Le baciò la base del collo, per poi risalire verso la guancia dove lasciò dei baci più leggeri. Si spostò verso destra con la bocca, fino ad arrivare al labbro inferiore e glielo morse.
Sentiva il suo respiro caldo sulla sua guancia.
Si avvicinò alla sua bocca e lo baciò come non aveva mai baciato nessun’altro prima.
Lo sentiva ansimare tra un bacio e l’altro.
Lui era seduto sulla fine del letto e lei sopra di lui con le gambe attorcigliate al suo bacino. Le sue mani sul suo  sedere e quelle di lei tra i suoi morbidi capelli biondi.
Aprì gli occhi per vederlo in tutta la sua bellezza, si staccò a malapena in modo da vederlo bene e lui aprì i suoi. Color del mare. Lei si perse nei suoi occhi per qualche secondo e poi ricominciò a baciarlo sempre più appassionatamente.
Una delle mani di lei si spostò sul suo addome, sotto la maglietta e lui non esitò a togliersela.
Se fossero andati avanti sarebbe stata la prima volta per lui, ma lei sapeva benissimo che non era pronto.
“Forse dovremmo fermarci” gli sussurrò cercando di alzarsi dal letto.
“Proprio adesso?”
La riportò sopra di lui e questa volta erano distesi.
Lui aveva ancora le sue mani sul suo sedere e lei le sue tra i suoi capelli.
“Luke dovremmo davvero fermarci”
Non la ascoltò e continuò a baciarla.
Le sue mani si spostarono sotto la sua maglietta, lei  rabbrividì per colpa delle sue mani sempre fredde.
Lui sorrise all’interno di un bacio ed era la cosa migliore che potesse fare.
Lei stava al suo gioco, cercava di capire se era davvero pronto per fare il primo passo verso qualcosa di importante o se voleva solo vedere fino a dove lei si spingeva con lui.
Cercò di toglierle la maglietta e purtroppo ci riuscì.
Ora erano due petti nudi l’uno contro l’altro.
Le mani di lui si riposizionarono sul suo sedere e lo strinsero forte facendola avvicinare di più a lui, per sconfiggere quel poco spazio che era rimasto tra di loro. Avevano bisogno l’uno dell’altro.
Una stanza buia e due anime, buie anche loro che cercavano di accendere la luce l’uno dell’altro.
 
Kiss me like you wanna be loved
This feels like falling in love
 
Lei e Luke - così si chiamava il ragazzo dagli occhi color mare e i capelli color sole – erano amici da qualche anno. E’ la solita, noiosa storia di due ragazzi che si conoscono da un sacco di tempo e che dopo un po’ si rendono conto di essere innamorati l’uno dell’altro. Ma innamorata era una parola grossa per Elis che era stata illusa e delusa anche troppe volte.
Elis e Luke erano la stessa persona: condividevano la stessa passione per la musica, la stessa passione per il cibo, erano timidi ma pazzi, e la cosa migliore era che si completavano l’uno con l’altro … come non lo sapevano neanche loro, ma sapevano di completarsi. Era come se a 17 anni avessero già trovato l’anima gemella. Come se fossero l’uno la metà dell’altro.
Aristofane diceva che un tempo, sulla terra, tutti gli esseri umani erano formati da quattro gambe, quattro braccia, due facce e due organi sessuali. In pratica ogni essere umano era formato da due essere umani, potevano essere un maschio e una femmina, due femmine o due maschi. Sta di fatto che queste creature insieme erano troppo potenti e superbe e un giorno cercarono di entrare nell’Olimpo. Zeus non poteva accettare questo affronto e decise di indebolire la specie umana scagliando saette contro di loro e dividendo le due parti di un singolo umano. Ogni umano cercherà quindi per tutta la vita la sua metà e sarà completo solo quando l’avrà trovata.
Elis e Luke sembrava che a 18 e 17 anni si fossero trovati.
Luke aveva 17 anni, era timido, insicuro e si imbarazzava facilmente a parlare con una ragazza. E’ una di quelle persone che vive di abbracci e che ogni volta si perde nelle braccia di qualcuno.
Elis aveva 18 anni, era timida con i ragazzi fino a che non li conosceva bene e sapeva di potersi fidare, poi gli dava l’anima e il cuore e lui li distruggeva in tanti piccoli pezzettini.
 
