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Autore: Alex Renfro    19/05/2014    1 recensioni
Alex non è solo una ragazza di 16 anni, come si potrebbe pensare. È una persona perspicace, ribelle, dall'anima forte e da un percorso di vita tormentato. Fugge da un passato che non conosce, senza alcuna identità, senza comprendere l'esatto motivo della sua stessa solitudine. Fa parte di un circolo inevitabilmente perduto. Ma un segreto sta per emergere da un passato oscuro, pieno zeppo di ricordi cancellati da tanto sangue. Un solo incontro inaspettato metterà a dura prova le sue scelte e quella accettazione legata ad un qualcuno che non sapeva di possedere: quel qualcuno da poter reputare la sua famiglia perduta. Le sarà mostrato il calore della verità da una sola voce: Non è mai troppo tardi per ricominciare.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Dean Winchester, Impala, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
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Capitolo 1  Legami di sangue. 

La scuola è sempre stato il mio forte; per quanto riguardava le materie scolastiche e le varie borse di studio accademiche, non perché arrivassi sempre in anticipo come molti secchioni della mia classe o perché non avessi molti amici. Me l'ero sempre cavata per conto mio. Per quanto adorassi studiare e imparare cose nuove, non arrivavo mai in anticipo, ritardavo sempre di qualche minuto o per dirla tutta di qualche ora. Occupavo molto tempo a pensare ai genitori che non avevo mai conosciuto e a fare svariate ricerche sul mio passato senza ottenere alcun risultato. Mia zia Annie aveva ragione: ero un guaio, una di quelle persone che hanno il diavolo in corpo e l'acqua santa come ornamento esteriore. Ma non ho ben capito perché non mi avesse mai parlato dei miei, diceva che erano morti, e che ogni giorno assomigliavo sempre più a mio padre, meno a mia madre. -Portavo i capelli biondi alla Jack Dawson ed ero molto magra e fin troppo alta, ma sapevo che mia zia si riferisse sia all'aspetto esteriore che al carattere. -<< Alex Winchester.. sempre in ritardo eh? >> ha detto il signor Addison, insegnava letteratura inglese e nessuno capiva perché portasse un parrucchino, nonostante i suoi capelli fossero biologicamente intatti. -<<  Già, scusi. La prego mi faccia entrare.. >> ho detto. -<> ha detto. -<< come vuole.. >> ho detto. E mi avviai in presidenza. Avevo del tempo da spendere e dopo il discorsetto me ne andai in biblioteca a gironzolare in prenda ad una crisi di nervi. Ero stanca di finire sempre in presidenza e di non riuscire a seguire tutte le lezioni. Ad un certo punto mi ritrovai alla lezione di storia ad ascoltare un qualcosa che avevo recentemente studiato. Le parole del signor Addison ci sconvolsero.. -<> ha detto. -<< Ci sta dicendo che sono morti? >> ha detto uno alle mie spalle. -<< Si, dicono che sia opera di un serial killer. Guardatevi le spalle ragazzi. >> ha detto. -<< come sono morti?>> ho detto. -<< L'FBI ha deciso di non dire nulla in giro. Dobbiamo aspettare che si decidano a parlare.>> ha detto. -<< non ha senso quello che dice. Perché non dire la causa del decesso? I genitori hanno il diritto di sapere.. >> ho detto. -<> -<< Riguarda tutti noi. Non ha appena detto che dovremmo guardarci alle spalle?>> ho detto. Alcuni sghignazzarono. -<< Winchester basta giocare a fare il Detective! Se la cosa ti affascina molto, perché non indaghi per conto tuo? >> ha detto sorridente. Ottima idea, pensai. Il suo sorriso mi sconvolse. 
