Quando si soffre la morte sembra così facile.

Quando si soffre si sente solo un gran freddo fin dentro le ossa, una sensazione di gelo che ti striscia dentro fino a farti perdere il respiro.

Quando si soffre non si ha più la forza di far niente, si pensa solo a come far finire tutto.

A come mettere fine a quel dolore.

A come salvarsi.

Ma a volte non si può essere salvati.

A volte ti restano solo delle sensazioni.

A volte ti restano solo delle decisioni.

È così che mi sentivo su quella scogliera.

Mi sentivo vuota.

Debole.

Morta.

O forse in realtà non sentivo niente.

Il dolore aveva superato tutto ormai.

Ogni ricordo felice.

Ogni momento di gioia.

Ogni singolo sorriso fatto nella mia vita.

Ogni cosa che avessi mai fatto.

Ogni mio pensiero.

Ogni mia sensazione.

Tutto scomparso.

Tutto preso.
Non era rimasto niente di me.

E così restavo lì a pensare.

A decidere.

Restavo lì a ricordare.

Non sono mai stata una ragazza stupida quindi quando lui mi disse: “Ti devo parlare di una cosa importante” Io capì subito.

Lui mi voleva lasciare.

Voleva mettere fine a tutto.

Vuole tornare ad essere un io e non un noi.

Mai più un noi.

Ed è allora che mi sono sentita morire.

Non dimenticherò mai le parole che mi disse.

Delle scuse così stupide.

Solo una grande presa in giro.

Uno schiaffo in pieno viso.

Un modo come tanti per dirmi che mi riteneva una stupida.

“Non provo più gli stessi sentimenti”

Non dimenticherò mai il dolore di quel momento.

Un dolore sordo che mi riecheggiò nel petto e che tolse ogni colore al mio mondo.

“Non posso continuare a mentirti”

Non dimenticherò mai la mia reazione.

Corsi via.

Non sapevo dove andare ma corsi.

Non sapevo cosa fare ma corsi.

Corsi come non avevo mai fatto in vita mia.

Scappai da tutto e tutti.

Ma il dolore mi raggiunse.

Un dolore sordo.

Vuoto.

Un buco nero che mi toglieva ogni forza.

E con lui arrivarono i ricordi.

E fu a quel punto che iniziai a piangere.

Sono sempre stata una ragazza forte io.

Ma non quella volta.

Non con quel dolore.

No, quella volta non ce l'ho fatta.

Perché ci sono cose che non si superano.
Perché ci sono cose che semplicemente ti uccidono.

E così io quel giorno sono morta.

Quel giorno lui è diventato il mio assassino.

Quel giorno io sono diventata la sua vittima.

Ho pianto tanto.

Ho pregato Dio che mi salvasse.

Ho chiesto aiuto.

Ma non ha risposto nessuno.

E allora ho fatto da sola.

Io ho sempre dovuto fare da sola.

Sempre sola.

Anche se c'era chi provava ad aiutarmi non c'è mai riuscito.

Sono andata alla scogliera a versare le mie ultime lacrime.

E poi mi sono buttata.

È così che sono morta.

È così che io, Gwen, sono morta.

Sono morta pensando.

Pensando che quando soffri la morte sembra facile.