Justin Bieber, 'Love and War.' di Valexx_

LOVE AND WAR.

Lui mi fece capire cosa fosse realmente l�amore.
Lui c�era sempre stato per me.
Lui mi amava, mentre io mi odiavo.
Lui mi salvava, mentre io mi uccidevo, internamente, lentamente. Faceva di tutto pur di starmi accanto, pur di farmi smettere di essere triste, e rendermi felice. Ma io? Cosa facevo per lui? Cosa facevo per fargli capire ci� che realmente provavo? Niente.
Troppo egoista, troppo stupida, troppo confusa.
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�Non sar� mai normale.�
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In quel periodo un turbine di emozioni indecifrabili girava intorno a me. In quel periodo mi sentivo sempre sola. In quel periodo volevo davvero farla finita; volevo fare la codarda� e scappare via dalla vita.
La mia mente strana e contorta aumentava i problemi, creando allucinazioni, e nascondendo la verit�.
Il mio unico sfogo era quello di farmi del male, era quello di ferirmi esternamente, per distruggermi internamente, e Justin ne era a conoscenza. Lui lo sapeva, lui voleva aiutarmi, lui era l� per me.
Ma io non volevo conforto da nessuno, io non volevo aiuto �o meglio, lo rifiutavo.
Justin era disposto ad aiutarmi, Justin era disposto a tutto per me. Ma io volevo farcela da sola, nonostante la consapevolezza di poter ricadere per altre cento, duecento, trecento volte.
Io avevo il bisogno di vincere, da sola.
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Il mio mondo era composto da vuota e nera cupezza. I miei occhi ormai spenti, fissavano il vuoto, ed io non provavo emozioni. Non avevo stimoli, non avevo voglia di fare niente.
Smisi di andare a scuola, smisi di ballare, smisi di uscire con gli amici.
Non avevo pi� obbiettivi; la mia era una sopravvivenza.
Justin veniva tutti i giorni a trovarmi, entrando dalla grande e ariosa finestra di camera mia. Si avvicinava a me e iniziava a parlarmi della sua giornata, accennando dei tristi sorrisi. Quanto ero stupida? Quanto? Gli stavo facendo del male. Oltre ad uccidere me, stavo uccidendo anche lui.
L�unico a cui importava veramente di me.
Mi odiavo, e vederlo triste mi lacerava.
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-Ehi piccola.- disse Justin varcando la finestra, saltellando giocosamente nella mia camera. Non una parola usciva dalla mia bocca, non una sola emozione riusciva a trasparire dal mio spento viso.
Un sorriso per� si fece spazio sul mio volto, incoraggiandolo cos� a sedersi vicino a me.
Lo amavo, e mi odiavo. Lo stavo ammazzando ogni giorno di pi�, stavo spegnendo anche lui oltre a me.
Non me lo sarei mai perdonata.
-Sai, oggi sei bellissima.- mi sorrise con un velo di stanchezza, guardandomi negli occhi.
Abbassai lo sguardo sul mio orrendo e distrutto corpo, cercando di capire ci� che avevo di �nuovo�: indossavo un pigiama. Il solito e noioso pigiama.
Mi amava davvero tanto.
Rialzai il viso, incontrando i suoi occhi color caramello. Ero stanca, non potevo� continuare cos�.
-Lasciami sola.-� Che stupida! Stupida! Stupida! Stupida!
Stavo per avere un altro attacco di panico. Stavo per rientrare in crisi con me stessa. Non potevo pi� controllarmi.
-Ti amo.-� Justin ignor� il mio ordine, avvicinandosi a me, ogni secondo di pi�.
-Lasciami sola.- ripetei una seconda volta, trattenendo le lacrime, scansandomi debolmente da lui.
Non avevo forze.
-Ti amo.- Disse, ancora una volta, avvicinando il suo viso al mio. Girai il mio volto dalla parte opposta alla sua, ma lui con una mano prese la mia guancia, costringendomi a guardarlo negli occhi. Sapeva che non potevo reggere il suo sguardo, ma quel giorno era diverso. Quel giorno era l�ultimo.
-Ti amo�- sussurr�, prima di poggiare le sue labbra rosee e paradisiache sulle mie, screpolate.
Non riuscivo pi� a trattenermi, una lacrima cadde tristemente sul mio volto. Justin approfond� il bacio, come se avesse voluto rimanere in quella posizione per sempre.
Io piangevo, lo amavo, mi odiavo.
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�Smettila�.
