Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: LadyElizabeth    30/07/2008    5 recensioni
Una storiella forse banale, forse no. Una ragazza si trova a dover dare un'ennesima delusione al ragazzo che le piace che però è anche il suo allenatore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non ce l'ho fatta
Era la quarta volta che glielo diceva.
Era la quarta volta che aveva pianto non per se stessa ma per la delusione che sapeva di dare a lui.
“Lo so”.
Uno sguardo che si alza, la fronte corrugata, un dubbio nel cuore.
“Io ero lì”.
“Mi hai vista?”
“Fin dal riscaldamento”
“Ah”
Si volta…non vuole far vedere che si è commossa in parte perché lui era là e in parte perché aveva perso davanti ai suoi occhi.
Una mano si posa sulla sua spalla facendola sussultare.
“Non dire “ah”. Hai lottato fino a non avere più forza nelle gambe e nelle braccia, hai messo il cuore in ogni recupero, hai perso una goccia di sudore per ogni palla salvata, hai avuto la determinazione e la voglia di vincere che era necessaria…hai giocato bene”.
Silenzio.
“Se te lo dico io che sono il tuo allenatore qualcosa di vero ci sarà, no?”
Silenzio.
La prende per le spalle e la fa voltare. Osserva il suo visino da fata rigato da lacrime salate, la stringe a sé. Sente quel corpo tremare tra le sue braccia, rifugiarcisi, stringercisi, cercare un appiglio per non affondare.
“Shhh…io sono qui. Mi dici perché piangi?”
Un brivido, poi alza la testa e anche tra le lacrime torna a essere grintosa, combattiva, arrabbiata.
“Perché tu eri lì! Tu eri lì a guardarmi per quella che forse sarà l’unica volta nella vita e io ho perso!!! Non ho vinto davanti ai tuoi occhi, non ti ho dato quella gioia!”
“Guarda che non devi essere dispiaciuta per me…io non sono così importante!”
“Non dirmi stupidaggini! So che lo sai!!!”
“So cosa?”
E, per chissà quale sentimento, da combattiva torna spaventata e indifesa.
“Non dirmi che non ti sei mai accorto di come cambio quando ci sei tu…”
“E va bene!!! Me ne sono accorto… I tuoi occhi si illuminano, tu sorridi, diventi radiosa e sembri risplendere luce lunare. Diventi bellissima, affascinante, magnetica. Porca miseria…e quando ci sei tu io non riesco a staccarti gli occhi di dosso e ogni volta che ti parlo mi sento diverso!”
È spiazzata: lo fissa con gli occhi lucidi e non sa che dire.
“Oddio perdonami non dovevo dirtele queste cose…”
Lo interrompe.
“Ora hai capito perché mi è dispiaciuto da morire aver perso, ma soprattutto aver perso quando c’eri tu?”
“Ma dai! Io ti vorrò bene comunque. Non mi importa se vinci o se perdi perché non riesco più a guardarti in ambito tennistico. A me adesso importa quello che mi rendi quando siamo assieme e io credo che tu mi abbia fatto capire come si fa ad amare…”
“Amare?”
“Io sono innamorato di te Francy”
“Tu?”
“Non mi importa la differenza di età, non mi importa se la mia ragazza adesso ci sta male…io ti amo!”
“Perché?”
“Come perché? Non puoi chiedermi perché ti amo!”
Sospira e si sporge verso di lui, un po’ donna, un po’ bambina.
“D’accordo! Ti amo per come ridi, per come parlano i tuoi occhi, ti amo per come hai sempre un sorriso in serbo per me, ti amo perché ogni singolo momento spero tu ti faccia sentire, ti amo perché sei l’unica, oltre e a mia madre, ad avermi preparato delle torte, ti amo perché mi manchi non appena richiudi la porta dietro di te…ho milioni di “ti amo perché…” ma ti ho convinta con questi?”
Sorride commossa.
Si avvicina.
Torna seria.
“Ti amo anche io. Grazie”
Un bacio dolce si posa su quelle labbra giovani.
“Grazie”
Un altro bacio delicato.
“Grazie”
Un abbraccio per essere più vicini.
Un bacio leggero come una farfalla.
“Grazie”.
“Adesso basta eh?”
Una risata.
Occhi negli occhi.
Un bacio profondo simbolo di un amore ora svelato e destinato a vivere a lungo, forse per sempre.

Perché a volte nella vita bastano tre semplici cose per essere felici.
Un uomo.
Una donna.
E un amore appena sbocciato puro e tenero ma soprattutto…ancora tutto da vivere.




Questo era un lieto fine.
Nella vita, o almeno nella mia vita, lieto fine di questo tipo non esistono.
Una conversazione del genere non è mai accaduta anche se molte notti le ho passate a ripetere nel buio “non ce l’ho fatta” sperando che il mio principe venisse a prendermi e mi consolasse.
Il mio principe non è mai venuto anzi…tra pochi giorni parte con la sua ragazza per un mese negli Usa e sentirlo parlare di tutti i suoi progetti mi fa stare male.
Non ho mai la forza di dirglielo…perché rovinerei la mia carriera da tennista, rovinerei il nostro rapporto che a volte sembra essere più di un amicizia intima…e non saprei come vivere senza di lui.
Già solo adesso il sentirlo dire “ci sentiamo stasera” e tanto sapere che non lo farà, e infatti nn lo fa, mi fa stare malissimo e al solo pensiero che parta le lacrime sgorgano dagli occhi.
Perciò vado avanti con delle storie che mi fanno sorridere e mi fanno credere, per un solo felice minuto, che la mia vita non sia quella che è ma sia come quella delle favole.
Scusatemi se vi ho annoiato inutilmente…i veri problemi della vita non sono questi lo so. Però al momento oltre a questo mi trovo a doverne combattere anche un altro più grosso di me e se nn mi sfogo esplodo.
Scusate e grazie…sia a voi che leggete che a voi che commenterete!
Un bacio.
Lady Elizabeth
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LadyElizabeth