai la navicella di quel pazzo, eppure tanto geniale scienziato e me ne andai.

 

Vagavo per lo spazio, ma non lo trovavo ‘ forse quel maledetto è già sulla terra ’ pensai, poi il carburante era finito…non avevo scelta…tornai sulla terra diretto verso l’edificio giallo e tondo.

Alla mia uscita dalla navicella trovai quel odiosa tizia dai capelli biondi, l’odioso terrestre, e te…

 

“Che sei venuto a fare qui Vegeta?” disse Yamcha

“Kakaroth è già venuto sulla terra per caso?”

“Come…vuol dire che non l’hai ancora incontrato?” disse quel moscerino del tuo ragazzo

“Taci sono io quello che fa le domande!” dissi ad un palmo dal viso di quel terrestre…ti mettesti in mezzo a noi due

“Non vorrete subito iniziare a litigare voi due, lasciamo che Vegeta si riposi un po’…e poi…dovresti lavarti al tuta è da buttare” mi mettesti un dito sotto al mento poi mi ordinasti di seguirti, ‘ma come osa?’.

Rimasi li impalato non sapendo cosa fare

“Coraggio sbrigati!Ti vergogni forse perché sono una donna?!?” dicesti accigliata

“Che cosa?” non uscì altro dalla mia bocca…decisi di seguirti, avevo proprio bisogno di riposare.

 

Dopo la doccia, mi invitasti a restare a casa tua…non risposi

“Ti assicuro che questo è il posto migliore in cui puoi alloggiare…fidati” sbattesti quei maledetti occhi azzurri, perché mai riponevi in me tanta fiducia?

Decisi di restare, e ne fui ancora più convinto quando il ragazzo proveniente dal futuro disse che nel giro di tre anni due terribili androidi avrebbero attaccato il pianeta.

Allenandomi per l’arrivo di questi mostri avrei dimostrato una volta per tutte chi era il guerriero numero uno della galassia, il Principe dei Saiyan.

Mi feci costruire da quel vecchio pazzo di tuo padre una camera con una gravità maggiore a quella utilizzata da Kakaroth…nel frattempo le cose tra me e te miglioravano.

Litigavamo di continuo per qualsiasi cosa, cibo, nuove costruzioni, ma non potevo che rimanere affascinato dalla tua testardaggine,dalla tua arroganza, dalla tua presunzione.

 

                                                         ***

 

Passarono  così due anni, io mi allenavo, tu impegnata nelle tue assurdità, ma la nostra attrazione fisica cresceva di giorno in giorno ma per me valeva meno di zero…tu invece con quel odiosa premura che avevi nei miei riguardi mi facevi imbestialire!’Perché?’ mi domandavo…’perché…perché!?!?!’.

Mi ricordo quando due anni prima mi curasti e mi portasti fuori dalle macerie della stanza di gravità che era appena esplosa.

Una volta guarito mi svegliai e ti trovai seduta su una sedia , con la testa poggiata sulla scrivania della camera a vegliare su di me mentre dormivi.

Non provavo comunque nulla per te, ma non potevo negare che eri bella…e come se lo eri; E poi eri l’unica persona che si era mai interessata a me.

Ultimamente, l’immagine di Kakaroth che avevo nella mia mente, veniva offuscata dalla tua ma molto raramente e sottolineo molto.

Eri solo una bella donna nulla di più…un oggetto, una sciocca, un odiosa terrestre, non c’era cosa che odiassi di più se non i terrestri.

“Meglio starsene da solo che tra terrestri o namecciani”  dissi una volta.

 

“Bulma!Preparami da mangiare” irruppi così in cucina quella sera, era da quando eravamo entrati un po’ di più in confidenza che non ti chiamavo più ‘donna’…poi minacciasti che non mi avresti più cucinato

“Oh ciao Vegeta” dicesti sorridendo e sventolando i capelli “hai visto la mia nuova acconciatura?” ‘narcisista fino alla fine ’ mi dissi, solo dopo notai che i tuoi capelli non erano più ricci e cespugliosi ma lisci e corti, e i tuoi occhi erano risaltati da una frangetta

“Cosa vuoi che me ne importi! Smettila di dire sciocchezze e preparami da mangiare!”