Andando ad indagare.. 
vidi una bella impala del 67 di fronte alla centrale di polizia. Era tutta nera e quasi luccicava sotto il bagliore del sole. -<< ehi niente male, eh? >> ha detto la voce alle mie spalle. -<< è sua? >> era un tipo biondo sulla trentina. -<< Si. >> ha detto. Un ragazzo più alto lo raggiunse alle spalle con passo fugace, sembrava concentrato su qualche pensiero. -<< ehi Dean. La polizia sembra non sapere molto sui corpi prosciugati. Sembra che le teste siano state rimosse con facilità. >> ha detto e poi si accorse che lo stavo fissando.  -<> ha detto quello di nome Dean. -<< Non lo so, non siamo sicuri che siano quello che pensiamo. Ma è probabile che siano quello che pensi. Dean.. quella ragazza..>> ha detto. -<< ah già.. abbiamo del lavoro da fare. Hai bisogno di qualcosa ragazzina?>> ha detto. -<< voi siete degli agenti dell'FBI? >> ho detto. -<< Certo.. non si vede? >> ha detto Dean. -<> ha detto l'altro salendo in auto. -<< aspetti un attimo.. voi sapete dei corpi. Secondo me non lavorate per la polizia. >> mi fissarono entrambi. -<< come ti chiami?..>> ha detto. -<> si lanciarono un'occhiata perplessa. -<< Io mi chiamo Sam, lui è mio fratello Dean. >> scrutai i loro movimenti. -<< quei cadaveri una volta erano miei compagni di liceo. Perché indagate al caso se non siete dei poliziotti? >> ho detto. -<< Senti ragazzina, abbiamo molto lavoro da sbrigare. Non possiamo perdere altro tempo giocando ai Detective, quindi.. torna a casa.>> ha detto Dean. -<< Alex.. ci dispiace per i tuoi compagni. >> ha detto Sam. -<< Ho sentito la vostra conversazione. Hai detto vampiri.. è uno scherzo vero?>> -<< dicevamo per dire. Noi.. diamo un nome ad ogni criminale.>> ha balbettato. Mi fecero un cenno con la mano e si allontanarono con quell'impala del 67. 
Stavo per avviarmi verso casa rimuginando sulle parole di quei due ragazzi, zia Annie sarebbe andata su tutte le furie se avessi ritardato di un'altra ora. All'improvviso uno strano tizio sbucò fuori dal nulla, pensai mi stesse seguendo da un pezzo. Presi a correre e lui decise di sbarrarmi la strada colpendomi violentemente alla faccia. Il naso cominciò a sanguinarmi a fiotti.. -<> ha detto con un sorriso. -<> riuscii a biascicare con rabbia. Mi afferrò per la felpa trascinandomi via da quel postaccio. Sentivo che non avrei fatto ritorno a casa. 
Mi trovavo in una casa abbandonata con entrambe le braccia legate ad una sedia. È stata l'acqua di un secchio a riportarmi al presente e un bel destro alla mandibola, per essere precisi. -<< cosa vuoi da me bastardo?>> ho detto. -<< come fai a non temermi.. a non sapere chi hai davanti?>> ha detto. -<< pensi che io sappia chi sei.. andiamo bene.>> feci del sarcasmo. Lui schioccò le dita e alle sue spalle si materializzarono due tizi con un paio di pupille dilatate e nere. Deglutii-<> -<< dai puoi fare di meglio! Winchester mi aspetto grandi cose da te.. non volevi conoscere il tuo passato? Beh le tue preghiere sono state accolte. >> ha detto con un sorriso. -<< Tu non puoi esistere. Come fai a sapere di me?>> erano gli stessi demoni che mia zia inseriva nelle storie, raccontatomi quando avevo dieci anni. Pensavo fossero frutto dell'immaginazione. -<< Winchester sono stato io ad ammazzare tua madre. Hai un bel caratterino.. come tuo padre del resto.>> ha detto. -<> m'interruppi -<< di un incendio.. procurato da me.>> ha continuato lui. -<> ho detto. -<< Non ho viaggiato nel tempo per ucciderti. Nel tuo sangue scorre lo stesso sangue dei Winchester.. però loro non sanno di te, che peccato.. è arrivato il momento di sapere la verità, eh?. Mi serve il tuo sangue.. mi servi viva. >> ha detto. -<< di cosa stai parlando? Cosa sai di mio padre?