Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: _Fedra_    20/05/2014    2 recensioni
Il primo giorno di scuola, il Cappello Parlante assegna Edmund a Serpeverde non appena sfiora la sua testa.
Ma siamo sicuri che la Casa più famigerata di Hogwarts sforni esclusivamente maghi e streghe cattivi?
E se il ragazzo destinato ad affiancare Harry Potter nella lotta contro Voldemort si trovasse proprio lì?
* AU in cui i Pevensie sono dotati di poteri magici; nuovi pairing e personaggi per entrambe le saghe *
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Edmund Pevensie, Susan Pevensie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La profezia dell'Erede'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
CAPITOLO 24

Il segreto dei gemelli

~

 
 
 
 
 
 
Jane impiegò diversi secondi per realizzare dove fosse.
Si sentiva completamente ammaccata dalla testa ai piedi e faceva fatica a tenere gli occhi aperti.
Fuori albeggiava.
Un debole raggio di luce penetrava dalla finestra, illuminando lievemente gli strani congegni argentati che costellavano l’ufficio di Silente.
Silente, già, Silente…
Di colpo, tutti i terribili ricordi della notte appena trascorsa riaffiorarono nella sua memoria: la Umbridge, le torture subìte, l’Ufficio Misteri, Edmund, Bellatrix, la morte di Sirius, Voldemort, Harry…
Con un nodo alla gola, Jane voltò la testa di lato, constatando sollevata che suo fratello era lì accanto a lei, rannicchiato sul pavimento ai piedi del divano su cui era stata adagiata.
Le loro dita si sfioravano appena.
Come se avesse percepito la sua presenza, Harry si voltò sul fianco.
Il suo volto pallido e insanguinato non accennava a un sorriso.
–Ti sei svegliata, finalmente – disse piano.
–Dove sono gli altri?
–Tutti salvi. Silente li ha fatti rientrare al castello circa un’ora fa. Quando hai perso i sensi, è arrivato Caramell. Ha fatto in tempo a vedere Voldemort in faccia prima che sparisse.
Nell’udire quel nome, Jane si lasciò sfuggire un singhiozzo.
Saltò giù dal divano, circondando Harry con le braccia.
–Ho avuto paura di perderti! – singhiozzò premendo il volto contro la sua spalla.
Il ragazzo la strinse a sé dolcemente, cercando di farle coraggio nonostante fosse completamente distrutto.
–Ѐ stata tutta colpa mia – mormorò con la voce carica di rancore. – Dovrei ascoltarti di più, sorella. Se non avessi dato retta al mio egoismo, questa notte tutto questo non sarebbe successo e Sirius sarebbe ancora vivo.
–Mi rincresce, ma temo che la colpa sia mia e soltanto mia.
I ragazzi trasalirono.
Silente si era appena Materializzato nella stanza.
Sembrava più vecchio e stanco che mai.
–Non è vero! – sbottò Harry alzandosi in piedi.
–Calmati, Harry – tentò di rabbonirlo il Preside. – Sono stato uno sciocco, evitandoti tutto l’anno. Pensavo di proteggerti e invece ti ho solo esposto ancora di più al pericolo.
Silente non poteva dire cosa peggiore per fare inferocire ancora di più il ragazzo, questo Jane lo sapeva fin troppo bene.
Infatti, Harry sferrò d’istinto un calcio rabbioso contro un tavolino, sparpagliando a terra tutti gli oggetti che lo ingombravano.
–E certo! – urlò. – Vi svegliate tutti quando ormai è troppo tardi e il danno è fatto. Nessuno di voi si è domandato come mi sentissi durante tutto quest’anno di merda! Nessuno è venuto a dirmi come stavano esattamente le cose. Per mesi e mesi sono rimasto in balìa di quel mostro della Umbridge senza sapere che cosa stava accadendo là fuori e, quando sono cominciate quelle visioni terribili, mi avete sbattuto a prendere corsi supplementari con Piton, come se a lui fregasse qualcosa di me!
–Le lezioni di Legilimanzia erano state programmate apposta per evitare quello che è accaduto stanotte, ma non avevo tenuto conto che alcune ferite del professor Piton fossero ancora così vive nella sua memoria – intervenne Silente.
–Be’, poteva continuare a farmele lei, allora! – tuonò Harry.
Jane tentò di calmarlo, ma lui la scacciò con un brusco cenno della mano.
–Credo che sia giunto il momento di spiegarvi come stanno veramente le cose – disse Silente con calma. – Avrei dovuto farlo sin dal primo giorno in cui siete arrivati a Hogwarts, ma allora eravate troppo giovani per portare un simile peso. Mi dispiace, ma credo di essermi affezionato troppo a entrambi e ciò mi ha portato a essere indulgente di fronte a una verità che purtroppo non potrò tenervi nascosta un minuto di più, non dopo stanotte.
–Allora ce la dica, questa verità! – sbottò Harry furibondo.
–Il legame tra te e Voldemort è molto più profondo di quanto tu possa pensare – spiegò Silente. – Non è solo la sua capacità di leggere e plasmare la tua mente a suo piacimento. Non è solo uno scambio di poteri avvenuto la notte in cui ha tentato di ucciderti per la prima volta.
