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Autore: DelilahAndTheUnderdogs    25/05/2014    0 recensioni
Poesia che esprime le mie radici, che cerca, tenta di spiegare un angolo di mondo. Un contesto che non ha contesto. L'essenza di una realtà.
(Titolo tratto da una battuta di "14 Anni Vergine")
Genere: Comico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il gioco si fa duro facciamo i finti morti al muro.
 

Bici che si susseguono,
i raggi veloci delle ruote
eseguono evoluzioni sull’asfalto.
L’asfalto brucia d’estate,
d’adolescenza.
Urliamo noi tutti,
da bravi campagnoli
vociamo insulti
e quel “Movite”
gridato all’ultimo della fila.
Il culo duole
ma il paesaggio è spunto di bellezza.
I campi ben curati da John Deere ciclopici
lenti e pensosi
faticano a stare al nostro passo.
E penso:
“Per noi la bici è come il barchino:
ci serve.
Ci rende indipendenti,
dobbiamo pur spostarci
in qualche modo
in questo buco dove sguazziamo
fra maiali e odore di letame.”
Chiedetevi pure perché amiamo
così tanto le nostre bici:
ci rendono importanti,
non lo immaginate neppure.


Note.
Fa pena lo so. Quindi, se volete esprimere la vostra impressione siete i benvenuti.
Con affetto,

Delilah.

   
 
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