SANGUE BLUE CREMISI. PROLOGO

-Gerard noi resteremo amici per sempre vero?-
-Certo! Non permetterò a nessuno di separarci Erza.-

Nel mezzo alle spighe dorate di un campo di grano, il cui limite si perdeva nell'azzurro del cielo, due bambini si scambiavano promesse per il futuro.Il giallo delle spighe faceva da cornice alle loro testoline. I lunghi capelli scarlatti della ragazza erano legati in una lunga treccia che le scendeva lungo la schiena mentre ciuffo ribelle sulla fronte ondeggiava al vento. Il ragazzo, invece, aveva i capelli corti e blu, era sempre spettinato e, nonostante tutti i tentativi, né la balia né  la madre erano riuscite mai a pettinarlo.
Entrambi appartenevano all'aristocrazia del luogo: nati nel lusso, avrebbero trascorso la loro intera vita tra feste, ricchezze e agiatezze.Vicino a loro, i contadini lavoravano. Era tempo di mietitura, le spighe già ondeggiavano al vento e dovevano essere mietute al più presto.
Gli abiti laceri e malconci dei contadini stonavano con quelli eleganti, raffinati e puliti dei due bambini.
Essendo i figli delle due famiglie più importanti del posto, non avrebbero mai conosciuto la fatica del lavoro, il dolore che prendeva ogni contadino a fine giornata. Avrebbero conosciuto solo il modo per brillare alle feste, essere dei buoni padroni di casa.
La loro giovane età ancora li permetteva di stare lontano dagli affari più complicati che ogni giorno i loro padri portavano a termine, spesso con successo.
Sarebbero rimasti presto coinvolti nelle lotte per il potere:come eredi, avevano il diritto di contendersi il trono e il potere.
La rivalità tra le loro famiglie era nota a tutti. Le battaglie erano all'ordine del giorno, talvolta erano semplici scaramucce o intimidazioni, talvolta erano veri e propri spargimenti di sangue. Il trono era vuoto da un pezzo: dopo la congiura che aveva portato all'uccisione del re nessuno era ancora riuscito a prendere il potere. Non c'erano eredi del re e entrambe dicevano di avere il diritto di governare.
La città più importante, la capitale di uno sterminato impero, il cuore pulsante di tutte le attività economiche e amministrative era sempre immersa nel sangue. L'esercito si era diviso: soldati che prima avevano combattuto fianco a fianco nelle battaglie per la sopravvivenza e l'espansione dell'impero ora incrociavano le spade. Fratelli contro fratelli, padri contro figli, concittadini contro concittadini.
La popolazione civile si trovò suo malgrado coinvolta in quella lotta per il potere. Massacri, stupri, violenze erano all'ordine del giorno.
Tra le due famiglie l'odio e la rabbia crescevano sempre di più: entrambe si facevano portatrici della voce del popolo che chiedeva la fine di quei massacri e l'elezione di un nuovo re. In realtà, abilmente nascosto dietro discorsi e promesse c'era il desiderio di impadronirsi del potere.
Erza e Gerard crebbero nell'odio, i giorni felici in cui si ritrovavano a parlare nel campo di grano erano solo un ricordo. Le promesse che si erano scambiati si erano infrante. Dapprima uniti dall'amicizia, ora divisi dall'odio.
Ma come spesso accade, gli odi nascono dalle generazioni precedenti e li trasmettono in eredità ai loro figli.
Le bionde spighe di quel campo giacevano a terra, macchiate di rosso. Recise da una spada, invece che da una falce.
Ricordo di una delle battaglie più cruente di tutta la guerra.
I due bambini divennero ragazzi, poi adulti. Eredi delle famiglie più influenti avrebbero preso il potere. O entrambi o uno solo. O trovavano un accordo o uno doveva morire. Non riuscirono mai a mettersi d'accordo né a uccidere l'avversario.
Erza nonostante fosse una ragazza imparò a combattere con la spada e a usare la magia, cose tradizionalmente riservante al primogenito maschio.
Si diceva che non si facesse scrupoli a uccidere i nemici ma possedeva una grazia e una bellezza tali che molti storici la paragonarono a una dea della morte. Bella e aggraziata quanto letale e spietata.Anche Gerard era diventato abile con le spade ma era sempre un passo indietro a Erza. Aveva imparato la magia, divenne presto un mago potente. Molto spesso i suoi avversari non avevano scampo. Un tatuaggio sull'occhio destro testimoniava la sua appartenenza alla famiglia che prima si trovò in difficoltà. La mancanza di denaro li costrinse ad arrendersi e quindi la famiglia rivale prese il potere. Erza fu incoronata regina, Gerard divenne uno dei tanti sudditi.
Il domino dispotico fece sì che ben presto si formassero moti rivoluzionari ma ogni tentativo di rivolta fu soffocato nel sangue, ogni persona sospettata di voler organizzare una rivolta era arrestata, gettata in cella e lì torturata fino alla morte sia fisica che psicologica.

Sembrava che in quel regno il sangue fosse destinato a sgorgare copioso per l'eternità...

Post Scriptum

Salve a tutti!
Questa è la mia prima fanfiction su Fairy Tail.^^
La coppia ErzaxGerard mi piace troppo, lo ammetto e quindi sono partita da qui.
È da tanto che pensavo ad una ff su questo fandom ma non mi era mai venuto in mente nulla di buono... Speriamo che questa volta sia la volta buona.
Questo primo capitolo è un po' corto ma in fondo è il prologo, gli altri saranno più lunghi.
Beh i post scriptum non sono il mio forte...
Spero vi sia piaciuta!
Alla prossima!