20/05/2014
4 recensioniMr. Moonlight
Aria, ho bisogno di aria.Non mi occorre nient’altro.
Un po’ d’aria mi farà stare meglio.
E’ ormai notte fonda. Il cielo in genere plumbeo di Londra si è finalmente aperto, lasciando intravedere centinaia di punti luminosi all’orizzonte ed una maestosa luna piena che con il suo tenue bagliore illumina strade, viali e da adesso il viso di Paul.
La sua attenzione viene da subito catturata da questa presenza notturna ormai insolita nei cieli che gli capita di osservare, nelle volte celesti delle grandi città che visita ogni giorno e in quelle forse più nitide dei suoi ricordi.
Mr. Moonlight
Un sussurro, forse il suo, forse del vento fa sobbalzare l’uomo, che con una rapida occhiata scruta il buio che lo circonda.
Te lo starai immaginando Paul, ormai non hai più vent’ anni.
Sarà stato il vento.
Lo sguardo torna sulla luna, quello strano cerchio biancastro che veglia su di lui.
Un compito affidato a molti nel corso della sua vita.
Prima a Mary, poi Jim, poi ,beh…
You came to me one summer night
Le mani di Paul si aggrappano alla ringhiera, il pavimento sotto ai piedi trema per un solo istante.
Lo sguardo rivolto, quasi minaccioso, verso l’ opaco corpo celeste.
Cosa diamine credi di fare, mh?
Non sono venuto qui per questo, è l’ultima cosa di cui ho bisogno.
And from your beam, you sent my dream
Adesso basta,non voglio ricordare…
And from the whirl, you sent my girl
...ti prego.
Non voglio, non posso pensare a lui.
E a quel “lui” il pensiero corre via, lontano anni ed anni dalla realtà, in un posto, in un tempo migliori.
Il loro primo incontro, i loro pomeriggi insieme, le loro chitarre, i loro viaggi, i loro concerti, le loro mani, i loro sguardi, le loro notti.
And from above, you sent us love
-Posso chiamarti principessa?-
-Scordatelo Lennon.-
-Allora è deciso.-
-Ma ti ho appen…-
-Sarà il mio modo per dirti che sei mio. Ed io tuo. Per sempre, principessa.-
And now she is mine
Stupida, stupida luna.
Vedi cosa hai fatto?
Gli occhi di Paul sono velati di lacrime, i pugni stretti contro la ringhiera.
I think you're fine
-John, sarebbe successo prima o poi. Ho solo reso a tutti le cose più facili.-
-Hai solo reso le cose più facili a te stesso. Adesso niente ti terrà lontano dalla tua famiglia e dal tuo stupido mondo, goditeli.-
-John, avevi detto che avresti lasciato il gruppo prima di..-
-Già. Io, io avrei sciolto la band. L’unica cosa che davvero sono riuscito a scegliere della mia fottutissima vita, a dispetto della famiglia, dei figli e di tutto il resto finita non per mia scelta.
Hai mai provato a pensarci?
Ma ormai quel che è fatto è fatto.
Non ho nient’altro da dirti, Paul, se vorrai parlarmi contatta il mio avvocato. -
Because we love you
Mr. Moonlight
I sussulti irregolari del petto di Paul interrompono il silenzio surreale di quella notte impregnata di ricordi e di rimpianti.
Mr. Moonlight
Come again please
Mormorano le labbra dell’ uomo ora sporto sul balcone verso la perla argentea incastonata nel nero del cielo, quando i singhiozzi non accompagnano più quelle lacrime che insidiose gli solcano il viso.
Here I am on my knees
Beggin if you please
Bisbiglia ancora, inginocchiandosi ai piedi del parapetto, lo sguardo rivolto verso il cielo e la voce spezzata dai ricordi che martellanti frantumano ancora una volta il suo cuore.
And the night you don't come my way
I pray and pray more each day
Because we love you
Mr. Moonlight
Mormora in un sussurro, le mani strette intorno alle sbarre di ferro battuto che lo dividono dalla sua, dalla loro luna.
Un sorriso amaro increspa le labbra dell’uomo insonne, che per un momento abbassa lo sguardo, sopraffatto dal dolore, dalla solitudine che, nonostante tutti quegli anni, lo invade con la stessa forza, la stessa cieca angoscia di allora.
Ma poi il bisogno di continuare, di concludere il messaggio lo spinge a rivolgere ancora lo sguardo verso la causa di tutto, verso quella luna che proprio non vuole dargli pace.
And the night you don't come my way
I pray and pray more each day
Because we love you
Mr. Moonlight
Mr. Moonlight
Mr. Moonlight
Tutto scorre come una serie di diapositive viste e riviste, dolorosi ricordi ormai senza più consistenza, senza più alcun legame con la realtà.
O forse no.
C’è, c’è ancora un collegamento, una sorta di tramite con quello che è stato ed il presente.
Ed è lui, Paul.
E nonostante tutti i rimorsi, i timori, i colpi ricevuti ed inferti, deve dirlo.
Per sé e per lui, per il suo Signor Chiaro di luna.
Perché ti amo, John.
Note dell' autrice: salve a tutti! Spero di potermi prendere qualche istante del vostro tempo per spiegare in breve questa storia. Ecco, l'ispirazione è venuta in un attimo, mi è bastato chiudere gli occhi per associare personaggi, ambientazione... insomma,tutto. E con la stessa rapidità ho scritto questo racconto. Forse è per questo che può risultare un pò confusionario, alcune volte persino contraddittorio; ma ho provato ad immedesimarmi nel personaggio di Paul e di riportare un flusso di coscienza che rispecchiasse lo stato d'animo che ho voluto descrivere. Le associazioni che quindi ho cercato di rievocare con alcuni versi della canzone sono in qualche caso contrastanti, ma spero che possiate leggere tra le righe e riuscire a comprendere il perchè della mia scelta. Detto questo, non voglio annoiarvi ulteriormente.
Buona lettura, spero la storia vi piaccia!
Paperback_writer