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Autore: babykit87l    23/05/2014    1 recensioni
Eccomi di nuovo qui... Questo è davvero un esperimento, perché la mia prima semi long, dico semi perché in realtà potrebbero essere tutte OS ma sono comunque tutte collegate... Inoltre è la prima volta che mi cimento nel genere umoristico e non so cosa ne verrà fuori sappiatelo... Comunque è puramente Klaine!Centrica... ^_^
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry, Sam Evans, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PASSO 13. LA CENA DI PROVA
 
Stava ricontrollando la tavola apparecchiata per l’ennesima volta in quella giornata. Sapeva di essere un tantino paranoico ma voleva che fosse tutto perfetto, quelle saranno le prove generali, un test della giornata più importante della sua vita. Doveva essere perfetto. Non ci sarebbero state seconde prove.
 
“A che pensi?” Chiese Blaine, risvegliandolo dai suoi pensieri, mentre lo abbracciava da dietro, lasciandogli un bacio leggero sul collo niveo. Sospirò pesantemente.
 
“A tante cose. Voglio che vada bene…” Parlava pacato ma Blaine poté notare l’irrigidimento del corpo, segno che fosse alquanto nervoso.
 
“Andrà bene. Non dobbiamo agitarci, pensiamola come una semplice cena con i parenti e gli amici.” Il castano sorrise, voltandosi nell’abbraccio.
 
“Appunto! Ci saranno i miei e i tuoi nella stessa stanza…” Lo guardò con le sopracciglia alzate e il sorriso sulle labbra. Gli occhi di Blaine si spalancarono di colpo e il respiro gli si spezzo in petto.
 
“Oddio… Sarà un disastro!” Kurt rise, tenendosi il labbro inferiore tra i denti.
 
“Tranquillo! Pensiamola come una semplice cena con i parenti e gli amici.” Gli fece poi il verso, sciogliendo l’abbraccio e sistemando per la centesima volta una forchetta.
 
***
Gli ospiti di quella sera arrivarono a gruppi: la prima ad apparire sulla porta fu Rachel, accompagnata da Sam e da Mercedes. Dopo essersi salutati, fu un susseguirsi di “Stai benissimo!”, “Questa tavola è stupenda!” e la solita uscita di Sam “Non è che qualcuno domani ci scambia per dei pinguini?” che fece ridere tutti e stemperò la tensione dei futuri coniugi.
 
Poi fu il turno dei signori Hummel, che quasi si commossero nel pensare che il loro bambino il giorno dopo sarebbe stato un uomo sposato, a cui seguirono gli occhi alzati di Kurt e un “Dai Pa’ non fare il sentimentale!”
 
Un’ora dopo c’erano quasi tutti, eccetto la famiglia di Blaine, stranamente in ritardo, tanto che il ragazzo continuava ad avvicinarsi alla finestra per accertarsi che stessero arrivando. Poi due figure scesero da un taxi e velocemente entrarono nello stabile. Il moro sorrise, pensando ‘Eccoli finalmente!’
 
Tempo che raggiungesse la porta e il segnale del campanello risuonò in tutto l’appartamento.
 
Entrambi aprirono la porta, per trovarsi davanti al sorriso sfacciato di Cooper.
 
“Coop ciao!” Sorrise immediatamente Blaine, mentre abbracciava il fratello e lo faceva entrare.
 
“Ehi schizzo, scusa il ritardo… Ah lei è Rosemary.” Disse il più grande, indicando una donna, vestita come fosse una gitana con tanto di cavigliera e foulard in testa pieno di medagliette.
 
“Aehm, ciao… Io sono Blaine e lui è Kurt. Domani ci sposiamo!” Rispose allora, cercando di essere il più educato possibile. La donna dal canto suo alzò una mano e chiuse gli occhi.
 
“Tu sei il fratello di Cooper. Hai 20 anni e sei gay. Vero?” Chiese, come se avesse appena rivelato una grande verità. Blaine rimase un momento interdetto mentre rispondeva.
 
