Crossover
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Autore: S05lj    24/05/2014    0 recensioni
Cosa è in grado di far tremare in egual misura i buoni e i cattivi di tutti gli universi manga-Marvel-film-telefilm-videogiochi e altro?
Io sono per il terremoto, oppure per Blob in bikini, ma molti dicono che anche la censura non scherza.
Questa è la storia, più o meno dettagliata, della guerra che i personaggi più celebri del mondo della fantasia sono costretti ad affrontare contro il MOIGE.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
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LCCFUP
Reclutamento alleato e inizio missione.

La squadra anti-censura era nuovamente attiva, più agguerrita che mai, partirono la mattina seguente verso l’universo di Star Wars, dove gli avrebbe attesi la guerra più sanguinosa che si fosse mai vista.
Una volta giunti a Croussant si diressero al tempio Jedi.
-Salve, sono Tsunade, il capo della squadra anti-censura, ho un appuntamento con il maestro Yoda… -
La guardia all’ingresso attaccò a ridere, e rise talmente tanto da strozzarsi e morire soffocato.
Subentrò un’altra guardia. -Dica pure. -
-Avrei un appuntamento con il maestro Yoda… -
-HAHAHAHAHAHAHA! - Pure questo attaccò a ridergli in faccia.
-Un appuntamento di lavoro. - Precisò lei.
-Ah… - Con le lacrime agli occhi il giovane Jedi cercò di darsi un contegno. -Prego allora, seguitemi. -
Gli guidò all’interno del tempio, lungo i corridoi, fino ad una porta enorme.
-Mi dispiace signorina, ma qui può entrare solo lei. - Tsunade fece cenno agli altri che ci avrebbe pensato da sola. -Se voi altri volete seguirmi, vi porto nella stanza comune. -
Tsunade entrò nel salone del consiglio Jedi e subito 2 dei più anziani uscirono in ambulanza dichiarando che finalmente potevano morire felici perché avevano visto una tetta.
Dopo il primo attimo di sbigottimento Tsunade si rivolse ai rimanenti, che non stavano sbavando e non allungavano il collo per vedergli nella scollatura. -Maestri, sono qui per chiedervi aiuto contro il malvagio Impero Sith. -
-Perché aiutare te, noi dobbiamo? - Chiese Yoda che ormai aveva rinunciato a tentare di allungare il collo.
-Perché l’Impero è anche un vostro nemico. -
-Si, esatto, ma la rana Luke di loro si occuperà. -
Tutti si voltarono verso un tizio che somigliava ad una rana appiccicato contro la finestra del consiglio, dallo spavento Tsunade cacciò un urlo spaventoso.
-Ma perché quel cretino è appeso al muro? - Chiese Windu.
Dalla porta entrò di corsa Obi Wan. -Perdonate l’interruzione maestri… - Allungò il collo per vedere nella scollatura di Tsunade e un destro micidiale lo mandò a diventare tutt’uno con il muro.
-Perdonare Obi Wan tu devi… purtroppo lui scemo è. -
Obi Wan venne tirato giù dal muro. -Dicevo… - Tentò di sbirciare nuovamente nella scollatura della ninja leggendaria ma un accenno ad un altro schiaffone lo fece desistere immediatamente.
-Come mai quel tuo allievo è appeso al muro come una caccola? - Chiese Windu.
-Vedete… il fatto è che si crede di essere un geco. Non vi dico la fatica che faccio a dargli da mangiare. E poi è abbastanza preoccupante… chissà se una mattina di queste si sveglia credendosi un piccione che macello mi combina nel tempio. -
-Piantala di sproloquiare imbecille! - Proruppe Windu incazzato nero come sempre. -Ma ti rendi conto che adesso non possiamo contare su di lui per distruggere l’Impero? -
-Ah… perché qualcuno ha mai creduto in lui? -
-FUORI DI QUI! - Windu estrasse la spada laser e subito Obi Wan se la dette a gambe. -E PORTATI VIA QUESTA RANA CHE SI CREDE DI ESSERE UN GECO!!! -
Una volta rimasti soli, mentre Windu tentava di farsi passare il mal di testa massaggiandosi le meningi, Yoda decise di parlare.