“Scimmione maleducato!” continuasti a blaterale cose senza senso, mentre io prendevo posto a tavola “ringrazia che non ci sono i miei altrimenti…altrimenti la cena l’avrebbe preparata mia madre, te la potevi scordare da me!” mi mettesti davanti un enorme piatto ma attorno a me c’erano tante di quelle pietanze che non sapevo da dove cominciare, così afferrai tutto quello che mi trovavo davanti.

 

Dopo essermi concesso una rilassante doccia, con solo i pantaloncini blu, girovagavo per la casa, la fame mi stava tornando, così andai in cucina.

Già da lontano udivo singhiozzi e pianti isterici.

‘Sarà senz’altro quella pazza…chi sa cosa le prende ora?Patetica,l’ho lasciata solo tre ore fa…cosa ha combinato…?’.

La trovai sul divano con il viso premuto contro le ginocchia… e poi ancora singhiozzi.

Aprii il frigo li vicino, incurante della tua disperazione che ad un tratto alzasti il capo con violenza

“Oh…Vegeta…” spostai con superficialità lo sguardo dalla lattina a te

“Cosa?”

“Vegeta…io e Yamcha ci siamo lasciati…”

Emisi un sorriso malvagio che solo ora mi rendo conto, doveva fare male

“Tu sei solo una stupida terrestre…sempre a preoccuparti di queste sciocchezze!Detesto la tua razza!”.

Ti alzasti dal divano sempre col viso umido di lacrime e ti dirigesti in camera tua, emisi un sorriso soddisfatto.

 

Passarono meno di due settimane già ti eri ripresa, a pranzo dicesti vicino a tua madre:

“Non sarà una rottura a fare di me una schiocca piagnucolona ”

“Brava tesoro” ti disse lei.

 

                                                        ***

 

Erano le undici di sera e esausto di un intera giornata di allenamenti mi andai a sedere sul divano, quando nell’ombra riconobbi una figura

“Oh…ciao Vegeta…che ci fai ancora sveglio?”

“Potrei farti la stessa domanda”

“Oh bè…semplice…non riesco a dormire e poi è presto” prendesti posto accanto a me sempre sorridendo, mi guardavi apprensiva, mentre io avevo la testa poggiata all’indietro sul divano colto dai miei pensieri ‘perché non riesco a trasformarmi!?!Perchè un guerriero di terza classe come Kakaroth si…e io…’

“Allora Vegeta come vanno gli allenamenti?”

“Ti interessa davvero?”

“Si…non sei ancora riuscito a trasformarti in un super saiyan?” che rabbia che provocò in me quella domanda

“Non ancora…ma non dimenticare che io sono il Principe dei saiyan!Niente e nessuno mai mi impedirà di raggiungere il mio scopo!”

“Sai…io…io credevo che per la trasformazione occorresse essere calmo…sai come Goku…buono…” mi girai finalmente a guardarti

“No io non credo proprio…” sorrisi “io non cambierò…!”

“E io ho fiducia in te e sono sicura che prima o poi lo diventerai” sempre sorridendo ti avvicinasti a me, pian piano divenisti seria

‘Perché si sta avvicinando?’ pensai, poi intuii le tue intenzioni, i nostri nasi si stavano per toccare, ti eri avvicinata fin troppo, ma non mi tirai indietro.

Quando sentii le tue labbra sulle mie mi si spalancarono gli occhi, poi li chiusi anche io, mantenendo sempre la mia espressione severa…che strane che erano quelle nuove sensazioni.

‘Ma che sto facendo?Io sono il Principe dei saiyan?’ ma continuavo a baciarti, stavolta risposi però.

Dopo non molto ci dividemmo

“Io vado a dormire…buona notte…” un altro bacio, che durò un istante però.

 

Le cose andarono così per diversi giorni…tu eri ben consapevole che io non ero come quel citrullo del tuo ex ragazzo, ma non ti importava sapevi che non ti avrei sposata…tsk mai!

Le cose tra di noi, dopo quella volta sono cambiate per sempre, se ti chiedevo macchinari o costruzioni non dicevi mai di no…infatti mi costruisti le nuove tute da combattimento, geniale devo ammetterlo, ma solo a me stesso.

