La scuola James K. Polk, la mia nuova scuola per precisare il mio nuovo liceo, mi chiamo Samantha Puckett ma per tutti sono Sam, ho 16 anni, sono considerata un maschiaccio ma non ci trovo nulla di male, amo gli scherzi e odio lavorare, nel mio caso studiare, non ho paura di nulla, non per vantarmi ma sono molto brava a combattere o a trovare la via d’uscita ad ogni problema, mi sono trasferita qualche giorno fa da Seattle in California per motivi di lavoro, stavo per iniziare un nuovo anno in una scuola nuova e sinceramente non sono come gli altri che sono spaventati, anzi anno nuovo vita nuova, nuovi amici.

Entrai e cercai il mio armadietto n. 259, mentre lo cercavo sentii qualcuno sbattere sigli armadietti, un urlo e delle risate, andai a vedere: un ragazzino gracile, con una pettinatura da “paggio”, insomma sembrava che aveva un cocco in testa, era preso per il colletto da un ragazzo alto e moro e dietro di lui ce ne erano altri due: uno con i capelli scuri e ricci e l’altro rasato. Afferrai la spalla del moro che stava per picchiare il ragazzino e lo girai verso di me

-Senti un po’ t…-

Lo guardai meglio… aveva un’aria familiare, quegli occhi azzurro scuro eppure… quella faccia…O mio Dio!

-Billy!-

Non riuscii a trattenermi dalla voglia di abbracciarlo ma lui non ricambiò anzi mi levò i dosso

-Levati! Chi sei?!-

Ci rimasi malissimo, il sorriso che avevo in faccia si levò subito

-Come chi sono? Il nome Sam ti ricorda qualcosa?-

-No e non mi interessa-

-Billy, non ti ricordi con chi stavi quand’eri piccolo? Giocavi sempre con una persona, e vi volevate bene-

-Perché diavolo ti sto a sentire neanche ti conosco!-

-Si che mi conosci! Solo che non ti ricordi-

-Non conosco nessuna…-

I suoi occhi rimasero incollati sui miei e stette zitto per alcuni secondi, quello con i capelli ricci gli tocco la spalla

-Amico stai bene?-

-Sam!-

-Mi hai riconosciuta?-

Annuì e io mi rilanciai tra le sue braccia, era molto più alto, gli arrivavo alla spalla, quanto adoravo quel profumo: menta.

Ci staccammo

-Cosa… ci fai qui?-

-Mi sono trasferita… e non ripartirò più-

La campanella suonò e io e Loomer ci allontanammo ma prima lui si girò verso i suoi compagni

-Ci vediamo in mensa-

-Ehi aspetta Loomer, non ci presenti la tua Bellissima amica?-

-Modera il linguaggio, lei è Samantha Puckett, loro sono Crony e Buzz-

-Piacere-

-Io l’accompagno ci vediamo dopo-