Il vecchio mago si concesse una pausa, come se stesse scegliendo le parole giuste da dire, poi riprese.
–Il giorno in cui assunsi la professoressa Cooman, Voldemort era ancora all’apice dei suoi poteri. Era quasi la fine del 1990, la gente viveva nel terrore. Invitai la professoressa a un colloquio al piano di sopra del Testa di Porco e lì, improvvisamente, lei pronunciò la stessa profezia che i Mangiamorte hanno tentato di trafugare stanotte, una profezia che annunciava l’arrivo di un mago che avrebbe sconfitto per sempre Lord Voldemort. Per fortuna, ne conservo una copia nel mio Pensatoio.
Silente afferrò il bacile di pietra nascosto dentro un armadio e invitò i gemelli ad avvicinarsi.
Al semplice tocco della sua bacchetta, la sagoma perlacea della Cooman si materializzò davanti ai loro occhi, prendendo a parlare.
Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore…nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese…l’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto…e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive…
I ragazzi ascoltarono la profezia con gli occhi sbarrati.
Jane si strinse d’istinto al fianco di Harry, immobile come una statua.
Se l’erano aspettato, lo sapevano dal primo momento in cui avevano saputo di essere dotati di poteri magici, ma sentire quelle parole così, in quella maniera fredda e brutale, fu come ricevere una randellata in testa.
–Ѐ così, allora? – chiese Harry dopo un tempo interminabile. – Dovrò essere io a uccidere Voldemort?
–Ѐ così – rispose Silente. – Purtroppo, nel momento in cui fu pronunciata la profezia, c’era una spia nascosta dietro la porta ad ascoltare. Fortunatamente, venne riconosciuta in tempo e allontanata, impedendole di ascoltarla per intero. L’unica cosa che riferì al suo padrone fu l’avvento del suo nemico alla fine di luglio. Non gli disse però che sarebbe stato lui a sceglierlo. Si dà il caso che alla fine di luglio furono ben tre i neonati che vennero alla luce: voi due e Neville Paciock.
Entrambi i gemelli si scambiarono un’occhiata di stucco.
Era vero, tra loro e Neville passava poco più di una settimana di differenza.
–Perché ha scelto me? – domandò Harry.
–Probabilmente non lo sapremo mai. Forse perché James e Lily erano tra gli Auror più impegnati nella lotta contro Voldemort. Quando ha visto che eravate in due, ha scelto te perché, dall’alto dei suoi pregiudizi, ha pensato che solo un maschio potesse rappresentare una minaccia per lui. Per questo ti ha elevato a suo eguale. Ma ignorava quanto potesse essere forte l’amore di Lily, un amore che vive ancora in Petunia e in te, Jane.
–Io? – domandò lei perplessa.
–Voldemort non ha tenuto in considerazione il fatto che tu potessi prendere così tanto da tua madre. Hai la sua stessa sensibilità, il suo stesso coraggio, il suo stesso istinto di proteggere i più deboli senza esitazione. La sua dolcezza e i suoi poteri sono passati a te in una forma ancora più potente di quella di Lily, conferendoti il dono di leggere l’anima delle persone. Ecco perché stanotte hai salvato la vita a Harry. Voldemort avrà anche preso il suo sangue per rendersi immune, ma non il tuo. Ecco perché non sopporta il tuo contatto: la protezione di Lily è ancora viva nelle tue vene.
Jane abbassò lo sguardo pensierosa.
–Perché ci ha divisi, allora? – domandò.
–Eri troppo piccola per portare un simile fardello e c’erano ancora troppi seguaci di Voldemort in circolazione. Saresti stata sempre in pericolo. Per questo ti abbiamo affidata alla famiglia Collins, nascosta nelle campagne e protetta da potenti incantesimi. Al sicuro tra i Babbani, lontana dagli orrori che avresti affrontato una volta cresciuta, avresti sviluppato in segreto il tuo potere per poterlo tirare fuori nel momento in cui avresti ritrovato tuo fratello. Questo è precisamente ciò che è avvenuto la notte in cui Alhena Black vi ha rapiti, pensando di mettervi a tacere per sempre.
Nel sentir nominare quel nome, Jane represse a fatica un moto di vertigine.
I suoi pensieri andarono subito a Edmund e con essi le sue paure crebbero a dismisura.
–Professore, c’è una cosa che vorrei chiederle da tempo – disse piano. – Dopo quello che è successo stanotte, non ho potuto fare altro che pensare al modo in cui ho trovato Edmund. E se fosse stato tutto un trucco di Alhena, una volta scoperto il mio potere di leggere nel pensiero? In fondo, era molto vicina a Voldemort. So che è assurdo, ma ho paura che abbia usato la Legilimanzia per portarmi da lei. I miei sogni somigliavano troppo a quelli di Harry sull’Ufficio Misteri.