Così intanto per distogliermi dagli allenamenti, trovavo te…mi stavo approfittando del tuo amore, ma eri pazza se speravi che provassi gli stessi sentimenti per te…non me ne importava nulla della tua persona, anche se mi avevi dato un cibo e un tetto rimanevi sempre  e solo una donna da prendere in giro.

Provavo vergogna…però mi dicevo sempre ‘ non sto facendo nulla di male…è solo una distrazione niente di più ’

Molte volte tu cercavi me e io cercavo te…oramai stavamo insieme, mi piacevi, che vergogna!

 

                                                    ***

 

Poi sempre su quel maledetto divano mi facesti segno di sedermi.

“Vegeta io ti devo dire una cosa…”

“Cosa?Sbrigati però…ho sonno!”  

“Vegeta io…”

“Tu?”

“Sono incinta…”

“E che cosa vuol dire?”

“Vuol dire che in grembo porto un figlio che è anche il tuo!!!”

“E allora?”

“Come allora?”

“Credi davvero che me ne importi qualcosa?”

“Ma come Vegeta?E’ tuo figlio dannazione!”

“Ma tu cosa hai capito Bulma è?”Sorrisi beffardo e maligno

“Cosa c’è da capire Vegeta?Io e te stiamo insieme e stiamo per avere un figlio”

“No..no!Mi sa che tu davvero non hai capito niente” un altro sorriso malvagio mi increspò il viso “a me di te e del marmocchio non me ne importa un bel niente…e questo credo tu lo sappia da sempre, ma tu vedevi il lato buono di me…e non ti sei soffermata su questo vero?Ho sbagliato!Fin dall’inizio!” mi alzai di scatto e feci per andarmene, avevo davvero sbagliato, avevo appena scoperto di avere delle debolezze e il migliore non può avere delle debolezze

“Io…io…Vegeta credevo nel tuo cambiamento, e ci credo ancora, e non smetterò di avere fiducia…ti detesto sei uno schifoso EGOISTA!!!” incredibile di come cambiassi idea all’improvviso

“Sei patetica Bulma…” e sparii del tutto, ma anche da lontano potevo sentire i tuoi singhiozzi e le tue urla di disperazione.

Solo ora mi rendo conto che deve essere stato duro per te perdere il padre di tuo figlio quando ne avevi bisogno.

 

                                                         ***

 

Da quel giorno in poi, io e te non ci rivolgemmo neanche la parola, non avevo dove andare, ma stesso due giorni dopo, presi la stessa navicella in cui mi allenavo e mi preparai a partire

“Vegeta!” ti vedevo correre per l’erba facendomi segno di fermarmi

“Che cosa vuoi?Non ho tempo da perdere!”

“Non te ne andare ti prego” mi afferrasti per un braccio e mi guardavi negli occhi piangendo “per favore Vegeta…aspetto tuo figlio maledizione…”ora stavi iniziando a singhiozzare come l’ultima volta “pe-per favo-re Vegeta non-mi-non ci lasciare-da-da soli”

“Non toccarmi!” spostai il braccio dalla tua stretta, tu cadesti in ginocchio nascondendo il viso tra le mani.

Incurante dei tuoi lamenti me ne andai.

 

                                                             ***

 

All’incirca dieci mesi erano passati, ero diventato un super saiyan!Finalmente avrei dimostrato chi era il più forte!

Dovevo tornare alla capsule corporation  per forza, mi serviva una tuta da combattimento nuova, poi di nuovo sarei scomparso.

 

Quando ti rividi stavi benissimo, eri sempre la stessa, però stavolta portavi perennemente con te un fagottino dai capelli lilla

“Sono felice che tu sia tornato Vegeta” dicesti una volta in casa

“Non farti illusioni!Sai perché sono qui e non è certo per te o per il marmocchio!”

“Va bene…Vegeta…comunque questo è Trunks…”

‘Tsk che nomaccio!’ pensai

 

“Ecco a te Vegeta…questa è la capsula che le contiene, sono due se non sbaglio…in bocca al lupo, e spero che tra due mesi, quando arriveranno gli androidi, tu riesca a sconfiggerli” mi riponesti in mano la capsula

“Tsk…il mio obbiettivo e Kakaroth, una volta che avrò finito con loro toccherà a lui”.