-La tua offerta credo che noi accettare dovremo. -
-Vi ringrazio. -
-Ma il dubbio di chi mandare rimane. Scegliere tu volevi? -
-Io speravo di attenermi ad un vostro giudizio. -
-Prima di tutto voglio sapere una cosa della tua squadra. - S’intromise Windu. -Ci sono uomini di colore? -
-No… in verità tendono tutti al chiaro mortuario ma… -
-RAZZISTA!!!!! SCHIFOSI RAZZISTI IO VI SBUDELLO TUTTI!!! - Windu estrasse la spada laser fuxia fashion, ma subito venne fermato da sette omoni vestiti di bianco che lo portarono fuori mentre gridava: -POTERE NERO! -
Tsunade era sempre più sconvolta e Yoda riprese nuovamente la parola. -Maestro Windu perdonare tu devi. A mio fratello Gollum somiglia, quando attacchi di isteria gli prendono. Ma comunque nostro problema di risolvere vediamo mh? - Scese dalla sedia avanzando verso di lei aiutandosi con un bastone. -Con me tu venire. A te io mostro nostre risorse. -
-Anche noi vogliamo mostrare le nostre risorse! - Gridarono gli altri Jedi già arrapati come scimmie.
-Di aiuto per la sua squadra io parlo. - Precisò Yoda guardandoli male. -E se perdere vostre risorse voi non volete. 10 ore di meditazione sotto doccia bollente dovrete fare. -
-E che palle… mi si lessano i preferiti. - Si lamentò un Jedi.
-A me si lessa la testa. - Esordì Ki Adi Mundi facendo ridere tutti quanti.
-Perdonare loro tu devi. A donne attraenti poco abituati sono. -
-Certo, capisco… non si preoccupi. -
-Ma io codini di forza a tutti taglio se istinti controllare loro non possono. - Ed estrasse un paio di forbici grandi quanto una spada di Final Fantasy. -Arrivati siamo noi. -
Entrarono nella sala comune dove gli altri membri della squadra anti-censura stavano ammazzando il tempo, o come nel caso di Baraka e Sabretooth stavano ammazzando dei droidi per puro divertimento.
-Questa squadra tua presumo che sia. - Si grattò il mento pensieroso. -Io persona adatta penso per voi di avere. - Fece entrare Chewbecca, ma venne scartato immediatamente perché Sabretooth era geloso che gli potesse usurpare il ruolo del più peloso della squadra.
Arrivò dunque Han Solo, che subito venne afferrato da Mistica e provato più volte, ma non rispose ai suoi requisiti e venne gettato come uno straccio fuori dalla porta mentre farneticava di qualcosa di grande fra di loro. Non penso si riferisse comunque ad un sentimento, o alla canzone dei Lunapop.
Venne il turno di Obi Wan da vecchio, ma non riscosse successo dal pubblico femminile, e così venne ringiovanito immediatamente e questa volta le donne sembrarono apprezzare, e pure lui visto che facendo il gesto dell’ombrello scappò gettandosi dalla finestra gridando che avendo un’altra vita a disposizione questa volta non l’avrebbe sprecata a giocare al solitario. Il problema fu che nel gettarsi di sotto atterrasse proprio sopra il parabrezza dall’auto nuova di Jango Fett, che non prese bene l’ennesima auto distrutta dal Jedi e i due ricominciarono a darsele di santa ragione.
Al limite della disperazione fecero entrare Anakin Skywalker.
-Ma aspettate un attimo… - Intervenne Orochimaru, che da sempre era un fan della serie. -Ma lui non dovrebbe essere Darth Vader? -
-Si, ma a corto di Jedi noi siamo. Da Lucas prestare Anakin Jedi, fatti ci siamo. -
Il ragazzo aveva l’espressione contratta in una smorfia di dolore, respirava affannosamente e si teneva lo stomaco.
-Ma sta male? - Chiese Shang Tsung.
-No, sempre così lui è. -
-Non è vero… è che ho mangiato un piattata di cozze… e se non mi fate andare immediatamente al bagno affogherete in un mare di merda in senso letterario. -
Anakin scappò via emettendo rumori alquanto sinistri, e così anche lui venne scartato.
