« Come sei diventato così... oscuro, fratello? »
Nella mente ripercorro tutta la mia vita, pensando a come sono arrivato a questo punto, a quante la mia famiglia ne ha dovute passare e a quante cose io ho dovuto fare per salvare l'onore del mio cognome. Intrighi, complotti, guerre...
E alla fine la mia anima dannata è riuscita a macchiare anche il candido angelo che sempre mi ha guidato.
Lavo con delicatezza il sangue dal viso di mia sorella, accarezzando le due gote, il suo collo e i suoi lunghi capelli dorati. Le bacio la fronte, rendendomi conto di essere un mostro ancor più brutale di Juan.
« Non dovevo permettere che diventassi così » le sussurro e sento la mia voce incrinata, piena di rabbia per me stesso. « Dovevi restare innocente, mia dolce Lucrezia. »
Mi rendo conto di aver ottenuto tutto ciò che volevo, ma ora gli occhi di mia sorella sono pieni di lacrime a causa mia, mi incolpano, quando volevo solo apparire come l'unico uomo di cui poteva - e doveva - fidarsi. E invece è come se ora mi ripugnasse.
« Perdonami » supplico, chinando il capo su di lei, tenendola stretta fra le braccia; e sono pronto a rimanere così con lei fino alla mia morte.
Mi afferra il viso fra le sue piccole e delicate mani, intrise di sangue.
« Non potrei mai odiarti, amore mio » mi confessa. « E non dovrei nemmeno amarti, eppure... »
Premo le mie labbra sulle sue con foga e voracità, quell'astinenza di lei che mi caratterizza sempre.
« Ma lo fai » termino per lei, quasi chiedendo una conferma, mentre scruto nei suoi occhi azzurri che conosco a memoria e non sono mai riusciti a nascondermi mai nulla, così come i miei a lei.
Con le mie labbra sfioro il suo collo, cingendole la vita, la attraggo a me e sento il suo respiro smorzarsi per il tatto delle mie mani sulla sua pelle. Bacio le sue lacrime, che diventano le mie; e poi mi costringe a ricordare del corpo di Alfonso vicino a noi. Seguo il suo sguardo così pieno di dolore e mi sento in colpa, seppure la sua morte fosse nelle mie intenzioni.
« Oramai è morto » lo rimpiange, ancora sconvolta dall'incidente, « e i morti non hanno ancora imparato a parlare. »
Torna a fissarmi negli occhi, scrutando la mia anima maledetta, porgendomi una muta richiesta. Mi indirizza le mani sul suo corpo e io mi lancio sulla sua bocca, che tanto bramo.
Finalmente è mia. Solo mia.
Alla fine ho ottenuto l'unica cosa che realmente ho sempre desiderato.
PANDABITCH.
Ho finito tutte le stagioni de I Borgia in... praticamente meno di un mese, aiuto.
Si vede poco che sono innamorata di questi due e che non so mai cosa dire.
Sono Come una bestemmia. su facebook e @pandamito su twitter, gli altri link sono sul mio profilo.
Baci e panda, Mito.
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