>> ho detto. -<< I Winchester sono in città.. dimmi, cos'hai sognato ultimamente? Vedi mai questi?>> i suoi occhi diventarono gialli. Io sussultai.. -<< Le cose che vedo sono opera tua? >> ho detto. -<< No, è dovuto al sangue demoniaco che hai nelle vene.>> ha detto. -<< sangue demoniaco? >> mi liberò dalle funi con i suoi demenziali trucchi di magia, dopodiché mi afferrò per un braccio estraendo uno di quei coltelli da caccia con l'intenzione di far fuoriuscire altro sangue dalla mia pelle. -<< hai detto che i Winchester sono in città.. significa che mio padre è vivo? >> ho detto. -<< Si è così.. e non è solo Winchester..>> ha detto. -<< vuoi che io mi schieri dalla tua parte, non è così?>> -<< Mi renderesti tutto più semplice.. non hai idea di quanto sia forte il tuo potere.. >> ha detto. -<< lasciami andare.. voglio sapere da dove vengo e chi sono. Fino a quando non lo saprò non potrò mai fare una scelta..>> ho detto, cercando di persuadere la sua mente perversa. -<< Prenditi tutto il tempo che vuoi.. ti osservo a distanza. >> ha detto. Gli altri due mi presero per le braccia e mi lanciarono su una strada sconosciuta. Dovevo tornare a casa e le mie ferite attiravano molti sguardi curiosi e fugaci. Cosa stava succedendo? Qualcosa dentro di me non faceva altro che aumentare di intensità. E in qualche modo lo sentivo, lo avevo sempre sentito. 
-<< Alex cosa ti è successo? >> ha chiesto zia Annie. Zoppicavo. -<< tu mi devi dare delle spiegazioni! >> non le ho detto nulla di occhi gialli. -<< Alex.. mi dispiace. Non so come tu abbia fatto a scoprirlo, ma ho provato a tenerti lontano dalla verità perché non volevo che facessi la fine di tuo padre.. tu meriti di vivere la tua vita..>> ha detto. -<< Mi hai mentito su mio padre.. come posso vivere la mia vita se non conosco il mio passato?>> ho detto. -<< Non volevo che soffrissi. Tua madre non avrebbe voluto che diventassi come lui>> ha detto. -<< Mia madre é morta. Dimmi tutto quello che sai..>>  -<< io non so molto su tuo padre. È un cacciatore..>> ha detto. -<< un cacciatore di cosa?>> continuai a mantenere una calma poliziesca. -<> è riuscita a dire. -<< tutto quello che mi raccontavi era vero..>> conclusi. -<< Alex..>> -<< Lui sa di me?>> ho chiesto. -<< No.. è andato via prima che tu nascessi. >> ha detto. -<> stavo per perdere la testa. 
Mi tornarono alla mente quei due strani ragazzi e andai a fare ricerche su quel dannato demone che mi aveva aggredito. Mentre gironzolavo per le varie sezioni, vidi dei demoni che si fingevano esseri umani e mi nascosi dietro uno scaffale per spiare meglio la loro conversazione, ma uno di loro sembrò percepire il mio odore. Presi un libro su delle leggende pagane e mi allontanai correndo. Il demone mi raggiunse e me la feci a gambe fino a quando non scivolai per terra, portandomi le mani al viso per evitare che la terra mi andasse negli occhi. -<< Sam l'acqua santa. >> urlò la voce alle mie spalle. Dean maneggiava uno straordinario coltello a serramanico con maestria, lo conficcò al petto del demone e gli urlò qualcosa che non capii. Un qualcosa di oscuro uscì dalla bocca di quell'uomo, lasciandolo privo di vita sul fango. -<< stai bene? >> ha detto Dean. Mi sollevai da terra.. -<< grazie..>> ho risposto. -<< chi sei? Perché quel demone ti stava dando la caccia?>> ha detto Sam. -<< Non lo so.. so solo di non essere un demone. Voi siete dei cacciatori?>> ho detto. Loro si guardarono accigliati.. -<> ha detto Sam. Dean raccolse il mio libro.. -<> ha detto Dean. -<> ho detto. Dean mi indicò l'impala.. -<< salta su, dobbiamo curare quelle.>> ha detto con un sorriso amichevole. 