Arrivati all’estremo delle risorse, Yoda mostrò anche Luke, che ormai credendosi un geco viaggiava appiccicato alle pareti mangiandosi zanzare e ragni, e leccandosi gli occhi con la lingua.
-Lui… lo terremo in considerazione se non abbiamo altre alternative. - Disse Tsunade cercando di evitare di ridere come tutti quelli della sua squadra.
-Utile quanto uno stallone sterile lui è… ma a voi mostrare tutti io devo. -
Dalla porta entrò Jar Jar Binks con camminata claudicante, ma dal tetto scese Windu che lo spartì in due parti uguali. -Da quanto desideravo farlo. -
-Ma perché diviso Jar Jar tu hai? Che noia dava a te lui? -
-Era un razzista. -
-Tutti razzisti per te sono. -
-Questa è una frase da razzista. -
Yoda scosse la testa esasperato, mentre 2 allievi portavano via i resti del povero gungan.
-Chi altri da mostrare noi abbiamo? Alla fine Luke prendere dovranno… e ai maiali missione buttata con lui è. -
Windu si avvicinò. -Quante probabilità ci sono di sopravvivere a questa missione? -
-In verità poche… -
-Allora abbiamo la persona che fa per voi. -
-Di chi parlando tu stai? -
-Ma di Qui Gon Jinn, è ovvio… se è una missione suicida è la volta che ce lo togliamo dalle palle. -
-Sempre con lui ce l’hai te. E se poi lui di nuovo morire chi, con le forbici rincorrere potrò? Tutti asessuati qui dentro voi siete. -
-Cos’è più importante la salvezza della Galassia o il divertimento? -
Yoda sbuffò sonoramente. -E va bene. Qui Gon entrare fate. -
Qui Gon Jinn avanzò con espressione, come al solito, menefreghista nel salone.
-Mi avete mandato a chiamare? -
-Si… in missione di nuovo, noi ti mandiamo. -
-Devo ancora morire? - Chiese lui.
-No… ma se occasione ti capitasse, felice Windu tu faresti. -
-Posso rifiutarmi? -
-Non in repubblica noi siamo. Ma rompi palle tu sei, e così decidere a te io farò. - Yoda mostrò con una mano i membri della squadra. -Tuoi compagni loro saranno. E tuo capo lei sarà. -
-Spero che questo non sia un problema. -
-Mai una donna come voi potrebbe rappresentare un problema. - Le strinse la mano con un sorriso.
-Spero che accetterai di unirti a noi… abbiamo bisogno di qualcuno che non si creda di essere un geco o che non si butti dalle finestre ad ogni buona o cattiva notizia. -
-Accetto senz’altro. -
Windu gli si parò davanti e cominciò ad urlargli in perfetto stile sergente Hartman. -RICORDATI SMIDOLLATO! NON E’ STATA UNA TUA SCELTA! SONO STATO IO A SCEGLIERTI! SEI IN MISSIONE PER MIA VOLONTA’! TU NON HAI NESSUNA AUTORITA’ O VOLONTA’! IO HO L’AUTORITA’! IO HO IL POTERE! POTERE NERO! POTERE NERO! -
Entrarono nuovamente gli omaccioni vestiti di bianco e portarono via nuovamente Windu a forza di braccia.
-Con donne di squadra provare tu non devi. -
-Maestro Yoda mi credete capace di una cosa del genere? -
-Se guardo te negli occhi, io credo a te, ma a leggere articoli su internet poi vado e nuova paternità attribuita a te io vedo. Ma prima o poi in flagrante ti becco e allora codino di forza a te tagliare. -
Ed estrasse le forbici gigantesche.
-Maestro anche meno… insomma… non c’è bisogno così grandi. -
Tutti erano rimasti a bocca spalancata.
-Orco boia! - Esclamarono tutti insieme.
Voldemort sconvolto si guardò dentro i pantaloni e si depresse, mentre Orochimaru sbava come un alano.
-Benvenuto in squadra! - Gridò Mistica cercando di saltargli addosso, ma Raul e Sabretooth, subito la bloccarono a mezz’aria.