Che vergogna…come ero cambiato in quei tre anni, ero malvagio e di questo ero certo, ma ero ugualmente cambiato.

Oggi mi sto chiedendo…se avessi sconfitto Kakaroth…probabilmente io e te non ci saremo più rivisti, ma all’epoca questo non lo temevo.

                                                       

                                                              ***

Passarono due mesi e ti rividi di nuovo, eri su di un aereo che il l’anziano andoride fece esplodere davanti ai miei occhi, non mi girai, non accorsi in tuo aiuto, non feci niente, poco mi importava se morivi.

Ma in tuo soccorso venne quel ragazzo, che poco tempo prima scoprì essere nostro figlio, venuto dal futuro

“Perché non li hai salvati?” mi disse sbarrando braccia e gambe mentre era in volo

“Salvare chi?”

“Bulma e il bambino…è tuo figlio no?” sorrisi beffardo

“Si è mio figlio…ma per me la cosa non ha alcuna importanza” e come se non fosse accaduto nulla tornai ad osservare in giro per vedere dove era finito l’androide che fino a poco tempo prima ti aveva attaccato.

“Ragazzi!” sentii la voce di Crili “Bulma dice che quel cyborg è il dottor Gelo!”

“Che cosa significa?” mi misi davanti a te, era da mesi che non ti vedevo ed era come se non ti vedessi da poco tempo prima.

Dopo che spiegasti a tutti noi chi avevamo davanti, ti osservavo mentre cullavi il moccioso tra le tue braccia

“Lo hai fatto spaventare!” mi volgesti uno sguardo severo, continuava a piangere e mi stavo avventando si di lui, era insopportabile

“Che cosa hai intenzione di fare Vegeta?!?Sta lontano da mio figlio con quella faccia spaventosa che ti ritrovi lo fai piangere e basta…grr…” insolente, qualsiasi altra persona al tuo posto l’avrei ammazzata, nessuno si era mai rivolto a me con tanta insolenza, ero un assassino, ammazzavo chiunque mi sbarrasse la strada, anche in quel periodo l’ho fatto, ma a fare del male a te…proprio non c’è la facevo, era questa la cosa che mi faceva star male, quella che mi faceva vergognare…infondo eri una donna e dovevo trattarti con riguardo…giusto?

                                                         ***

 

Fermo immobile guardavo il corpo di Trunks esanime per terra che soffriva e man mano si spegneva

“TRUNKS!” disse Yamcha venendoti vicino

Io ero fermo, quello che stava succedendo dentro di me era una guerra, perché vederti disteso per terra ormai morto provocava in me rabbia, risentimento e…dolore?

“TRUNKS…!!!!” questa volta ero io “MALEDIZIONE!!!!!!!!” con un ultimo grido disumano mi scagliai contro Cell, ma non riuscii a scalfirlo nonostante la violenza e la rabbia che usavo nel lanciare ripetutamente sfere di energia.

 

                                                                           ***

 

Lo scontro contro Cell finì prima di quanto mi aspettassi, ero stato ferito, nell’orgoglio, adesso non mi bastava essere un gradino al di sotto di Kakaroth, adesso si aggiungeva anche suo figlio.

E un’altra cosa che mi rendeva furioso era che mi sentivo contagiato dall’umanità e dalla gentilezza di Kakaroth mostrata durante la lotta.

Ora…dove andare?Non c’è altro luogo se non casa mia, si prima che partissi furono tutti chiari con me

“Puoi venire quando vuoi…”disse la madre di Bulma e anche tu stessa.

Spiccai il volo e mi diressi nella casa a forma di sfera gigante con la scritta: Capsule Corporation.

Così con il volto e il cuore ferito entrai:

“Oh Vegeta!!!” mi corresti incontro, stavolta però il marmocchio non era con te “Sei vivo!Quindi Cell è stato sconfitto!” sorridesti ma non osasti toccarmi “ma…ma dov’è Trunks?” guardasti oltre la mia schiena, sempre con lo sguardo spento raccolsi tutta la mia freddezza

“E’ morto” ti vidi sbiancare e tremare, non riuscivi neanche a cacciare le lacrime “comunque sta tornando…lo sento vicino…avranno usato le sfere”

“Oh…per poco morivo” dicesti portandoti una mano in direzione del cuore e ansimando “sarai stanco… sistema le tue case nella tua camera e poi ti preparo da mangiare, sono felice tu sia tornato” non avevo neanche la forza di risponderti.

