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Autore: miau    29/07/2008    1 recensioni
Storia di un amore semplice e perfetto. Bellissimo prorpio perchè perfettamente semplice. La storia di Daniel e Sara, che nell'altro troveranno il proprio battito e il proprio respiro. Storia di coincidenze e di un incidente. Storia.

 -non hai il coraggio-
-è una sfida?-
-può darsi, l'accetti?-
-si, per amore, per te-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                 Sara vs Daniel

Io sono solo io. Non c’è niente oltre a questo. Ovvio per una persona normale. Ma allora per quale motivo gli altri cercano sempre qualcos’altro in me? Non dico di essere vuota, non lo sono, ma sembra quasi che qualunque cosa io faccia o dica non sia quella che il mondo di aspetti io faccia e dica. È stressante. Per le persone, io non sono me, non sono Sara, per loro io sono solo l’altra. La figlia di…la sorella di…la ragazza di…l’amica di…NO io non sono niente di tutto ciò, sono stanca di queste stupide etichette che mi affibbiano fin da bambina. Io voglio essere riconosciuta con il mio nome, non con quello di mio padre o mia madre. Loro sono persone importanti, al quale tutti portano rispetto, un rispetto che di conseguenza riservano anche a me, e magari in certe occasioni potrebbe anche essere utile e far piacere ma questo stramaledettissimo rispetto io, lo merito? Non ho fatto nulla nella mia vita per meritarlo, ho solo e sempre eseguito ordini, per compiacere i miei, ovviamente respirare per comando non è uno dei miei hobby preferiti, ma lo faccio. Non ho minimamente idea di cosa ci sia oltre ciò che mi è sempre stato mostrato. Non che io non abbia mai provato interesse verso il resto del mondo, ma nonostante questa sia casa mia, ho sempre avuto l’impressione di dovermi guadagnare un posto qui, quindi ho sempre cercato di rasentare la perfezione agli occhi dei miei genitori, non dimostrando particolarmente interesse nei confronti del resto. So che in effetti questo non è mai stato il mio posto, e spesso mi sono sentita fuori luogo, un pesce fuor d’acqua in quella che comunemente chiamo casa, ma che somiglia più ad una bellissima prigione dalle sbarre dorate. È così, io mi sento in prigione, quantomeno però, la mia è una prigione personale. Sarò io ad essere sbagliata, dovrebbe piacermi in fondo, vivo tra feste, divertimento, sfilate e abitazioni lussuose, ma io tutto questo sfarzo esagerato non l’ho mai chiesto, non l’ho mai voluto e con il tempo seppur abbia imparato ad accettarlo, ho anche iniziato ad odiarlo con tutta me stessa. Ormai ho capito: il mio unico sbaglio è stato nascere sbagliata.

Inutile. Ha detto proprio inutile. Non me lo sono sognato. L’ha detto. Però cazzo, fa male. E io cosa ho fatto? Niente. Ha davvero ragione io sono inutile. Non ho uno scopo nella vita, faccio solo casino e stronzate dalla mattina alla sera. Eppure neanche al mio comportamento c’è un motivo. I miei non sono separati, ho una sorellina che adoro e che mi crede inutile, a scuola non vado di mia spontanea volontà, ma ci vado, non ho problemi di soldi, non mi drogo, non ho mai tentato il suicidio, non ho un figlio illegittimo, non ho problemi a rimorchiare, non ho problemi di salute, non mi annoio, non sono ricercato dalla polizia, non spaccio, non sono mai stato sfruttato né picchiato, nessuno ha mai avuto il coraggio di dirmi no, e mi basta un po’ di compagnia e una birra per divertirmi come un matto. Ma allora qual è il mio problema? Perché cazzo faccio solo casini? Basta, c’è una sola spiegazione mi sono fottuto irrimediabilmente il cervello. Vorrei tanto che ai miei genitori non importasse nulla di me, almeno potrei fare ciò che voglio, senza che poi me lo facciano pesare per giorni. Vorrei anche essere ricco sfondato per fare veramente ciò che voglio senza problemi con la legge, e poi dicono:”i soldi non sono tutto”. Ipocriti del cazzo. Mi si fonde il cervello. Ok ubriacarsi ieri sera non è stata poi una grande idea, poi le spogliarelliste lo sono state ancora meno, e la festicciola a casa dal quale è iniziato tutto potevo benissimo evitarla risparmiandomi un sacco di guai. Ma piangersi addosso non ha senso, ormai è fatta.

Piccola nota: Per chiunque leggerà (se mai qualcuno lo farà) questa è la prima storia che scrivo, non importa se i commenti non saranno positivi l'importante è che li lasciate!! Grazie e scusate se come primo cap è corto...
  
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