-Rimanda le conoscenze a dopo la missione, che adesso ci serve in piene facoltà. -
-NNOOOOO!!!! - Dalle scale apparve un Obi Wan stralunato che si buttò ai piedi di Qui Gon.
-Non partire maestro! Non lasciarmi nuovamente da solo! Guarda… sono giovane… sono un maestro anch’io… potremmo finalmente dare sfogo alle nostre passioni remote. -
-Obi Wan… io non so più come dirtelo. Mi piacciono le donne! -
-Non è vero… tu mi ami ma non lo sai. -
Tutti erano basiti di fronte a quella scena.
-Hai ragione… non lo so. Quando lo scopro te lo faccio sapere. - Fece per andarsene, ma Obi Wan lo fermò afferrandogli un piede.
-Ci vorrà molto? - Chiese con occhi da cucciolotto.
-Sai Obi Wan… il tempo è soggettivo. Una cosa a me può sembrare che duri poco, e per te molto… -
-A me piace quando dura molto! - S’intromise Mistica.
-Non posso rispondere alla tua domanda… ma senti… perché nel frattempo non te ne vai a sedurre qualcuna delle mie figliole? Così per passare il tempo? -
-Va bene… ma penserò a te. - Tirando su con il naso Obi Wan, mestamente, uscì dalla sala, mentre Qui Gon rabbrividiva terrorizzato per quella eventualità.
Yoda si era addormentato.
Tutti sembravano soddisfatti del nuovo acquisto, ma soprattutto erano soddisfatti di togliersi da quel tempio di perversi psicopatici.

Nel frattempo Jango Fett era alle Hawaii (non chiedetemi come abbia fatto ad arrivarci in così poco tempo, soprattutto considerando che qualche riga prima aveva appena investito con la macchina Obi Wan. Mica posso sapere tutto io) disteso sul lettino sotto un ombrellone, con occhiali da sole sugli occhi e una bibita ghiacciata nella mano, si godeva il massaggio alle spalle da parte di una massaggiatrice brasiliana, quando il cellulare cominciò a suonare incessantemente.
Liquidò con un movimento della mano la donna che si allontanò sculettando e rispose.
Subito gli apparve in video chiamata l’Imperatore Palpatine in accappatoio che gli fece la mossa del maniaco, facendogli andare di traverso la bibita.
-Jango Fett, devi assolutamente eliminare un gruppo di eroi-criminali che vogliono porre fine al nostro impero di terrore. -
-Signor si, signore. Provvederò immediatamente. -

La squadra anti-censura stava viaggiando tranquillamente su di un’astronave, diretti a Roma, e l’occupanti dell’astronave ammazzavano il tempo come meglio gli era consono.
Sabretooth si spulciava.
Wolverine e Baraka erano impegnati in una sfida su chi riusciva a scaccolarsi con le lame senza tagliarsi il naso, con il risultato che, tutti e due, per il momento, erano pieni di buchi.
Magneto stava raccontando la sua infanzia a Raul, ma giunto a circa 12 anni, il maestro di Hokuto gli aveva pigiato uno tsubo rendendolo muto.
Voldemort osservava con aria triste e affranta Lucius che si stava pettinando la folta chioma e s’incipriava il naso.
Mistica era stata legata ad una sedia visto che dava il tormento a tutti con proposte oscene.
Orochimaru stava sbavando.
Shang Tsung raccoglieva campioni di DNA di tutti i membri della squadra per creare un ibrido nelle fosse di carne.
Qui Gon Jinn stava flirtando con Tsunade insegnandogli a guidare l’astronave.
Un tonfo gli riscosse dai loro perdi-tempo, l’astronave cominciò a barcollare lungo la linea di volo.
-Che è stato? - Chiese Tsunade.
-Ci stanno attaccando. - Qui Gon si sedette al posto di guida, velocemente. -Reggiti forte. -
Per schivare i colpi laser dell’inseguitore, Qui Gon fece una ripida virata a sinistra, con conseguenze disastrose.