Un giorno erano seduti sul divano, beh più che seduti erano appiccicati l’uno all’altro e guardavano un film. Non erano da soli, con loro c’erano Ashton, Michael e Calum, i migliori amici di Luke.
 
Elis conosceva Calum fin da quando erano all’asilo, i genitori si conoscevano da quando erano adolescenti e avevano fatto crescere i rispettivi figli insieme. Calum e Elis erano tanto amici alle elementari, così come alle medie, fu quando entrambi cominciarono a frequentare le superiori che i due si separarono. Calum si fece più amici maschi e Elis si fece più amiche femmine, poi i sabati sera le rispettive compagnie si ritrovavano per caso nell’unica discoteca della città. Ad Elis piaceva molto baciare ragazzi a caso nelle discoteche, il buio, l’alchool, la musica … A Calum piaceva fare lo stesso con le ragazze, e ogni tanto magari i due si baciavano e non si ricordavano più niente il giorno dopo.
Calum aveva presentato Luke ad Elis perché lui aveva un’immensa cotta per lei dal primo giorno in cui l’aveva vista. Colpo di fulmine.
Luke e Elis cominciarono a piacersi, ma non allo steso modo. A lei piacevano i ragazzi estroversi, quelli stronzi, che se la tirano in una maniera assurda e che vanno solo con troie. Lui era tutto il contrario, non era mai riuscito a parlare con una ragazza senza diventare tutto rosso e senza cominciare a balbettare come un cretino.
 
Stavano guardando un film, Elis la trama non l’aveva capita, si era persa l’inizio perché era troppo impegnata a messaggiare con un certo Filippo, uno di quei tanti ragazzi della scuola che voleva solo portarsela a letto e poi lasciarla il giorno dopo con un messaggio, e non aveva voglia di seguire il resto perché era coccolata nelle braccia di Luke. Grosse e muscolose braccia che le cingevano le spalle e la facevano sentire in Paradiso. La testa di Elis era appoggiata tra la spalla e il petto di Luke, Elis gli sentiva il cuore battere. Batteva davvero forte. Magari batteva per lei. Lei sapeva che lui la stava fissando, sentiva il suo respiro caldo. Voltò la testa e incontrò i suoi bellissimi occhi azzurro mare. Lei sorrise e poi tornò a coccolarsi tra le sue braccia. Lui le baciò la fronte, Elis chiuse gli occhi e si appisolò tra le braccia di Luke.
 
“Buongiorno dormigliona”
Aprì gli occhi, si stiracchiò, sbadigliò e poi vide quei scintillanti occhi blu davanti a lei.
“Che ci faccio qui?”
“Ti sei addormentata ieri sera ed eri così bella mentre dormivi che ho chiamato tua mamma e le ho detto che ormai rimanevi a dormire da noi” Appena Luke pronunciò le parole ‘eri così bella’ Elis cominciò ad arrossire. Si chiama vaso-dilatazione, quando ti si alza la pressione e il sangue si dilata facendoti arrossire.
Elis lasciò che un sorriso modificasse la sua bocca.
“Facciamo colazione?”
Luke annuì.
Elis si tolse le coperte di dosso e vide che non era vestita come la scorsa sera
“Luke chi mi ha spogliata?”
“Calum”
Scesero le scale e si diressero verso la cucina. La casa che Luke condivideva con i suoi amici era silenziosa, segno che erano ormai restati da soli. Elis in quella casa ci aveva quasi fatto le radici, era più lì che a casa sua ormai.
 


Author's corner:
Ehii :) ok questa è la mia prima FF sui 5sos e l'ho scritta mesi fa e non mi ricordavo neanche di avercela sul computer, comunque oggi l'ho riletta e non mi sembrava male quindi ho deciso di pubblicarla. Fatemi sapere se vi piace che ho altri capitoli da pubblicare, grazie:)
(p.s. se volete seguirmi su twitter sono @xalonetogether)