Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |       
Autore: Hotaru_Tomoe    25/12/2004    2 recensioni
Lo Shohoku è in trasferta in Italia e qui Yohei Mito incontra una ragazza molto particolare, che ha perso la memoria e sembra essere legata in qualche modo al suo passato.
La loro sarà solo una breve avventura o qualcosa di più?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Yohei Mito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa fic ha per protagonista principale Yohei Mito, che secondo me è un gran bel personaggio, anche se non è proprio tra i protagonisti principali.
E’ ambientata nell’autunno successivo alla conclusione del manga di Inoue ed è leggermente AU, poiché Akagi e Kogure sono ancora in squadra, mentre Hanamichi è guarito dai suoi problemi alla schiena e tutto è tornato come prima.
I dialoghi sono tra virgolette e i pensieri tra parentesi quadre. Gli avvenimenti del passato invece, sono in corsivo.
Disclaimers: Slam Dunk e i suoi personaggi sono del grande Inoue-sensei.


Una pioggia copiosa e insistente cadeva senza sosta, picchiettando rumorosa contro la tapparella chiusa.
“Accidenti, va avanti così da stamattina presto e sembra che non voglia più smettere! Che tempaccio! Ah, certo che se iniziamo così a settembre, chissà che tempo farà in novembre, ci ritroveremo allagati!” commentò allegramente l’uomo ad alta voce.
“…già…” osservò brevemente la ragazza, poi scostò le coperte e con una piccola smorfia di dolore si sedette sul letto.
“Tesoro! Ti ho già detto che non devi fare da sola, sono qui apposta per aiutarti, è ancora troppo presto: l’ha detto anche il dottore e inoltre…”
“Ce la faccio!” ribattè lei con tono seccato, facendo piombare la stanza in un gelido silenzio, rotto soltanto dalla pioggia incessante. “Scusa; è solo che adesso sto bene, non sono un’invalida.” mormorò.
“Non preoccuparti, bimbetta, è tutto a posto: so di essere un po’ invadente alle volte e che voi ragazze volete la vostra privacy – ridacchio, ma non riuscì a nascondere totalmente il suo disagio, poi le rimboccò le coperte e le posò un bacio sulla fronte – dormi bene.”
“Grazie.”
Sulla soglia della camera l’uomo esitò un attimo e si voltò verso la ragazza: “Vedrai, questa situazione si risolverà presto e tornerà tutto come prima.”
“………certo.” La ragazza spense la luce e il padre chiuse la porta, lasciandola immersa nel buio. “Come prima… ormai chi ci crede più?”
Il rumore delle gocce di pioggia sul davanzale sembrava quello di tanti punti interrogativi.

Anche nella prefettura di Kanagawa il cielo era grigio ardesia e gonfio di nuvole, una pioggerella sottile infastidiva i ragazzi che si recavano a scuola. Un ragazzo di statura media, dai capelli nerissimi tirati indietro col gel camminava con passo lento, nonostante mancassero pochi minuti al suono della seconda campanella, poi la sua attenzione fu attirata da qualcuno davanti a lui, con una folta chioma rossa che si sarebbe vista a un chilometro di distanza. “Ehilà, Hanamichi! Buongiorno.”
Sakuragi si voltò: “Ah, sei tu Yohei.”
“Perché, aspettavi qualcun altro?”
“Magari la mia Harukina cara.” E il rossino assunse un’aria trasognata, mentre si perdeva in fan-tasie sulla sua amata.
“Sì, sì, certo…” sospirò Mito, poi udì il rumore di una bici, si voltò e fece appena in tempo ad afferrare il suo amico per un braccio e scostarlo dalla strada, un secondo prima che venisse investito da Rukawa, il quale, come ogni mattina, era ancora mezzo addormentato. “Tutto bene Hanamichi?” uno sguardo gli bastò per capire che il rossino stava per esplodere e, saggiamente, si allontanò da lui di qualche passo.
“Maledetto… STUPIDO VOLPINO! – iniziò a sbraitare Hanamichi – volevi investirmi apposta, vero? Ora che sono guarito il tuo posto da titolare nella squadra è in pericolo e tu lo sai bene! A-spetta che ti metta le mani addosso…” e così dicendo corse in direzione del cortile della scuola, seminando il panico fra i suoi compagni.
“Hanamichi è tornato in perfetta forma…” commentò Okusu, appena giunto con Noma e Takamiya. “Ehi, Mito, dici che è il caso di fermarlo?” chiese Noma leggermente allarmato.
“Se proprio ci tieni a beccarti una testata di prima mattina… io ne faccio volentieri a meno e poi vedrai che ci penseranno Ayako o il Gori.”
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Hotaru_Tomoe