Wolverine si infilzò un occhio, Baraka perse l’equilibrio e cadde a terra, stessa sorte capitò a Sabretooth che s’infilzò una chiappa con le lame di Baraka.
Shang Tsung per lo spavento fece partire un teschio di fuoco che incendiò il mantello di Raul, il quale si tuffò addosso ad Orochimaru per spegnere l’incendio con la sua bava, il povero ninja leggendario venne spiaccicato così dall’enorme deretano del maestro di Hokuto.
Magneto era ancora muto e nessuno si accorse che era infilato a testa in giù nel water e stava rischiando l’annegamento.
Lucius si stava pettinando quando l’astronave aveva fatto la brusca virata e adesso gli era rimasta una ciocca di capelli in mano.
Nella confusione nessuno si accorse di Mistica, che ormai libera aveva agguantato Voldemort, che urlava come un’aquila, ma le sue urla erano soffocate dalle imprecazioni e dalle urla degli altri e così la sua sorte fu segnata.
Le peripezie di Qui Gon alla guida, gli consentirono di seminare l’inseguitore, al caro prezzo tuttavia, di aver trasformato l’abitacolo, durante la fuga, in un frullatore.
L’astronave aveva riportato gravissimi danni, e così dovettero atterrare nel primo pianeta disponibile.
Non appena l’astronave toccò terra la maggior parte uscì fuori a vomitare, Mistica si stava fumando una sigaretta divertita, Voldemort era in coma in un angolo, e Qui Gon cercava di capire dove cavolo fossero atterrati.
-Ma chi cazzo te l’ha data la patente! - Sbraitò Lucius mostrando la sua ciocca di capelli strappata dal cuoio capelluto.
-Cos’è una patente? - Chiese il Jedi.
-Adesso basta! - Intervenne Tsunade. -Litigare tra di noi non servirà a niente. -
-Mi ha rovinato la mia splendida e meravigliosa chioma… - Crollò in ginocchio scoppiando a piangere come un pupo. -Non riesco ad immaginarmi niente di peggio… -
Da un portale apparso dal nulla sbucò Quan Chi che assalì Lucius, lo massacrò di botte e gli rubò il brandello di chioma che stringeva in una mano, per poi sparire ridendo come un ossesso dallo stesso portale da cui era apparso.
Poi una strana astronave giunse vicino a loro, dalla quale uscì Jango Fett con la pistola in mano.
-Fermi tutti dove siete o vi friggo come delle patatine. -
-Tsk… e tu pensi di spaventarci con una misera pistola? - Magneto si fece avanti tutto fiero di se. -Io sono il signore del magnetismo, nessuna della tue armi può impensierirmi. -
Dall’astronave partì un siluro che prese in pieno Magneto riducendolo ad una pila di cenere.
Tutti alzarono le mani contemporaneamente, e senza storie si lasciarono trasportare sino ad una stazione militare sul pianeta, dove vennero portati al cospetto del comandante, ovvero il Conte Dooku.
-Bada chi si vede… - Disse il vecchietto vedendo il suo ex allievo. -Come mai da queste parti? -
-Ci hanno catturati. -
-Male! Mi deludi giovane padawan… -
-Ma io non sono più il tuo padawan da… -
-Silenzio! E ora fammi 500 flessioni per esserti fatto catturare come una fava! -
Qui Gon si buttò a terra esaudendo l‘ordine impartitogli.
-Bene… cosa abbiamo qui. - Dooku squadrò tutti i presenti. -Dunque siete voi la squadra anti-censura che fa tremare l’Imperatore… bene, bene… ho proprio la fine giusta per voi. -

Qualche oretta dopo erano tutti legati a delle colonne.
-Che cosa ci vogliono fare? - Chiese Magneto, che non si sa come era tornato alla sua statura normale.
-Non preoccupatevi… è che da quando Dooku ha visto il Gladiatore gli è presa con i combattimenti nell’arena. - Spiegò Qui Gon. -Ci farà fare un paio di combattimenti, vinciamo e ce ne andiamo. -
-Chissà cosa uscirà da quei cancelli. - Disse Shang Tsung.
-Non lo so… ma vedendovi legati così mi vengono certe idee. - Ovviamente era stata Mistica a parlare.
