Nick autore: Queen of the lower court 
Titolo: Better luck next time
Personaggi: Shoichi Imayoshi, Yoshinor Susa
Pairing: NN
Genere: introspettivo, angst
Avvisi: post vittoria del Seirin VS la Touou. Non credo sia più spoiler per qualcuno, però...
Rating: verde
Note: 
Visto che continuavo a vedere gif degli occhioni rossi e gonfi di Imayoshi e Susa, e dopo aver visto questa fanart, m'è venuto lo schiribizzo di scrivere una flash. Pessima idea, sicuro, ma tant'è... Ciò è successo qualche settimana fa. E sempre qualche settimana fa ho ascoltato la canzone da cui ho preso ispirazione per il titolo... ma da brava pirla non l'ho segnata e non mi ricordo più qual è =_= Vabbé, editerò se mi tornerà in mente <3
 

Better luck next time 

Susa finge di non vedere. Finge di non vedere il brusco appannarsi delle lenti, il moto della mano che corre rapida a fregare insistentemente le palpebre, il modo in cui le dita finiscono per scostare gli occhiali via dal naso e coprire gli occhi per nascondere il pianto, anche se le lacrime filtrano lo stesso e gli striano gli zigomi.
Susa finge di non vedere il dolore di Imayoshi perché la sua visione è talmente offuscata, distorta da stille di acqua salata che non riesce a trattenere, che potrebbe benissimo essere solamente un’illusione. Finge di non sentire i singhiozzi mal soffocati dietro l’anta dell’armadietto degli spogliatoi e i singulti di rabbia e dolore che Shoichi non riesce ad ingoiare nonostante i suoi sforzi convulsi, perché ha ancora i timpani scossi dalla sirena finale e potrebbe benissimo trattarsi degli strascichi del suo eco. Oppure potrebbe essere lui, la fonte di quei suoni, ma non ha le forze per controllare cosa stanno facendo le sue corde vocali.
Perché ingoiare quella sofferenza, quel bruciare spasmodico del petto, quella voglia di spaccare i muri e  spezzarsi le dita e tornare indietro, è impossibile; digerire tutto quello, è impossibile; affrontare la sconfitta nell’ultima partita del triennio del liceo, è impossibile.
La prossima volta, la prossima volta... quale prossima volta? Per loro non c’è ritorno e non c’è più appello.
Imayoshi si volta di scatto, dandogli le spalle e curvandosi su stesso come una foglia avvizzita, e continua a singhiozzare senza freni. Susa finge di non vederlo e di non provare il disperato istinto di allungare una mano verso di lui per condividere quel peso, ed è la cosa che fa più male di tutte.