–Comprendo i tuoi timori, Jane, ma è giunto il momento di distinguere la realtà dalla paura – la tranquillizzò Silente. – Ti sembra forse che Edmund sia pericoloso? Se lo fosse stato davvero, stanotte non avrebbe rischiato la vita pur di combattere al vostro fianco. Qualsiasi siano le sue origini, quel ragazzo ha scelto deliberatamente da che parte stare e sarà molto difficile convincerlo a cambiare idea. Il fatto che tu lo abbia sognato lo scorso anno ha probabilmente un fondamento. Credo che tu abbia colpito Alhena molto più di quanto si sarebbe aspettata da una bambina di dieci anni, la notte in cui ti ha rapita. Non credo che si aspettasse tanta fierezza e determinazione da parte tua. La cosa deve averla impressionata non poco e il tuo ricordo, nella sua terribile solitudine, deve essere tornato più volte alla sua memoria, diventando quasi un’ossessione. Oscuri misteri accadono in una mente malata, soprattutto durante il sonno. Non puoi mai sapere dove va. Probabilmente, Alhena ti ha trasmesso quelle immagini inconsciamente. Eri l’unico contatto che le era rimasto con il mondo esterno. Niente di premeditato: non ne aveva più la facoltà già da tempo. Il resto è stato solo fortuna.
–Professore, ora che ci penso, c’era un’altra profezia accanto alla mia. Una su Voldemort. È vero che non si riferiva a lui? – domandò Harry.
–No, non si riferiva a Voldemort. Vedete, pochissime settimane dopo la prima profezia, la Cooman ne pronunciò una seconda di fronte a una persona che, pur di proteggere l’enorme segreto di cui era venuta a conoscenza, fece su di sé un potente incantesimo che le avrebbe impedito di rivelarlo a chiunque, a costo della sua stessa vita. Nessuno sa che cosa sia stato detto, tranne il fatto che si riferisse a un potente mago oscuro. Molte leggende sono circolate da lì in poi, una più assurda dell’altra. Ma forse non sapremo mai la verità.
–Un mago oscuro? – esclamò Jane sbiancando. – Non sarà per caso…
–Vedo che siamo giunti alla stessa conclusione – commentò Silente. – Sì, Alhena Black è stata l’unica altra persona ad ascoltare la profezia. Credo che anche lei, al pari di Voldemort, l’abbia un po’ interpretata a modo suo, scegliendo un ragazzo che in realtà non ha niente a che vedere con essa. Per quanto le sue ignote origini possano essere legate alla Casa di Serpeverde, egli non sarà mai un mago oscuro. Morirebbe, piuttosto.
–Forse è per questo che Voldemort voleva ucciderlo? Aveva paura di trovarsi di fronte un nuovo nemico?
–Credo che non ci sia altra spiegazione.
–Ma allora perché è stato allevato proprio dalla sua seguace più devota?
–Sono solo supposizioni, ma poco tempo prima della sua caduta tra Voldemort e Alhena ci fu una spaccatura incolmabile. Lei sparì nel nulla, improvvisamente, e nessuno la vide più fino a pochi anni fa. Le cause restano un mistero. In ogni caso, è certo che lei avesse deciso di continuare la sua battaglia da sola. Per riuscirci, però, aveva bisogno di un’arma abbastanza forte da contrastare Voldemort. Per fortuna, i suoi calcoli sono risultati errati.
–Ma allora perché non l’ha ucciso, quando ha scoperto che non sarebbe mai diventato un mago oscuro?
–Temo che a questo non posso risponderti, Jane. Forse la risposta sta proprio in quella profezia perduta di cui non sapremo mai il contenuto. Ma ora basta guardare al passato. Dobbiamo andare avanti e prepararci alla battaglia finale, che temo sia sempre più vicina.
–Un potere che Voldemort non conosce… – ripeté Harry a bassa voce. – Io non credo di essere così speciale.
Silente sorrise comprensivo.
–Nell’Ufficio Misteri c’è una porta che nessuno riesce ad aprire. Al suo interno è nascosto uno dei più grandi, terribili e inspiegabili misteri dell’universo.
–E quale sarebbe?
–Il cuore.



Buonasera! :)
Spero che dopo questo capitolo abbiate un po' più chiara la situazione. Prendetelo come un vero e proprio prologo del sequel, a cui dovrei iniziare a lavorare a breve.
Si partirà infatti dalla profezia perduta, che ha come protagonista proprio Edmund, e dal terribile segreto che essa nasconde. Ma non voglio farvi troppi spoiler questa sera ;)
Ci vediamo il prossimo martedì con il capitolo conclusivo di questa puntata.
Ringrazio tutti voi per aver seguito con pazienza e passione per tutti questi mesi: è bello sapere che questa piccola storia è stata apprezzata da qualcuno.
I personaggi vi ringraziano di persona per averli portati nel cuore!

Come sempre, vi lascio il link della mia pagina Facebook, per restare in contatto per gli aggiornamenti: 
https://www.facebook.com/LeStorieDiFedra
  

A presto! :)
Baci

F. 
         

 
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: _Fedra_