-Speriamo non escano protagonisti Yaoi. - Disse Sabretooth in preda al panico.
Panico che si diffuse subito anche negli altri uomini della squadra che cominciarono ad agitarsi come dei forsennati.
Dooku si affacciò dalla sua postazione elevata, al suo fianco c’erano Greavius che tossiva senza ritegno, e Jango Fett.
-Scusi la domanda, ma cosa ha intenzione di fare con questi qui? Vuole di nuovo fargli combattere con dei gladiatori? -
-Naaa… - Dooku si stropicciò le mani tutto contento. -Mi è passata la mania del Gladiatore. -
Greavius spalmò un polmone per terra, che subito lo riprese e lo rimise al suo posto.
-E allora che cosa ha intenzione di fare? -
Dooku si voltò tutto contento. -Hai mai visto Scontro fra Titani? -
Jango Fett lo guardò incredulo, mentre il muro davanti alle colonne cominciava ad aprirsi, rivelando così un mostro gigantesco.
Tutti erano rimasti a bocca aperta.
-Meno male… - Sospirò Sabretooth. -C’è solo il Craken. -
-Meno male sto paio di ciufoli! - Sbottò Voldemort.
-Morire mangiato vivo… - Si lamentò Lucius. -Mi si rovineranno tutti i capelli. -
Wolverine vicino a lui cercò di tirargli un calcio offendendolo almeno in 5 lingue differenti.
-Non temete il mostro. - Disse una ragazza vestita con una tunica bianca legata anche lei ad una colonna. -Gli Dei non ci abbandoneranno… - Alzò la testa verso il cielo. -Guardate, lassù. Un eroe mandato dagli Dei è venuto a salvarci. -
Un tizio su di un cavallo alato giunse da chissà dove, con in mano una sacca di tela, contenente la testa della medusa, con la quale avrebbe dovuto pietrificare il Craken, ma Jango Fett, sparò a Perseo, ferendolo ad una mano e facendogli cadere la testa della Medusa. Rimasto senza armi Perseo cercò molto valorosamente di darsela a gambe, ma il Craken se lo mangiò in un sol boccone.
-Che bella figura. - Commentò Sabretooth, mentre la ragazza, tale Andromeda, stava osservando la scena con gli occhi fuori dalle orbita.
-Chissà che sapore aveva quel cavallo. - Disse Baraka leccandosi i baffi.
Quell’esclamazione fece venire un’idea geniale a Raul. -Orochimaru, con la tua lingua cerca di slegarmi da queste stramaledettissime doppie catene super resistenti di adamantio. -
Il ninja leggendario, però essendo un pervertito ne approfittò per leccare il maestro di Hokuto, con la scusa di provare a liberarlo, senza però provarci realmente, facendo incazzare parecchio Raul.
Wolverine estrasse gli artigli, per cercare di tagliare le catene, ma riuscì solo ad infilzarsi le chiappe.
Sabretooth cercò di rompere le catene con la forza, ma si sforzò troppo e si lasciò scappare una scorreggia.
Lucius urlava come un’aquila, Voldemort piangeva, Magneto era stato colto da un infarto, Baraka stava sbavando perché si voleva pappare pure lui Pegaso, Shang Tsung stava tentando di tenere lontana Mistica che tentava di palparlo con i piedi.
Tsunade si voltò di scatto verso Qui Gon, legato nella colonna vicina alla sua.
-Questa è la fine… vero? -
Il maestro Jedi le sorrise rassicurante. -No… certo che no. -
-Sei un pessimo bugiardo. - Mandò giù il magone che le bloccava la gola. -Ma… prima che succeda… volevo che tu sapessi che rimpiango solo…. -
-MAESTROOOOOO!!!! - Dal cielo scese in tuffo d’angelo Obi Wan Kenobi, agitando la spada laser, facendo capriole e piroette. -Ti salvo io maestroooo! - Il Craken fece uno sbadiglio e per sbaglio lo inghiottì intero.
-Ma che testa di pinolo! - Sbottò Qui Gon. -Non gli sono mai riuscite le entrate ad effetto. -
Il Craken tuttavia fece un rutto poderosissimo, poi si drizzò sulla schiena e ad un certo punto una lama blu lo tagliò in due dal ventre.