“Sì, credo di avertelo appena detto io…”
 
Kurt la guardò sconvolto, prima di voltarsi verso il suo futuro cognato in cerca di qualche spiegazione.
 
“Ragazzi, lei è una chiromante. Legge il futuro delle persone, solo guardandole. Per esempio quando l’ho incontrata, mi ha detto che avrei a breve incontrato l’amore della mia vita e ora stiamo insieme. Non è incredibile?”
 
Il fratello lo fissò, cercando di capire se stesse scherzando o ci credesse davvero a quello che aveva appena detto.
 
“Scusaci un momento. Coop, possiamo parlarti?” Intervenne Kurt, trascinando letteralmente il ragazzo verso la cucina.
 
Quando finalmente furono soli, entrambi scoppiarono nei confronti del giovane.
 
“Sei matto? Quella ti ha preso in giro totalmente!”
 
“Non puoi essere così idiota… Come fai a essere il fratello di Blaine. Da che ramo della famiglia hai preso?”
 
Cooper spostava lo sguardo da uno all’altro cercando di capire cosa stessero dicendo, mentre gli altri due continuavano a inveire contemporaneamente verso di lui.
 
“Calma, calma… Così non capisco una parola di quello che dite…”
 
Dopo appena un secondo, entrambi si zittirono, sospirando, prima di parlare nuovamente.
 
“Coop, io ti voglio bene, lo sai, per cui te lo dico con tutto il bene di questo mondo. Quella è una manipolatrice, che ti ha ingannato alla grande. Anche se non so come, visto che anche un idiota lo capirebbe…” Iniziò Kurt, cercando di essere il più tranquillo possibile.
 
“No, voi non capite. Grazie a lei la mia carriera è decollata. È lei che mi dice quali sono i provini più papabili e quelli dove sicuramente mi prenderanno. Ora è lei la mia manager. Non sono un idiota!”
 
Blaine, che dopo essersi calmato, non aveva più proferito parola, scosse la testa.
 
“Ok, voglio crederti. Sei mio fratello e sei più grande di me, non posso credere che tu sia così deficiente da farti raggirare, per cui le daremo una possibilità. Solo una però.” Disse, mentre prendeva la mano di Kurt, continuando a tenere lo sguardo fisso sul fratello.
 
Così tutti e tre tornarono nel salone imbastito a festa per rimanere ancora più sconvolti. La tavola era stata sparecchiata per metà, per accogliere carte e una sfera di cristallo, mentre la donna prendeva la mano di Mercedes per leggerle il futuro.
 
“Siamo rovinati!” Fu il sussurro di Blaine, quando sentì il corpo del suo uomo tremare di rabbia e frustrazione.
 
***
Dopo neanche mezz’ora, in cui avevano cercato di convincere Rosemary a sbaraccare dalla tavola e a smetterla di dire a tutti quando sarebbero morti, il campanello suonò di nuovo.
 
Blaine, affranto dalla situazione, andò ad aprire la porta e il sorriso comparve sul suo volto quando vide che anche i suoi genitori erano lì.
 
“Mamma, papà entrate. Aspettavamo solo voi…” Disse mentre lasciava entrare i due, a cui si era aggiunta una terza persona che non conosceva affatto.
 
“Ciao! Tu devi essere Blaine.” Disse lo sconosciuto, tendendo una mano.
 
“Ehm sì, sono Blaine. E tu invece chi sei?” Chiese allora, lanciando uno sguardo nervoso verso i propri genitori.
 
“Blaine, lui è Duncan, il figlio di un mio collega.”  Rispose per lui suo padre, mentre si spostava nel salone insieme alla moglie.
 
Blaine sorrise preoccupato dalla strana piega della situazione. Perché suo padre si era portato dietro quel Duncan? Dove voleva andare a parare?
 