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Mi alzai, di scatto. L�avrei fatta finita.
Sospirai, pesantemente, sentendo un groppo alla gola. Justin mi blocc�, ed io senza forze, non riuscii a liberarmi dalla sua presa.
-Non farlo.- mi disse. Due parole, solo rabbia.
-Lasciami. Sola.- asciugai le pesanti lacrime con il braccio libero.
-Mai.-Justin si avvicin� a me, lasciando un altro bacio sulla mia bocca. Lo spinsi via, e con la coscienza che mi maltrattava, i pensieri che passavano velocemente e la testa che esplodeva, mi diressi al bagno, sbattendo la porta, appoggiandomici sopra.
-Non te lo permetter�, non lo farai. Io ti salver�. Io ti giuro che ti salver�.- �Quella voce da me tanto amata sussurr� sulla porta, stanca, afflitta, triste.
Le lacrime non si fermavano, i tremolii presero possesso del mio lurido e schifoso corpo.
-Ti amo.- sussurrai, aprendo leggermente la porta.
Non avevo mai visto Justin piangere prima di allora. E per la prima volta, dopo tanto tempo, provai qualcosa di indescrivibile. Provai una sensazione troppo potente.
-Non ce la faccio pi�.- Mi fiondai contro le sue confortevoli e possenti braccia.
-Ce la faremo, insieme.- mi disse, cercando di non stringermi troppo forte a causa del mio piccolo ed esile corpicino, orrendo e squallido. Pieno di ferite, di graffi, nei posti pi� nascosti, in quelli meno evidenti.
Non potevo credere di aver fatto tutto da sola, non potevo credere di essere stata cos� crudele con me stessa, nonostante mi odiassi.
Non volevo essere cos�, ma lo ero �purtroppo.
La mia mente non voleva accettare quella parola, cos� le diedi un nome tutto mio: guerra.
Esatto, la mia era una guerra contro me stessa. Non potevo uscirne viva, dovevo essere salvata.
-Voglio morire.- gi dissi, intenta a staccarmi da lui, ma senza risultati. Non mi lasciava andare, non voleva lasciarmi andare.
-No, perch� se tu muori, se tu mi lasci solo, la mia vita non avrebbe pi� senso. Se tu dovessi morire, morirei anche io. Da adesso in poi le cose cambieranno, io� io te lo prometto. Te lo giuro. Ma ti prego, non lasciarmi. Ho bisogno di te per continuare a vivere. Non voglio che la mia esistenza diventi una sopravvivenza. �
Quelle parole, quelle frasi, mi spezzarono il cuore.
Io che volevo morire. Io che volevo farla finita, io troppo stupida e egoista per rendermi conto di quello che avrebbe potuto provare lui. Io, che per anni ho combattuto da sola, senza accettare n� notare un aiuto, pur avendolo sempre accanto a me.
Io, incredibilmente pazza di lui.
-Ora dimmelo. Dimmi tutto ci� che provi, dimmi che non mi lascerai mai, dimmi che staremo insieme per sempre. Dimmelo.- levai nervosamente le lacrime che scendevano sul mio viso.
Mi staccai leggermente dal suo tenero abbraccio, immersi i miei occhi scuri come la notte nelle sue iridi mielate, poggiai entrambe le mani sul suo petto: -Vuoi davvero sapere cosa provo nei miei confronti? Odio. Tanto odio. E nei tuoi? Solo amore. Justin, io ti amo. Sei la mia salvezza. Io�- sospirai, chiudendo gli occhi e serrando di poco la bocca prima di ricominciare a parlare.-Io non ti lascer�, combatter� per te. Staremo insieme, per sempre.-
E giuro che in quel momento, lo vidi sorridere veramente, con lacrime di gioia che si posavano delicatamente sul suo viso perfetto.

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Combattei, solo per lui.

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Spazio autrice:

Eccomi qui con una nuova OS.
Spero vi sia piaciuta, l'ho scritta con tutto il cuore e l'impegno possibile.
Volevo sfogarmi, tirare fuori i miei sentimenti, e spero di esserci riuscita.
Be', se vi � piaciuta lasciatemi una recensione, no?
Scusate per gli errori.
Per qualsiasi cosa potete trovarmi su twitter: @dreamerauhl_� (Il link � nel mio profilo).
Ho un'altra OS "I was transparent" e due fiction "I'll be your Angel." & "La mia storia."
Mi farebbe piacere se le leggeste e magari se lasciaste anche qualche recensione.
Bene, spero di ricevere qualche parere anche qui, mi sono impegnata molto quando l'ho scritta.
Di sicur� far� altre OS :)
Okay, credo di aver finito.
Ci si vede Xx