Dalla ferita uscì Obi Wan tutto ricoperto di schifezze varie, puzzolente come una fogna a cielo aperto.
-Maestroooo!!! - Corse da Qui Gon, cercando di abbracciarlo, mentre lui scalciava come un cavallo imbizzarrito, tentando di tenerlo lontano. -Maestro ti ho salvato… perché fai così? - Si lamentò con occhioni pucciosi.
-Perché puzzi come un avello. -
-Ma tu sei legato e io… - Lo guardò massaggiandosi la bazza. -Già… maestro… tu sei legato ad una colonna. -
Qui Gon capendo le intenzioni dell’allievo, sgranò gli occhi preoccupato. -No! Obi Wan… non ti ci provare… - Obi Wan si strofinò le mani tutto contento. -Obi Wan, sono il tuo maestro… - Sabretooth attaccò a piangere pregandolo di risparmiarlo. -Obi Wan… guarda che lo dico a Yoda. - Wolverine stava vomitando senza ritegno, Baraka non capiva che cosa volesse fare e stava chiedendo a Shang Tsung, il quale invece gli gridò immediatamente:
-Chiudi gli occhi! Non guardare! Per l’amor di Dio non guardare! -
Mistica attaccò a saltellare, per quanto le concedessero le catene. -Fai partecipare anche me! -
-No! Il maestro è mio! Il mio tesssoro! - Obi Wan fece per saltare addosso a Qui Gon, ma in quel mentre, le catene che tenevano legato il maestro Jedi si ruppero, liberandogli le mani in tempo per colpire con un gancio destro il volto di Obi Wan, che volò al tappeto con la mascella slogata, un occhio nero e qualche dente in meno, disteso a terra cominciò a piagnucolare con singhiozzi e gesti ben poco maschili.
-Mi hai picchiato… sigh, sob, sigh… sei manesco… cattivo… - Lo guardò con sguardo allupato. -Mi va bene lo stesso! Picchiami! -
Qui Gon non se lo fece ripetere e cominciò a pestarlo.
Anche le catene degli altri si ruppero, e Raul, afferrato Orochimaru, gli annodò la lingua a fiocco tutto intorno al corpo.
-Ma che diavolo… - Cominciò Wolverine.
-Salvato voi, io ho. - Apparve Yoda da dietro una colonna. -Sempre miei allievi io controllo. - Poi si voltò verso Qui Gon, e si stupì nel vedere che ad aiutarlo a pestare Obi Wan, erano giunti anche Windu, perché secondo lui ovviamente, era razzista, Anakin, perché era vittima di proposte oscene da parte di Obi Wan, Padme, perché le palpava il marito, Dooku, perché era solidale nei confronti di Qui Gon, Greavius, perché semplicemente gli stava sulle palle, Jango Fett, perché a suo dire, gli aveva fatto gli occhi dolci e lo aveva spiato sotto la doccia, e Sabretooth perché era rimasto sconvolto da quanto stava per accadere e ora si stava sfogando. -Non credete che bastare adesso possa? -
Tutti si fermarono, tranne Qui Gon, che gli piantò altri 4 o 5 calci, tanto per gradire.
-Tornare ai nostri vecchi affari adesso dobbiamo. -
Windu estrasse la spada. -Fatti sotto brutto razzista! - E attaccò Jango Fett, che gli fece il gesto dell’ombrello e scappò volando, abbandonando Dooku e Greavius da soli, contro i Jedi.
-Bene… siamo giunti allo scontro finale. - Dooku estrasse la spada. -Affrontami giovane padawan. -
Qui Gon estrasse la spada laser e i due cominciarono a duellare, con Voldemort e Lucius che gli cantavano in sottofondo la canzoncina di Duel of Fate.
Greavius estrasse 4 spade laser, ma Raul, era ancora impegnato ad annodare nella propria lingua Orochimaru, Lucius e Voldemort erano impegnati a fare la colonna sonora, Magneto era ancora svenuto a terra per l’infarto, quindi lo affrontarono Shang Tsung, Baraka, Mistica e Tsunade.
