Premessa
Mi
è passata per la testa
l’idea di una fanfiction introspettiva sui pensieri e le
sensazioni di Yagami
Light negli ultimi minuti che precedono la sua morte.
Il titolo – che ho preso dal
nome di un fiore – mi ha fatto subito pensare a lui che ad un
altro personaggio
su cui inizialmente volevo scrivere.
Dato che è la mia prima
fanfiction (nonostante ne ho scritte altre, ma mai pubblicate, in
passato) sono
graditissimi consigli e suggerimenti!
Buona lettura! *_*
Puoi vederlo?
Puoi
già scorgerlo?
Quello
è il nulla, il posto in cui passerai
l’eternità.
Perché
quella faccia?
Perché
quell’espressione amareggiata?
Colpevole.
Va bene se
dico che mi
dispiace?
…
Ho il
fiatone, le mie gambe
tremano, il sangue sgocciola inesorabilmente dai miei vestiti.
E intanto
continuo a correre,
se quel modo trasandato di camminare si può chiamare
correre; mano sulla spalla
destra dolorante, sguardo smarrito… ma dove sto andando?
Ho perso.
Eppure
perché sto continuando
a scappare come un vigliacco, come se ci fosse ancora
possibilità di salvezza?
E’
finita, arrenditi.
No, non
riesco a concepirlo.
Non ho mai
avuto insuccessi, ed
ora non riesco ad accettare il fatto di aver perso.
Hai
già perso da tempo.
Pensando
alla morte, ti sei scordato di vivere.
Rivedo il me
stesso di un
tempo che cammina nella direzione opposta alla mia.
Se ne va.
Scompare.
Il grigiore dei capannoni
accanto al porto mi fa sembrare il tutto ancor più pietoso
di quanto non lo
sia, e la luce del tramonto mi sembra ora talmente accecante a voler
simboleggiare l’inizio un nuovo mondo in cui io non ci
sarò.
Mi fermo.
Questi scalini sembrano
alleviare momentaneamente le mie sofferenze.
La mia non
vita.
…
Il tuo dolore ti sta dimostrando che stai vivendo.
L’abbandono
della mia vita si
è trasformato in solitudine… forse avevi ragione,
papà:
“Un essere umano non potrà mai
trovare la vera felicità dopo aver ucciso degli esseri
umani.”
Dov’è
tuo padre?
E’
troppo stancante pensare se
sono degno di morire così.
Un ragazzo
soggiogato da un falso Dio, una vita sfortunata.
Un sussulto.
Il mio cuore
si sta fermando.
Sento che la
mia faccia sta
assumendo un’espressione triste, dispiaciuta.
Yagami-kun,
saresti capace di chiedere scusa?
Ti vedo, in
piedi, di fronte a
me.
La tua faccia è coperta da un
raggio di sole, non riesco a capire in che modo mi stai guardando.
Rabbia?
O forse gioia perché sto appassendo?
Non
basterebbe un’intera esistenza per chiedere il perdono a tutti.
Scusate.
Scusatemi comunque.
Chiudi gli
occhi, i capelli leggermente mossi dal vento di
quell’insolito giorno d’inverno in cui il tempo
sembra essersi fermato.
Nuovo mondo.
+++
Eh si, gli
interventi in
corsivo erano del nostro caro L, a fare un po’ da coscienza.
Mi sembrava interessante far
intervenire anche lui in qualche modo, considerata l’ultima
scena dell’ultimo
episodio in cui fa una breve comparsa nell’immaginazione di
Light.
Comunque, questa fanfiction mi
sa di un po’ confusa, forse non sono riuscita ad esprimere
bene i sentimenti di
Light, non ne sono mica tanto soddisfatta sigh sob
ç_ç
In futuro mi impegnerò per
fare di meglio!
Grazie! Au revoir.
NebulaChain