Scosse la testa per evitare di pensarci e si fece strada per il salone dove c’erano anche tutti gli altri ospiti.
 
Finalmente la cena poteva cominciare.
 
***
La cena sembrava procedere senza evidenti intoppi, nonostante la presenza di quella donna che continuava a dire idiozie come fossero verità scese in Terra e Kurt sembrasse oltremodo nervoso dalla presenza di quell’ospite inatteso. Ovviamente stiamo parlando di Duncan, non di Rosemary.
 
In ogni caso ora, mentre consumavano il tris di primi, stavano tranquillamente conversando in vari gruppetti, mentre Kurt e Blaine cercavano di non far sentire nessuno trascurato. Quando videro che la conversazione dei loro amici si stava svolgendo serena, si spostarono verso i genitori di Blaine, che stavano parlando con Coop, la chiromante e Duncan.
 
“Oh Blaine, ecco ti volevo presentare per bene, questo giovane. Pensa ha la tua età e già sta facendo il praticantato nel nostro studio.” Il ragazzo sorrise mestamente a quelle lodi.
 
“Beh non deve essere difficile con le spintarelle del padre.” Intervenne Kurt, non riuscendo proprio a mordersi la lingua.
 
Insomma, quello era un vero e proprio affronto! Portare un pretendente alla cena di prova del proprio figlio. Un affronto!
 
“Veramente, mi hanno permesso di iniziare il praticantato perché ho il massimo dei voti in tutte le materie e partecipo a diversi club extra curriculari.” Kurt rivolse lo sguardo verso il ragazzo, tentando di metter su il sorriso più falso che potesse. In fondo non poteva essere difficile. Era un attore, accidenti!
 
“Wow, che meraviglia! Sei proprio un genio allora.” Rispose, fremendo ormai di rabbia. Quando sentì la mano del suo futuro marito, la sua vera ancora, si sentì subito meglio e sicuramente più calmo.
 
“E come mai sei qui?” Chiese a quel punto, Coop, stranamente silenzioso.
 
“I tuoi mi hanno detto che venivano a trovare il loro figlio e che volevano presentarmelo. Inoltre non ho mai visto New York, così mi sono detto ‘perché no?’ Ed eccomi qua.” Il sorriso non abbandonava quel viso, sbarbato e da bravo ragazzo.
 
“Capisco… Ah Blaine, Kurt non è il caso di portare i secondi e il vino? Andiamo vi do una mano.” Disse poi, facendo cenno di seguirlo, capendo immediatamente che quella era solo una scusa.
 
Lo seguirono in cucina, dove la rabbia di Kurt esplose in tutta la sua furia.
 
“La nostra cena di prova è un disastro. I tuoi vogliono farci mollare il giorno prima delle nozze e hanno portato quel tizio con loro…”
 
“Già, sono furioso anch’io, Kurt… Non bastava la chiromante che dà presagi di morte a tutti, ci mancava solo lui… Chi diavolo è quel ragazzo? Perché è venuto? Rimarrà anche domani? Rovinerà le nozze, magari quando il giudice dirà ‘c’è qualcuno che si oppone a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre’, lui si alzerà in piedi e dirà ‘io mi oppongo’ e scatenerà un putiferio e il matrimonio sarà rovinato, tu mi lascerai perché non so gestire la mia famiglia e io non ce la faccio a stare senza di te, perché sei l’amore della mia vita e non voglio vivere senza di te, voglio essere tuo marito e amarti per il resto dei miei giorni e-”
 
Quello sproloquio fu interrotto dalle labbra di Kurt che si posarono velocemente su quelle del ragazzo, che sospirò nel bacio e si rilassò immediatamente.
 
“Ti sei calmato?” Chiese il castano, mentre poggiava la fronte su quella dell’altro.
 
“Credo di sì… Scusa, mi sa che ho avuto un attacco di panico…” Risero entrambi, continuando a baciarsi a fior di labbra, finché un colpo di tosse li riportò alla realtà.
 