Sabretooth e Wolverine stavano sacrificando Andromeda ai siti di fan fiction.
Shang Tsung attaccò lanciando un teschio infuocato, che però Greavius spense con la sua tosse e siccome si era mangiato cipolle, lo fece diventare verde e si decompose.
Baraka allora attaccò con le sue lame, in un corpo a corpo, subito in suo soccorso arrivarono anche Tsunade e Shang Tsung, Mistica poi lo attaccò alle spalle trasformandosi in Blob e sedendosi sopra di lui spalmandolo a terra. I 4 si voltarono verso Qui Gon e Dooku che stavano duellando.
Per il momento nessuno sembrava avere la meglio, ma poi Qui Gon, inciampò sull’ammasso gelatinoso per terra, che un tempo era stato Obi Wan e cadde.
Obi Wan, vedendo il maestro a terra, cercò di strisciargli sopra e ricominciare a palparlo, ma venne infilzato, (con le spade laser, non cominciamo subito a capire male) sia da Qui Gon che da Dooku.
Mentre Obi Wan si lamentava, i due ripresero a suonarsele di santa ragione, ma ad un tratto, Dooku si distrasse a causa del suo passato Jedi, per guardare nella scollatura di Tsunade, distrazione fatale, perché inciampò su Obi Wan, ancora a terra, cadde e venne bloccato dal colpo della strega.
Dovettero chiamare l’ambulanza e farlo portare in ospedale.
Tsunade fece un sospiro di sollievo. -Per fortuna stiamo tutti bene. -
-Palla pe te. - Disse Orochiamru annodato nella sua lingua e legato stile punching ball ad una colonna, con Raul che ci si allenava dando di box.
-Visto che non è stata la fine? - Qui Gon si avvicinò alla ninja leggendaria rinfoderando la spada laser.
-Devo essere sincera… ho pensato al peggio. - Ammise lei.
-Hai ancora tempo per rimediare al tuo rimpianto. - Sorrise del rossore che si spanse sulle gote della donna, mentre lei non sapeva esattamente che cosa dire o fare per cavarsi d’impiccio.
-Mmmhh… Qualcosa a me non convince. - Yoda socchiuse gli occhi fissando i due.
-Ma è ovvio… - Windu gli si affiancò, tornato dall’inseguimento di Jango Fett. -Quando si guardano la tensione che si viene a creare fra loro è palpabile. Il loro gioco di sguardi, lo starsi accanto, lo sfiorarsi delle loro mani… è talmente ovvio che non capisco come tu non te ne sia accorto prima. E’ palese che sono due razzisti maledetti! -
Yoda lo guardò sconvolto. -Razzista Qui Gon non è. Tu ancora con lui ce l’hai, per la crema abbronzante che regalato ti ha. Ma uno scherzo suo era. - Poi tornò a fissare i due. -Ma ragione tu hai. Troppa tensione fra loro c’è. Solo una cosa questo significa! -

Qui Gon, percepì un movimento alla sua sinistra, voltandosi di scatto vide Yoda con in mano delle forbici gigantesche che gli stava saltando addosso.
-Taglio tutto! -
Qui Gon scattò di lato. -Ne riparliamo dopo. - Gridò a Tsunade scappando da Yoda che tagliava l’aria con le forbici.
-Con le mani in pasta beccato ti ho. -
Mentre i due sparivano di corsa verso l’orizzonte, lasciando Tsunade ovviamente delusa e sconvolta, Lucius le si avvicinò con passo da felino. -Se vuoi posso riprendere io da dove lui ha lasciato… - Disse con voce melliflua, avvicinandosi, ma un attimo dopo, il povero serpe verde si ritrovò incastrato dentro ad una colonna.
-Ma non è giusto… io sono molto più bello, e ho i capelli più lucidi, scintillanti e profumati. - Si lamentò.
Da un portale apparso dal nulla riapparve Quan Chi che lo pestò di botte e gli tagliò un’altra ciocca di capelli, per poi sparire nuovamente ridendo come un ossesso dallo stesso portale da cui era apparso.

 
  
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