-<< Allora.. distendi il braccio sul tavolo e chiudi gli occhi, farà male ma almeno smetterà di sanguinare.>> ha detto Dean. Il dolore fu insopportabile, ma solo all'inizio. Mi diede una decina di punti al braccio e mi sistemò la spalla in un solo colpo. Sam sembrava fare delle ricerche in internet. -<> ho detto. -<< che ne dici di raccontarci cosa ti è successo dall'inizio?>> ha detto interessato. -<< ho scoperto che mio padre è un cacciatore.. >> ho detto. -<> -<< Non ho mai conosciuto i miei genitori in realtà.>> ho detto. -<< allora come fai a dire che fosse un cacciatore?>> ha detto. -<< Un demone dagli occhi gialli mi da la caccia.. lui mi ha rapito e detto delle cose. C'è qualcosa che non va in me.. Dean. >> alzai un po' troppo la voce. Iniziarono a guardarmi entrambi. -<< Alex cosa ti ha detto quel demone? Cosa voleva da te? >> ha detto Sam. -<< No aspetta.. Alex cos'è che in te non andrebbe? >> ha detto Dean. -<> ho detto. -<< ti ha infettato con del sangue demoniaco?>> ha detto Dean. -<> ha detto Sam. -<< pensavo avessimo fatto fuori quel bastardo.. come diavolo ha fatto a tornare dal regno dei morti? >> ha detto Dean. -<< ha detto che ha viaggiato nel tempo, perché gli serve il mio sangue. Avete idea di che voglia dire? >> ho detto. -<< Significa che dobbiamo darci da fare per non permettergli di ottenere ciò che vuole.>> ha detto Sam. -<< questo spiegherebbe molte cose.. occhi gialli ha messo su un favoloso quartetto per non perderti di vista. Sam?>> -<< Dean, alcuni demoni si stanno ribellando alla sua autorità. Vogliono il sangue della ragazza.. dobbiamo scoprire le sue intenzioni.>> ha detto Sam. -<< Alex convivi con qualcuno? >> Dean mi guardò dritto in faccia. Era triste.. -<< con mia zia..>> ho detto nella semplicità più buia. -<< c'è qualcos'altro che ti ha scosso? >> continuò a dire. -<< qual'e il vostro cognome?..>> domandai col cuore in gola. -<> rimasi in silenzio.. -<< Winchester..>> ha detto Sam con uno sguardo ipnotico. Iniziai a tremare -<< Non è possibile.. >> ho detto. -<< Alex dacci una spiegazione.. >> ha detto Sam. -<> ha detto Dean. -<< No, voi non capite. Io mi chiamo Alex Winchester.>> ho detto. Andai verso la porta e mi fermai ad osservarli.. -<< Deve esserci un errore.. >> ha detto Dean. -<< occhi gialli lo sa.. com'è morta tua madre Alex? >> ha detto Sam. -<< Occhi gialli.. >> ho detto. -<< Ascoltami Alex, occhi gialli ti da la caccia perché in qualche modo siamo parenti. >> ha concluso Sam. -<> ha detto Dean. Silenzio. -<< Io devo tornare a casa.. grazie per oggi. Non vedo l'ora di prendere a calci quei bastardi..>> ho detto. -<< Saremo felici di insegnarti qualcosa.. >> ha detto Sam. -<< Alex.. aspetta. >> mi voltai in direzione di Dean. -<> ha chiesto impazientito. -<< Si faceva chiamare Jean.>> ho detto. -<< Sam ha ragione, puoi contare su di noi.>> ha detto. -<< Potete contare su di me..>> ho detto. -<< ehi Alex.. non assomigli per niente a Jean. >> si sforzò di sorridere. Provai una pesante pressione alla testa. Sam scrutò suo fratello.. -<< Non puoi essere tu.. non posso crederlo possibile. >> mi sforzai di dire. -<> ha detto. Mi allontanai staccandomi gradualmente dai suoi occhi. 
Avevo perso una madre, per sempre. E trovato un padre che non sapevo di possedere, che temevo di conoscere. 
  
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