“Non vorrei interrompervi ma io so chi è quel ragazzo e avete ragione. È qui perché da quando ha scoperto che è gay, papà non ha fatto altro che ripetergli quanto tu sia perfetto e quanto lo sareste insieme. Quello deve essersi convinto di avere qualche chances.”
 
“E tu come lo sai?” Erano stupiti dalla quantità di informazioni che possedeva Cooper.
 
“Rosemary! È lei che me l’ha detto… Visto che non è così male, come chiaroveggente? Ora, la domanda è: che volete fare a riguardo?”
 
Entrambi non sapevano cosa rispondere. Non avevano certo previsto questa svolta.
 
“Perché non gli fate vedere questo bello spettacolino? Così magari lascia stare…”
 
I due si guardarono e sorrisero. Se Richard Anderson voleva la guerra, l’avrebbe avuta.
 
***
Tornarono al tavolo, portando altre bottiglie di vino e acqua, pronti a dare del filo da torcere a quel ragazzo. Niente e nessuno si sarebbe messo mai in mezzo.
 
Si rimisero seduti accanto ai genitori di Blaine e, consci del fatto che li stessero guardando, si scambiarono un bacio - persino più lungo di quanto avessero preventivato - e quando si staccarono, bisognosi di una boccata d’aria, si voltarono di nuovo verso gli ospiti sorridendo, mentre il fischio d’apprezzamento di Sebastian e Cooper risuonava nella stanza.
 
“Di che stavamo parlando?” Chiese Kurt, rivolgendo l’attenzione ai coniugi Anderson, che rimasero sconvolti da tale scena. Non erano di certo abituati a vedere effusioni del genere, soprattutto se il protagonista era il proprio figlio.
 
“Mi pare stessimo parlando delle incredibili qualità di Duncan…” Rispose Cooper, dandogli corda.
 
“Ah è vero, grazie fratellone. A proposito di incredibili qualità, sapete chi è veramente incredibile?” Intervenne Blaine, sorridendo all’ospite indesiderato. “Kurt!”
 
“Oh mai dai…” Kurt, sorrise con finto imbarazzo. Sapeva bene cosa pensasse il suo futuro marito del suo talento, non era di certo una novità.
 
“Sono serio… Voglio dire, Kurt è una delle persone più straordinarie che abbia mai conosciuto. Non per niente sta per laurearsi alla NYADA col massimo dei voti. Madame Tibideaux stravede per lui, tanto è talentuoso.” Continuò poi, rivolgendo lo sguardo al padre, mentre quest’ultimo alzava gli occhi al cielo. “Non sei d’accordo, papà? Perché qui c’è qualcuno che potrebbe dissentire, vero Burt?”
 
Burt sorrise, annuendo. Aveva ben capito che la presenza di quel ragazzo non era gradita da nessuno dei due e volevano metterlo bene in chiaro.
 
“Certo che no… Voglio dire, è chiaro che se è anche entrato alla NYADA è sicuramente un ragazzo di talento. Bisogna sempre vedere se, una volta fuori da quella scuola, sarà altrettanto capace.” La voce di Richard sembrava tranquilla ma sicura di sé.
 
“Ovviamente, ma questo non succede con tutti i lavori? Insomma anche essere un tirocinante in un grande studio, non implica che si diventi un grande avvocato. O sbaglio?” Sapeva di rischiare di esagerare troppo, ma Kurt proprio non riusciva a trattenersi, anche se il tono di voce era decisamente mellifluo.
 
L’aria era così tesa da potersi tagliare con un coltello e tutti erano rimasti zitti ad ascoltare quello scontro di parole. All’improvviso però, Rosemary, la chiromante, si alzò in piedi, attirando su di sé l’attenzione di tutti.
 