 

“TRUNKS TESORO!!!” dicesti andandogli incontro “come stai caro?Sei tutto intero?Come ti senti?Come è stato morire?”

“Hehe…dai mamma…sto bene” sorrise nostro figlio “ora vorrei solo riposare”

“D’accordo caro…” dicesti

 Mi girai congedandomi del tutto. 

 

                                                                            ***

 

 

Dopo la partenza di Trunks tutto procedette della monotonia più assoluta, io silenzioso, ormai avevo perso tutta la voglia di combattere ferito nella mia dignità.

“Coraggio tesoro…dai che ci sei…” stavi insegnando nostro figlio a camminare che piuttosto goffamente ci riusciva “oh…guarda chi c’è caro…c’è papà…salutalo coraggio…” il bambino scoppiò in lacrime dopo poco “oh ma dai amore, è solo papà…”

“Tsk” dissi prendendo posto a tavola e mangiando tutto quello che mi avevi preparato.

Tu sedevi ancora a terra e giocherellavi con il bambino, che ti sorrideva felice

“Ma…mamma” poi sorrise indicandomi “Papà”

“Ohhh che bello tesoro hai imparato i nomi dei tuoi genitori…” lo abbracciasti più forte che potevi  “piccolo ingrato ho la sensazione che nonostante il tuo brutto papà ti faccia piangere tu abbia un debole per lui!”corrucciasti il viso poi Trunks si alzò da terra e riprese a camminare “e bravo il mio piccolo saiyan”un sorriso.

Non ne potevo più di vedere quel quadretto felice, mentre la mia anima era una guerra di sentimenti contrastanti.

 

Quella stessa sera dopo essermi rifocillato e dopo aver fatto la doccia, misi la mia tuta da combattimento, priva di armatura e presi posto sulla ringhiera del balcone della mia camera…e in silenzio osservavo la luna, poi sentii la porta sbattere e poi richiudersi

“Vegeta…posso sapere che ti prende?” dicesti una volta raggiunto il balcone

“Questi non sono affari tuoi” continuavo a fissare la luna

“Dimmelo ti prego…perché non ti alleni più…io…io non c’è la faccio a vederti così”

“Dimmi una cosa…”continuavo a non guardarti “perché ti preoccupi tanto per me?”

“Non l’hai ancora capito Vegeta?” quasi piangevi.

Scesi dalla ringhiera mi avvicinai a te ti strinsi le spalle e ti baciai, non sapevo neanche perché lo facevo…lo volevo e basta, con quel gesto fu come se la nostra storia fosse ricominciata da capo…

Non mi hai mai allontanato o respinto nonostante io sapessi appena il nome e l’esistenza di nostro figlio e nonostante ti trattassi meno di uno straccio…oh Bulma…perché?

 

                                                                  ***

 

Sono passati sette anni ormai, Kakaroth sarebbe tornato e finalmente la resa dei conti…!

Ero tornato ad allenarmi. Da cinque anni almeno.

In quei noiosissimi anni di pace la mia vita era davvero cambiata e anche io…ormai io te e il moccioso eravamo una vera famiglia.

 Ti ho visto crescere, ma mai un gesto d’affetto nei tuoi confronti ho avuto Trunks, ma mi ero davvero affezionato, anche se non lo dimostravo.

Tutto questo però a te,Bulma, stava bene, non pretendevi niente, mai ti ho sussurrato parole dolci, mai ho dimostrato qualcosa a Trunks, e tu Bulma, in silenzio.

La mia vita non aveva nulla di diverso da quella di un terrestre ormai, uscivo con voi, anche se di rado, portavo Trunks al luna park, e segretamente, ero orgoglioso di lui!

Tu Bulma eri in grado di rendermi migliore…mi giustificavi in tutto quello che facevo anche nelle mie vecchie cattiverie.

Mi hai anche costretto a sposarti, fosse stato per me le cose sarebbero rimaste le stesse, non ne vedo, e non ne vedevo la necessità, ma ormai è fatta e posso dire che non me ne sono pentito.

