Anime & Manga > Keroro Gunso
Ricorda la storia  |       
Autore: Bloody_Amy    16/05/2014    1 recensioni
la storia parla di un pre e post gara della squadra di pallavolo di Natsumi
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giroro, Natsumi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO I
Fissava il quaderno rileggendo le parole appena scritte per controllare che non ci fossero errori di alcun genere. Dopo aver corretto l’unico errore commesso nel tema chiuse il quaderno dalla copertina verde e lo ripose ordinatamente al suo posto nella libreria. Si sedette sulla sedia per riposare un attimo la mente, ma non ce la fece a stare con le mani in mano quindi si alzò e si diresse nella sala da pranzo. Una volta lì rilesse con i suoi profondi occhi castani il bigliettino lasciato dalla madre sul tavolo, poi lo ripose con noncuranza. Se ne andò dalla stanza ignara del fatto che il ranocchio rosso l’aveva fissata dal giardino che affacciava dalla portafinestra del soggiorno, facendo finta di lucidare una delle sue molteplici armi. Si era accorto fin dal mattino presto che c’era qualcosa che non andava nella ragazza perché era assente e a volte quasi sbadata. Cosa la turbava? Avrebbe voluto scoprirlo ma un atteggiamento impiccione e premuroso non si addice ad un soldato del suo rango, quindi decise di osservarla in silenzio. Poco dopo Natsumi tornò con uno straccio da spolvero e un flacone di lucidante per mobili e cominciò le solite pulizie domenicali. Giroro, la osservava con discrezione mentre spolverava e lucidava i mobili ben tenuti. Aveva la grazia di una gazzella ma la tenacia di una tigre, era bellissima nella sua semplicità. Voleva stringerla e dirle che andava tutto bene  anche se non sapeva cosa avesse. Ma che gli succedeva? Era un keroniano e non doveva pensare certe cosa su una pekoponiana. Ad interrompere i pensieri di entrambi ci pensò Fuyuki che disse “Sorella, io sto uscendo.” “Va bene, ma ricordati di tornare in tempo per la partita. Lo sai che ci tengo.”disse la ragazza facendo l’occhiolino al fratello minore, il quale rispose con un ok del pollice,ed usci. Ma certo! La partita! Come aveva potuto dimenticarsene?! Persino la madre sarebbe uscita prima dal lavoro per riuscire a vedere la figlia giocare la finale del torneo regionale di pallavolo. “Giroro, tutto a posto?” disse l’umana riportando alla realtà l’alieno il quale si trovò il viso della ragazza ad un palmo dal naso. Immergendosi in quei occhi infiniti, riuscì a biascicare solamente “Sì, grazie.”. Il loro dialogo fu interrotto da una vocetta allegra che gridava a squarcia gola il nome di Natsumi. Era Keroro, che usciva dalla porta finestra tutto euforico per correre in contro alla ragazza. Una volta che l’alieno le arrivò in parte disse “Cosa vuoi, brutto ranocchio?”. Abbassando i toni della voce l’alieno verde disse “Volevo sapere a che ora iniziava la partita di questa sera. Io e il mio squadrone ci terremmo tanto a vederti giocare.”. La ragazza rispose diffidente “Che storia è questa? Per caso stai progettando uno dei tuoi soliti piani fallimentari?”, ma il ranocchio rispose subito “No, è solo che sappiamo quanto tu tenga a questo sport e vorremmo fare il tifo per te. Kero, kero, kero…”. Natsumi era sorpresa, ma non volle mostrare quell’emozione e, con una faccia totalmente indifferente disse “Come volete. La partita inizia alle 7.” e se ne andò. A quel punto il sergente si rivolse al soldato rosso e gli disse con un sorriso stampato in faccia “Allora è confermato. Questa sera andremo tutti alla finale di Lady Natsumi!” e uscì di scena anche lui, saltellando come una scolaretta innamorata. Il capo orale si ritrovò in piedi, da solo, nel bel mezzo del giardino con mille pensieri in testa. Avrebbe visto la sua guerriera preferita giocare un’importantissima partita dove avrebbe dato il massimo. Voleva che lei fosse felice. Decise quindi di andare nel quartier generale per ascoltare le opinioni degli altri membri del plotone a proposito della partita di quella sera. Mentre stava per scendere le scale, vide l’interno della camera della ragazza la quale portava sulla spalla destra un grosso borsone a tracolla contenente il materiale per la partita e si guardava allo specchio assorta in chissà quali pensieri. Doveva dirle qualcosa per tirarle su il morale. Prese coraggio e disse “N-Natsumi… volevo solo dirti… c-che… ecco… che so che giocherai benissimo questa sera e che tutti noi faremo il tifo solo per te…”. Natsumi esitò un attimo ma poi, con un dolce sorriso, disse “Grazie”. Poi guardò l’orologio e disse “Ora devo andare all’allenamento pre-gara.” e così, si diresse verso la porta d uscì. Giroro rimase fermo a guardare la porta d’ingresso con un leggero rossore che si stava facendo strada nel suo volto. Il suo sorriso gli faceva sempre battere il cuore e gli mozzava il respiro. Era felice. Tornato con la mente del mondo dei mortali, andò alla base dove, come previsto, tutti erano euforici per la partita ormai prossima. Il più agitato ed euforico era Keroro che non la smetteva un attimo di parlare e di muoversi da un angolo all’altro della stanza. Il ranocchio rosso si sedette su una sedia del tavolo quando Tamama e Keroro iniziarono a ballare e ad intonare una stupida canzoncina sulla sicura vincita della squadra di Natsumi, le VolleyRedCarpet.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Keroro Gunso / Vai alla pagina dell'autore: Bloody_Amy