“Sento delle vibrazioni negative… Sento che c’è molta tensione tra voi… E lei è la causa di tutto!” Disse rivolgendosi al signor Anderson, con tanto di dito puntato, segno che la presenza di Cooper aveva inciso anche su di lei. L’uomo la guardò scocciato, bisbigliando un qualcosa che somigliava tanto a ‘questa sì che è un vero genio’, al ché lei lo guardò con tanto d’occhi, per poi riprendere a parlare. “Ma non riuscirà nel suo intento, piuttosto renderà il rapporto ancora più profondo al punto tale che nulla li potrà mai separare e se ne renderà conto solo quando sarà in punto di morte… Vuole sapere quando accadrà?” Tutti nella stanza iniziarono a sghignazzare.
Quella donna, strana e fuori di testa, era riuscita a stemperare la situazione, in un modo decisamente bizzarro e stravagante.
 
“Che qualcuno ci aiuti!” Sospirò Kurt, mettendosi una mano sulla testa, mentre Blaine sorrideva e gli accarezzava la schiena, lusingato dalle parole di quella donna.
 
***
Il resto della serata passò in modo più sereno, anche se ogni tanto qualche tensione venne comunque a galla. Così ora si ritrovavano sdraiati sul letto, Blaine sulla schiena e Kurt appoggiato sulla sua spalla, mentre con un dito disegnava dei piccoli cerchi regolari sul suo petto.
 
“Non posso credere che siamo sopravvissuti a questa cena…” Sospirò il castano, lasciando un bacio sul collo ambrato del ragazzo.
 
“Non è andata così male, come si stava prospettando dai… Pensavo sarebbe finita molto peggio!” Risero entrambi, rilassati. Si guardarono intensamente.
 
“Che hai? Perché mi guardi così?” Gli chiese poi Blaine, il sorriso che proprio non riusciva ad abbandonare il suo volto.
 
“Ti rendi conto che domani a quest’ora saremo sposati?” Il respiro gli si spezzò in petto al solo pensiero.
 
“Da domani finalmente ti potrò chiamare ‘mio marito’… Sembra un sogno…”
 
“Non lo è… È tutto reale… È tutto vero…”
 
“Ti amo da morire!”
 
“Ti amo anche io, più della mia vita!”
 
Il grande giorno era ormai arrivato.
 
PIANO PER IL MATRIMONIO                         – DEFINIRE UNA DATA ✔ 24 MAGGIO 2015
                                                                     – DEFINIRE UN BUDGET ✔  $ 15.000 + $ 5.000
                                                                      – DEFINIRE LA LISTA DEGLI INVITATI ✔
                                                                      – SCEGLIERE LA LISTA DI NOZZE ✔
                                                                      – TROVARE LA  LOCATION ✔ GOTHAM HALL NEW YORK
                                                                      – SCEGLIERE GLI ABITI DA SPOSO ✔
                                                                      –  SCEGLIERE LA TORTA E IL CATERING ✔
                                                                      – SCEGLIERE LE PARTECIPAZIONI DI NOZZE ✔
                                                                      – SCEGLIERE LE FEDI ✔
                                                                      – SCRIVERE I VOTI NUZIALI ✔
                                                                      – DESTINAZIONE: HONEYMOON! ✔
                                                                      – L’ADDIO AL CELIBATO ✔
                                                                      – LA CENA DI PROVA ✔
 













 
NDA: eccoci qui! Non posso credere di essere arrivata alla fine di questa storia. Davvero manca solo l'epilogo e sarà tutto finito.
Per cui direi che i ringraziamenti finali li farò al prossimo ed ultimo aggiornamento di questa storia, anche se ovviamente sono grata a tutti quelli che leggono recensiscono seguono e preferiscono questa storia. Grazie di cuore davvero!
Ah dimenticavo... Ho aperto la mia pagina autrice su FB Babykit87l se vi va di darci un'occhiata mi fate piacere anche perché lì troverete snippet, spoiler e tanto altro sulle storie che scrivo e vari miei scleri e potremmo sclerare insieme se volete ;)
Ci leggiamo presto
Babykit




 
   
 
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