L’unica cosa che continuava a rendermi detestabile ai miei occhi, era il vedermi felice di avere una famiglia…perché l’idea non mi dispiaceva?

’Dannazione!’

E come puoi tu Trunks amarmi tanto?Sei come tua madre…siete stati conquistati da me così come sono…anche con la mia vena di malvagità.

                                                             

 

                                                                    ***     

 

Lo scontro contro Majin Bu è stato terribile, anche questa volta, senza volerlo ho messo in pericolo la vita delle persone a me più care, quella volta Kakaroth, mi facesti capire che essere di nuovo malvagio non mi avrebbe reso felice così mi sono sacrificato per difendere la mia famiglia,abbracciando Trunks e  pronunciando queste ultime parole:

“Addio Bulma…Trunks e si anche a te Kakaroth”.

Dopo varie peripezie, io e Kakaroth siamo riusciti a far ritornare le cose come prima.

Per l’ennesima volta avevo sbagliato con te, ma quando tornammo a casa non una ramanzina, come solo tu le sapevi fare, non un rimprovero, non una parola…niente…avevi già scordato tutto.

Una volta scesi dall’aereo Trunks si lanciò in casa in cerca dei nonni.

Tu guardavi il tutto divertita e sorridente , poi quando il bambino sparì del tutto mi saltasti al collo e mi abbracciasti più forte che potevi

“Bulma…!Ci possono vedere!”

“Non mi importa…”strofinavi il viso rigato di lacrime sulla mia spalla “ho avuto paura…ed ora tu…tu sei qui…sono tanto felice…” goffamente ti misi una mano sul fianco, non sapendo in quale altro modo rispondere al tuo disperato abbraccio.

                                                                     ***

 

Tra feste e incontri con quegli idioti dei tuoi amici, tutto procedeva per il meglio.

Quando tornammo da casa di Kakaroth, lasciammo Trunks da Goten, ormai il nostro ragazzo aveva dodici anni e quella sera mi dicesti una cosa che mi lasciò sconcertato ma non mi dispiaceva

“Vegeta…non te ne andrai vero dopo quello che ti dirò?”

“Eh?” ti guardai mentre nel frattempo si sentiva solo il rumore dei motori della macchina che guidavo io…e si…quella strega mi aveva costretto a prendere anche la patente

“Io sono incinta…”

“E’?” girai il volto sbarrando gli occhi, poi mi ricomposi subito  “un altro moccioso in giro per casa…c’è la farai a badare a lui hai quarantacinque anni ormai” lo dissi divertito

“COME OSI BRUTTO SCIMMIONE CAFONE!ANCHE TU HAI LA TUA ETA’!!!”.

Ormai la tua isteria mi divertiva

“E poi…anche tu baderai a lui questa volta…” ti calmasti, poi sorridesti nuovamente “comunque sono sicura che il nuovo arrivato sarà più fortunato di me e Trunks…”

“Tsk!”

 

                                                                     ***

 

 

Mi svegliai, ma non trovai mia moglie accanto a me, così mi alzai

“Buongiorno Vegeta!” dicesti seduta sul tavolo con addosso il corto vestito blu a collo alto, il tuo caschetto azzurro ti rendeva ancora più bella.

Trunks aveva da poco saputo dell’eventuale arrivo di un fratello/sorella

“Sai mamma…arrivati a questo punto non credevo che tu e papà poteste avere un altro figlio”

“Neanche io caro…oh…Vegeta io e tuo figlio ti volevamo chiedere un favore…” Trunks guardò la madre di traverso

“No!” disse subito il saiyan

“Ma se non sai neanche cosa voglio chiederti…”

“L’immagino e la risposta è no!”

“Dai Vegeta è solo una giornata…devo andare dal parrucchiere, devo comprare qualcosa per il bambino…”

“Ma se neanche sai se è maschio o femmina?”

“Ti prego ci tengo molto”

“Ma sai guidare benissimo da sola…quando ti faccio questi favori mi ritrovo con in mano scatole, buste e chissà cos’altro…io sono il Principe dei saiyan non il tuo fattorino”

“Solo questa volta ti supplico…dai…verrà anche Trunks…a patto che non scappiate mentre io giro per i negozi!”

