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Autore: iononsonounKILLER_MJavita    17/05/2014    2 recensioni
Questa storia si basa su un incontro tra Alejandro ed Heather. Il perchè l'ho scritto?
Perchè io ho avuto realmente un'incontro così diverso dagli altri.
Praticamente racconto una cosa a me successa attraverso i personaggi di "A tutto reality". L'ho scritto per il semplice fatto che sia una cosa diversa dagli altri incontri.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Non le era mai capitato prima. Lei in quella scuola regnava! Chiunque voleva corteggiarla ci provava con i metodi classici. Ma nessuno le era mai rimasso così a lungo nella sua mente. 

Quella sera Heather ci pesò e ripensò.  Come poteva essere possibile che un semplice ragazzetto le aveva rubato ogni suo pensiero tanto da non farla dormire? Dove era finito il suo orgoglio, la sua voglia di annientare chiunque senza innamorarsi mai? Beh non lo sapeva. Comunque era stra-convinta che quella era una delle solite cotte che si presentano durante il periodo liceale ed adolescienziale. Ma non sapeva cosa le aspettava... 

Pensava a quell'istante, a quel tatto. A quel presuntuoso della classe 1f, perchè fu bocciato nell'altra scuola, dal nome indimenticabile forse proprio perchè si era presentato in quel modo: Alejandro.
Heather era nel 1f a raccontare i vecchi episcodi con Duncan, un ragazzo che fu bocciato ma prima era suo compagno. Fu bocciato appunto per il suo cattivo COMPORTAMENTO. Comunque.. Lei raccontava le sue grandi avventure, mentre tutti erano in cerchio. Era passato quasi un mese dall'inizio della scuola e la classe del 1 era ormai anche la sua classe (nonostante fosse un anno più in su). 
"Eravamo tranquilli a fare diritto, ad un tratto... A Duncan gli prese il matto, si alzo e disse: -Professoressa io mi butto!!- e detto questo, s'è lanciato fuori dalla finestra!" Tutta la classe sembrava ascoltarla, cos' lei continuò:" Ma non fu l'unico che lo fece! Io usai la finestra per scapare dal vice preside, ma avevo i tacchi così mi slogai una caviglia... Ma scampai al Mirantone." Tutta la classe rise.
Ad un tratto una voce si sentì forte e chiara che proveniva da dietro di lei, mentre tutti erano in silenzio, e questa disse:
" Per me non sei proprio così"
Heather si girò e vide un ragazzo che era di quella classe ma che lei non aveva mai conosciuto.

Era alto, carnagione scura, naso ben visibile, corpo perfetto, moro e sguardo al quanto penetrante.
L'asiatica inarcò un sopracciglio e chiese:"Come scusa?"
Il ragazzo sorpassò la linea che delineava il confine tra la bella ragazza e il resto della classe rispondendo:" Per me non sei così, come tu dici! Così tosta come dai a vedere, chica".
La vicinanza con quel ragazzo la disturbava: "Ma che cazzo vuoi?! Chi cazzo sei per dirmi queste puttanate?!"
Il bell'imbusto allungò una mano e disse:" Alejandro" Heather lo guardò:
Esitò un pò prima di dargli la mano, ma alla fine gliela diede:" Heather" 
"Lo so, splendore" Alejandro accarezzò la mano di lei col pollice e se la portò alla bocca baciandola davanti gli occhi di tutti. Heather arrossì poi guardò verso il ragazzo che la guardava: Aveva gli occhi tra il verde e l'azzurro e quel mix di colori la fece impazzire.
Rimase imbambolata da quell'essere e ciò non era mai successo fin dall'ora. 
Heather però non mette mai da parte l'orgoglio, così ritirò la mano e disse:
"..Ok..Penso che devo tornare in classe.."
Detto questo se ne andò.
Lo stesso pomeriggio si rincontrarono in autobus, seduti l'uno accanto all'altra.
 Lui iniziò a parlare con i suoi amici dei suoi precedenti nella ex scuola.
Parlò delle peggio cose, fin quando arrivarono alla stazione.

Heather si affrettò a scendere ma Alejandro la bloccò:
"Heathy, non mi saluti?" La prese per i fianchi e si salutarono per poi dividersi..

"Come posso essere così stupida da permettergli di toccarmi!" disse lei da sola sdraiata sul letto.

Non riusciva a smettere di pensare a quello sguardo ad Alejandro. Sentiva che sarebbe successo qualcosa tra loro. Sentiva che lo avrebbe pensato ogni santa sera.

Angolo dell'autrice
Perdonatemi ma volevo scrivere quello che mi accade a me,
quidni questi giorni scriverò qualcosa che ho vissuto io. 
vi ringrazio e perdonatemi x il fiasco.
  
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