Era venerdi, e come tutti i venerdi sera c’era la maratona di Harry Potter a casa di Chris. 
Darren era sempre impaziente di andarci, non aspettava altro che quell’appuntamento settimanale dedicato solo a loro senza nessuno intorno. Infatti vedersi con Chris era diventata quasi un’impresa: tra le interviste, i prossimi tour da programmare, e c’era anche il lancio del suo terzo libro. Era così orgoglioso del suo ragazzo. Già il suo ragazzo. Forse questo termine era improprio da usare,perché Darren non era sicuro al cento per cento che quello fosse davvero il suo ragazzo. Fino a prova contraria, per il resto del mondo, era il ragazzo di Will. Ma quella sera, quel venerdì era solo loro. Niente Will, niente Mia, niente mondo e niente verità. 
Il campanello di casa Colfer risuonò nell’ambiente circostante, già preparato per l’occasione. Chris si precipitò alla porta e trovò Darren con un pacchetto in mano e un sorriso brillante sul viso, lo stesso che aveva anche il soprano quando era con lui. 

Ciao. - rispose il moro, accennando di nuovo quel sorriso che faceva letteralmente sciogliere Chris. 

Ciao, entra - esclamò l’altro di fronte a lui. 

Darren si diresse verso il divano blu, che conosceva fin troppo bene, e si accomodò come se fosse a casa sua. Entrambi avevano preso accordi sullo stare in casa dell’altro, il che faceva sempre un certo effetto. Chris si diresse in cucina per prendere la ciotola dei pop corn, mentre Darren aveva già tolto il cappotto e aveva spento il cellullare, sempre come d’accordo. Poi il più giovane, dopo aver fatto tappa in cucina, si diresse verso la sua camera e prese una coperta in caso sentisse freddo. Nonostante fossero a Maggio, Chris era sempre un tipo freddoloso mentre Darren era il suo opposto, proprio per questo venivano definiti come lo Ying e lo Yang, opposti e perfetti insieme. 
Il moro rimase lì per qualche abbontante minuto, quando Cooper sopraggiunse di colpo sul divano, attirando l’attenzione del ragazzo, che si sporse per coccolarlo un po’, dato che il massimo che il “ragazzo” del suo migliore amico poteva fare, era portarlo a passeggio. Anche Chris arrivò dallo stesso corridoio, però in compagnia del suo fedele gatto Brian. 


Okay, um..possiamo incominciare? - chiese timidamente il soprano. 

Certo.. - disse l'altro, per poi riprendere più pacatamente. 


Stasera possiamo vederli non in ordine cronologico, o in ordine di comparsa dei tuoi personaggi preferiti? Ormai ho imparato anch’io le loro battute a memoria! - esclamò Darren. 

Infatti, la serata finiva con il più delle volte con Chris stanco morto tra le sue braccia, ancora intento a mimare mnemonicamente le battute di Harry Potter, o di Draco Malfoy. 


Va bene, Criss. – rispose prontamente il giovane. 

L’altro potè sentire, una voragine sotto i suoi piedi. Davvero gli stava concedendo un tale lusso? Di solito le volte in cui lo faceva era perché voleva stare sopra, ma questa volta era diverso. Chris si sporse per prendere un dvd a caso e lo sguardo di Darren non potè fare a meno che incrociare la perfetta rotondità dell’altro, accovacciato leggermente per inserire il disco nel lettore multimediale. 
Darren si sistemò in una parte del divano con Cooper sopra le sue gambe parzialmente incrociate, mentre Chris si era rintanato con Brian al suo fianco, mentre delicatamente gli accarezzava il capo. 
Improvvisamente uno squillo squarciò l’aria colma di suspance per l’arrivo di Barty Crouch Jr. 
Chris si voltò rapidamente verso il comodino accanto al divano, e percepì la suoneria del suo telefono. Sullo schermo apparve il numero di Will, senza immagine, e il ragazzo sbuffò. Darren, ancora preso dal film, si avvicinò a lui e con aria interrogativa gli chiese chi era, ma Chris si giustificò subito prima che l’altro potesse dire altro.

S-scusami, avevo dimenticato di spegnerlo..

Se è Will, rispondi non ti preoccupare, rispondi. - ribbattè in modo abbastanza freddo il moro. Chris potè percepire la tensione che si era creata in quel momento, ma decise di rispondere. 

Pronto? 
Ah ciao..domani? Ma, no aspetta come hai già invitato tutti? Ho capito..ma adesso sono impreparato! Dove lo trovo un costume? Hey! No aspetta!

Darren notò il volto seccato del ragazzo appena chiuse la chiamata, ma non volle porgli altre, perché solo sentendo il nome di Will gli si raggelava il sangue nelle vene. Però fu Chris a prendere parola, per primo.

Era..era Will

Lo so 

Ha organizzato una festa per il mio compleanno domani..

Dieci giorni prima? Lo sa che porta sfortuna, vero?

Si..ma ha già fatto tutto, ha persino invitato Jenna! 

Wow..

Pensa che per farmi venire, ha addirittura inserito un tema nella festa

Interessante - continuò il moro rispondendo sempre in modo distaccato. Non gli piaceva particolarmente parlare di lui e notava che anche a Chris non piaceva.

Personaggi letterari - rispose il soprano.

Come? 

Il tema sono i personaggi letterari e non ho proprio idee..

Darren guardò lo schermo poi si girò verso Chris, osservandolo abbastanza a lungo, mentre teneva lo sguardo ancora basso. Vederlo così non era mai stato bello per lui, e quella situazione stava sfuggendo di mano. Così prese un bel respiro e portò il suo braccio intorno a Chris in modo tale da portarlo vicino a se, accorpando tutti e due, compresi gli animali domestici. Chris si sentì trasportato dal quel tocco e si lasciò nelle sue braccia.

Mi dispiace, so che non ne dovremmo parlarne..ma io non so- 

Non terminò quella frase perché le sue labbra erano premute contro quelle di Darren che nel frattempo si era sporto per baciarlo. Era un bacio dolce, sincero e colmo di tristezza e consapevolezza che quella situazione sarebbe durata non poco, o almeno fino ad un certo momento. 
Quando si staccarono, rimasero vicini, sapendo che separare quel contatto aveva sempre un che di doloroso. Poi Darren si allontanò un poco, quanto bastava per perdersi negli occhi di Chris, così indescrivibilmente blu.

Dovresti vestirti da Harry Potter.. - disse scherzosamente.

Non eri tu il ragazzo sopravvissuto? – replicò il soprano, prima di lasciare un altro bacio sulle labbra del moro che cercava di elaborare una risposta. 

Ma io sono Harry Freaking Potter. 

Sussurrò appena contro le labbra dell’altro per poi tornare a baciarlo nuovamente, come accadeva tutti i venerdì sera.