“ahhh e va bene!Ma non approfittartene!”

 

Girovagavi per i negozi senza meta, andasti dal parrucchiere e ti facesti fare un nuovo e corto taglio di capelli

“Trunks tesoro ti piace quello?” continuavi a viziare quel moccioso in una maniera incredibile, eppure non credevo che quello che era un arrogante e presuntuoso ragazzino di sette anni divenisse un ragazzo gentile, educato e sempre sorridente.

All’improvviso passarono un gruppetto di ragazzi che ti squadrarono dalla testa ai piedi

“Accipicchia!Complimenti signora!”

“Oh…grazie ragazzi” sorridesti, intanto la vena che avevo in fronte iniziava a pulsare visibilmente, misi lo sgambetto a uno che provocò la caduta degli altri e con uno sguardo minaccioso mi girai a guardarvi, li vidi tremare, tsk miseri…ero stato chiaro su questo punto anche con Kakaroth qualche tempo prima…stare alla larga da mia moglie!

“Oh maledizione…sono finiti i soldi…ehi Vegeta perché non corri a casa a prendere la mia carta di credito?”

“Ehi stammi bene a sentire Bulma…io sono il Principe…”

“Dei saiyan e non sono il tuo fattorino…” mi facesti il verso

“Grr…”

“Haha”

“Che hai da ridere?!?” chiesi furioso, vedendo che riponevi in tasca una macchina fotografica

“Ahaha…Vegeta avevi un espressione tale…che non ho resistito dal farti una foto…”

“Che cosa?Strappala immediatamente!”

“Eh no tesoro…questa andrà in cornice” sorridesti soddisfatta

“Strega…arpia…oca…” sbottai furioso, mentre tu e Trunks ridevate come forsennati.

Ahhh…perché sono così arrendevole di fronte a voi?

 

                                                                           ***

 

Bra…tsk…hai solo cinque anni, ma mi sembra ieri che nascesti, mi sono completamente innamorato di te, sia chiaro volevo e voglio bene te e Trunks allo stesso modo…ma…tu sei nata in un periodo diverso, non hai visto il mio cambiamento, mi hai già trovato così, sei stata fortunata

“Papà!” quella piccola figura con un vestitino a pallini e un codino che raccoglieva i suoi capelli azzurri, dello stesso colore degli occhi

“Papà…guarda ho la foto che ci scattò la mamma un po’ di tempo fa…io ero più piccola guarda papi” disse la mocciosa sempre correndomi intorno, ti attacchi ad una gamba e mi porgesti la foto,c’ero io che ti tenevo in braccio, mentre tu ,marmocchia, ti eri praticamente arrampicata su di me, e avevi la tua piccola mano interamente nella mia bocca.

Ad un tratto cambiasti argomento

“Papi non riesco a dormire…mi vieni a dare il bacio della buona notte?”

“No…al massimo ti accompagno in stanza”

“Va bene…”.

Posi Bra nel letto con la massima cura, avevo paura di farle del male

“Ti prego papà…me lo dai il bacio…perché sono sicura che tu a mamma glieli dai!” stavi per piangere

“Va bene…però smettila di frignare e non dire nulla a tua madre e tuo fratello!”

“Va bene” mi accosto alla tua fronte e la bacio.

Mi rivolgi un sorriso prima di chiudere gli occhi.

Perché non riesco a resisterti?Sarà perché sei tanto simile a tua madre?

 

                                                                         ***

 

 Ero seduto sul divano…non avevo voglia di allenarmi, tu eri appena tornata da casa di Kakaroth, avevi indosso un completo nero formato da gonna e giacca e i guanti rendevano evidente il tuo essere signora

“Salve amore!” neanche ti risposi, Bra era li vicino che giocava con le bambole e Trunks parlava al telefono

“Sai Vegeta, dovresti cambiare un po’ look” mi dicesti guardandomi con insolenza

“Perché dovrei?”

“Perché sei sempre uguale…dovresti cambiare un po’”

“Tsk…sono perfetto così”

“E’ vero tesoro…ma ciò non toglie che poi potresti finire per non piacermi più” sorridesti come per provocarmi

“Vediamo che sai fare…tu ne sei in grado?”

“Certo che ne sono in grado!”.

