Avvicino la lama del pugnale alla mia vena. Un brivido mi percorre la schiena quando sento il contatto della lama fredda con la mia pelle.

Faccio un po' di pressione sulla mia vena. Una scia di sangue mi percorre il braccio, per poi cadere a terra e macchiando il pavimento di rosso.

Voglio farla finita una volta per tutte...Non ha più senso vivere... non in questo modo.

Mi sveglio di soprassalto. Mi guardo intorno, sono nella mia stanza. Mi siedo sul letto e do' un'occhiata alla sveglia che sta sul comodino. Sono le sette e mezza. Devo non aver sentito la sveglia. Ma non importa, tanto nessuno si accorgerà della mia assenza.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per lavarmi viso e denti. Poi prendo una felpa nera ed un paio di jeans, mi metto lo zaino sulle spalle ed esco dalla stanza.

Mito, la donna che mi ha adottato sta guardando la televisione, e sembra non accorgersi di me.

Esco di casa senza nemmeno salutare, tanto non riceverei una risposta. Ormai sono abituato ad essere ignorato.

Mi chiamo Gon Freecss, ho quindici anni e frequento il secondo anno del ITIS. Sono vittima di bullismo da ormai quattro anni. Non ho mai detto a nessuno del mio problema, perché a nessuno importa di me. Vengo picchiato ogni giorno da un bullo diverso, ma tutti fanno parte dello stesso gruppo. Loro vogliono vedermi piangere, e li accontento. Ho cercato più volte di piangere, ma è più forte di me...

La mia vita fa schifo, forse è giunta veramente l'ora di finirla.