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Autore: Giua    19/05/2014    1 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima storia a più capitoli.
Il romanzo breve parla di Anastasia una bellissima ragazza costretta a lavorare in un bordello riservato all elitè di Manhattan per pagarsi l' università. Proprio qui incontrerà il suo Lui, la sua anima gemella che cercherà di farla evadere da quel mondo. Ma la giovane purtroppo sà benissimo che è solo una speranza utopistica.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Capitolo 8




Sebastian era agitato, suo padre non era troppo propenso al perdono. Inoltre da bravo criminale non si poneva troppi problemi ad uccidere chi non eseguiva gli ordini.
L’uomo non diceva nulla, lo guardava solamente con gli occhi pieni di rabbia, disprezzo e delusione. Il giovane era terrorizzato, sapeva bene di cosa era capace, non aveva il coraggio di guardarlo in volto tanta era la sua paura.
Ma ad un tratto, come un’illuminazione egli rivide Anastasia, la sua amata. E la paura svanì.
Sebastian alzò il viso, negli occhi balenava una luce strafottente mentre apostrofava al padre: << Che cosa aspetti? Elencami tutti i miei errori. Dimmi di quanto sono indegno della tua eredità malavitosa. >>
Il padre, guardandolo con aria truce, disse con voce gelida, quasi atona: << No, ho sbagliato io. Chiaramente non sei degno di quest’onore. >>
Il giovane urlava, anni di soprusi e odio represso stavano tornando prepotentemente a galla: << Onore? Tu non sai cosa sia l’onore. Costringermi ad entrare nella tua organizzazione è una condanna. Io non sono come te. Io non sono co te. Io sono migliore di così.>>
L’uomo chiaramente alterato gli apostrofò: << È vero non sei come me. Sei solo uno stupido ragazzino. Ti basta che una puttana ti faccia gli occhi dolci e tu rischi di rovinare tutto il mio lavoro. Sei solo un debole. Una ragazzina ti apre le gambe e tu distruggi tutto ciò per cui ho lavorato. Un vero uomo non ha rimorsi di coscienza.>>
Il ragazzo era pronto a lottare niente e nessuno avrebbe potuto parlare male della sua Anastasia : << Taci, tu non sei un vero uomo. Sei solo un bastardo, uno sporco sfruttatore. >>
Mr. Baskerville oramai aveva perso tutta la sua pazienza e con il volto livido di rabbia urlò al figlio: << Come ti permetti? Io sono tuo padre esigo rispetto. Sei solo un bambino viziato. Dovresti essermi riconoscente, i soldi, il potere, li hai solo per merito mio. Tu sei solo uno scarafaggio ed io sono pronto a schiacciarti. Hai questo lavoro solo per mia gentile concessione . Pensi che il fatto di essere mio figlio possa permetterti di disubbidirmi e di trattarmi irrispettosamente? Ti sbagli, o ti rimetti in riga subito o ti punirò. Posso assicurarti che la seconda opzione non è piacevole, comprende la morte. >>
Il tono dell’uomo era diminuito man mano mentre parlava, fino a diventare un gelido sussurro sibillino.
Sebastian era sul punto di rispondere a tono, pronto a non farsi intimorire. Quando ad un tratto un’idea gli balenò in testa. Qualora fosse stato in grado di attuarla avrebbe significato che sia lui che Anastasia potevano avere la speranza di un futuro sereno. Ma per farlo doveva indossare una maschera. Doveva sembrare dispiaciuto, realmente intenzionato ad ottenere il perdono paterno. Così il giovane a bassa voce con tono sottomesso e caricò d’umiltà disse: << Scusami papà. Ti chiedo perdono e mi rimetto al tuo giudizio. Se decidessi di graziarmi ti prometto che farò questo lavoro al meglio. Sarò riconoscente per quest’onore e non verrò meno ai tuoi ordini. >>
Il padre guardandolo con orgoglio disse: << Finalmente sei rinsavito. Sei mio figlio, è ovvio che ti perdono. Ma ti avviso, se dovesse risuccedere, non sarò così magnanimo. E comunque per qualche tempo ti terrò d’occhio. >>
Sebastian sorrise soddisfatto, egli non immaginava neanche cosa lo aspettava. Tutta la sua boria sarebbe presto svanita e non lo sospettava nemmeno.




Più tardi il giovane era in un ufficio dell’ FBI, si era offerto di collaborare per far incriminare il padre.
L’agente lo stava guardando interdetto, poi interruppe il silenzio creatosi quando il ragazzo aveva spiegatole sue intenzioni: << Senti, sarò sincero. È da anni che cerchiamo di incastrare Christopher Baskerville. Ma ho paura che tu possa cambiare idea, se ti incammini in questo percorso non potrai tornare indietro. Non può essere una ripicca del tipo: “ papà non mi ha comprato la Lamborghini e ora io lo denuncio”. Devi avere dei motivi più profondi e conoscenze approfondite. >>
Sebastian, sostenendo con sicurezza lo sguardo dell’ uomo, gli rispose: << Per le informazioni stia tranquillo. Mio padre mi ha promosso a capo degli affari newyorkesi. So tutto quello che serve. Ma ad un patto. >>
Il detective ancora stupito da tale inaspettata rivelazione gli chiese: << Cosa vorresti? >>
Egli mantenendosi freddo gli disse: << Nessuna ritorsione sulla mia fedina penale e due biglietti di sola andata per il programma protezione testimoni. Mio padre non si farà problemi a ordinare la mia morte. Se mi promette questo, tutte le informazioni di cui necessita saranno sue. >>
L’uomo sorridendo, finalmente sicuro della riuscita dell’operazione gli confermò: << Tutto ciò che vuoi. Ma posso chiederti perché ti servono due biglietti? >>
Sebastian sorridendo rispose: << Perché ad ogni cattivo ragazzo serve una principessa per redimersi.>>
Detto ciò uscì dall’ufficio lasciando perplesso l’agente dell’ FBI.



In un’ altra parte della città una sconvolta e impaurita Anastasia era seduta in uno studio con un uomo dall’ aria comprensiva.
La giovane con voce rotta dal pianto chiese disperata: << Com’è possibile? Mi avevano assicurato che non ci sarebbero stati rischi. >>
L’adulto con fare quasi paterno le disse: << Non so come spiegarmelo.>>
Ella ipotizzò tristemente: << Immagino sia troppo tardi per fare qualcosa, vero?>>
<< Temo di si.>> le confermò tristemente.

Personaggi:

Holland Roden as Anastasia

Nathaniel Buzolic as Sebastian

Patrick Dempsey as Cristopher Baskerville

Agente dell' FBI as Tim Dekay

Uomo sconosciuto as William Petersen

Nota dell'autrice

Vi chiedo umilmente perdono per l' imperdonabile ritardo , purtroppo avevo il computer rotto. Spero vi piaccia il nuovo capitolo ormai manca poco alla fine e cercherò di pubblicare con più frequenza. Buona lettura :* ....
                                                  
  
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