Mi accomodai su di una sedia li vicino mentre tu prendevi forbici e pettine, ero più che consapevole che non sarebbero più cresciuti, intanto Trunks guardava con in braccio la sorella divertiti e curiosi allo stesso tempo

“Trunks…cosa farà la mamma a papà?”

“Niente piccola…gli sta solo tagliando i capelli” il ruolo di fratello diciassettenne ti piaceva

“E se poi diventa brutto?” una fragorosa risata da parte di Trunks mi fece davvero temere che quel oca mi stesse giocando un tiro meschino.

Passarono molti minuti, vedevo i miei lunghi e folti capelli neri cadere a terra, poi alla fine di tutto, Trunks mi guardava soddisfatto e Bra scese dalle sue braccia per osservarmi più da vicino

“Che bello il mio papà!” mi saltò al collo “ma anche prima eri bello…vero mamma?”

“Si cara…coraggio tesoro va ad osservare la mia opera”.

Mi guardavo allo specchio da tutte le angolazioni, infondo non aveva fatto un cattivo lavoro, anche se mi piacevo di più prima.

Mi raggiungesti nel bagno:

“Allora ti piacciono?” solo un grugnito da parte mia, poi tu mi mettesti le braccia al collo “che bello il mio padre di famiglia…solo un po’ più scorbutico però…” poi un bacio a fior di labbra.

 

                                                             ***

 

Gli anni sono passati…i miei sentimenti di rivalità nei confronti di Kakaroth scomparsi.

Bra ha quindici anni, Trunks è ormai un uomo ed ha preso il tuo posto come presidente della Capsule Corporation.

Kakaroth se ne è andato ed ora possiamo goderci i nostri anni in pace…già…adesso la desidero davvero…ho sessantatre anni tu tre anni in meno, ma sembri ancora la donna che incontrai su Namek oltre vent’anni fa…

 

                                                          ***

 

Detesto vederti così, ti vedo su quel letto stesa con gli occhi aperti…sei consapevole di tutto, ormai sei davvero anziana, le tue rughe sono più marcate…ma sei sempre bellissima, i tuoi capelli sono sempre azzurri.

Fuori Trunks e Bra aspettano…oh…il nostro ragazzo è diventato padre, ma non so se tu vedrai i tuoi nipoti crescere.

Ti giri dalla mia parte ti metti seduta sul letto e mi fai segno di sedermi accanto a te, non hai voluto che i nostri figli ci fossero.

Mi siedo accanto a te tu mi abbracci più forte che puoi, io rispondo all’abbraccio, la tua faccia preme sul mio petto, quando sento la mia maglietta inumidirsi…stai piangendo

“Vegeta…fa qualcosa ti prego…”

“Ma cosa…?”

“Io voglio vivere ancora un po’…non voglio morire in questo momento” le tue lacrime diventano lamenti, grida contro il mio petto “ti prego Vegeta!”dici tra le lacrime, ma io cosa posso fare?I medici sono stati chiari…e tu?Dove la trovi tutta questa forza?

Ti stringo forte ma i tuoi lamenti non cessano, le mie sopracciglia tremano visibilmente stringo i denti, e le braccia intorno a te

“Bulma…” dico mentre anche io ora sto tremando…ma non una lacrima.

Ti sei calmata non tremi più, i tuoi occhi sono lucidi però ne sono sicuro.

Il tuo respiro è cessato…oh no…la mia donna…

Esco dalla nostra camera i ragazzi hanno capito tutto, Trunks si siede su una sedia con le mani tra i capelli, mentre Bra corre nella stanza, e dopo un po’ la sento gridare.

Sono in giardino, ho appena spiccato il volo…ora sono su una roccia.

‘Perché mi hai fatto questo Bulma?’ mi sido sulla roccia, una mano poggiata alla gamba, l’altra si lascia andare oltre la montagna, silenzio…mentre una lacrima mi percorre il viso…

Grazie…Bulma.

 

 

                                                                *FINE*

 

Spero vi sia piaciuta la mia malinconica FF.

Ci tengo a precisare che alcuni dialoghi sono presenti sia nell’anime che nel manga^^

Per coloro che stanno leggendo la mia FF “Neo Vegeta” aggiornerò domani…baci

 

 

Idrial 92

 

 

  
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