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Autore: ifyoutakemysoul    25/05/2014    0 recensioni
è come stare tra le braccia di un angelo, il mio angelo, o di un diavolo, è il responsabile del dolore che provo, ma anche dell'amore...cosa sei mio amato, un angelo o un diavolo, viaggi valoroso attraverso la luce o percorri il buio e il fuoco, cosa mio amato, cosa sei?
Genere: Dark, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~Alla fine è sempre così, lo guardo mentre si allontana su quel fottuto treno, il suo viso appoggiato al finestrino, la mano anche, mi saluta, ha un'aria distrutta, e il mio cuore non ne può più, ogni volta è come camminare sul fuoco, come attraversare l'inferno, il dolore che trapela dai suoi occhi mi trafigge come mille spade, è straziante, e lo guardo andare via, quando perdo il suo sguardo continuo a osservare il treno che se ne va, e poi, scoppio in lacrime, lacrime amare, che mi rigano il viso sciogliendo tutto il trucco, e no, non mi importa se sembro un mostro dopo, va bene, tanto lui è andato già via, e l'unica opinione di cui mi  importa è la sua...il treno sparisce e io non so cosa fare, o forse si, faccio sempre le stesse cose dopo che se ne va, torno a casa, mi chiudo in camera, al buio e piango, piango fino a che il pianto non mi porta in un abisso di solitudine, e allora dormo, mai sogni sereni, mai sogni tranquilli, mai sogni, erano incubi, cupi, ma poi...si, lo vede, e sento il suo respiro caldo sulla mia pelle, le sue mani morbide sfiorarmi la guancia, e le sue labbra, oh le sue labbra sono come il paradiso, mi fanno dimenticare tutto, anche il dolore che ci divide, anche tutta la sofferenza che c'è nel lasciarsi, anche la distanza, la morte non fà paura con lui accanto, nulla fà paura, neanche i miei demoni fanno paura, le croci che sopporto svaniscono, sono nulle con lui, ma, se non c'è, tutto è nero, buio, desolato, spento come una notte senza luna.
H 7.00 -sono a casa, tutto bene, mi manchi come l'aria, ma passerà, fra poco ci rivedremo, ti amo.-
H 8.30 -hei, come stai, ti ho scritto prima, perchè non rispondi? non mi far preoccupare-
H 9.00 -giulia ti prego, rispondi-
H 10.30 -mi odi per caso? io ti amo, ti amo e lo sai, allora, perchè mi fai soffrire giulia? rispondimi-
H 11.00 -non puoi ogni volta fare così, lo sai che è straziante, ti prego-
Dormo, no, sono in dormi-veglia, si lo sento il telefono, ogni volta bibip bibip, non mi interessa, tanto lo sa che ogni volta è così, non ci riesco, la testa mi scoppia, BASTA!
H 13.30 -ho chiamato tua madre, ha detto che sei chiusa in camera da questa mattina, ti prego esci, non puoi fare così, non è normale, ti fai del male, esci giulia, e chiamami. ti amo-
Ancora, ancora, basta, non ce la faccio più, la testa fa male, fa male, voglio lui, lo voglio qui vicino a me, ora sono sveglia, ho anche aperto una finestra, la luce del giorno ha illuminato la stanza, la luce, la luce, la luce è una stronza! Ho preso il telefono, ho trovato i suoi messaggi, ora fà più male, un dolore che cresce, arriva allo stomaco e boom, mi fa crollare, cosa devo fare? Metto la musica, alta, altissima, Born to Die, alta atissima, mi oscura i pensieri e ora vedo, limpido, lo vedo, quanto è bello, è sempre bello, la mattina, la sera, a mezzo giorno, bello, è bellissimo, sì, lo amo, e non vivo senza lui...ancora un'altro messaggio
H 16.15 -piccola ti prego! o rispondi o prendo il  primo treno e torno da te, ti prego piccola...-
Si, basta non rispondere... si torna! torna da me, si torna, basta aspettare poco, è vicino, lontano, non lo so, non mi importa.
H 19.00 -okay, ho preso il biglietto, dovrei arrivare verso mezza notte, ti amo-
Un respiro, un sospiro, adesso respiro nuovamente, l'aria nei polmoni scorre limpida, fresca, sono me stessa, ora, sempre, quando? Mi faccio una doccia, sto lì ferma sotto l'acqua che scorre fresca sul mio corpo, lava via l'ansia, la tristezza, tutto, ora respiro...esco dalla doccia, mi vesto, metto la sua maglia, quella a maniche corte con lo stemma dell'università, mi asciugo i capelli ricci, indosso i jeans, la felpa nuova, metto le scarpe e sono pronta "mamma, esco..." mi risponde quando ormai sono per le scale "dove vai? Giulia torna qua, GIULIA!" no, non torno indietro, non mi fermeranno, devo vederlo, è già tardi, devo arrivare prima di lui, sono le otto, un'ora e sarò alla stazione, salgo sul motorino, metto il casco, e parto, l'aria mi scompiglia i capelli, è fresca, è piena di speranze.
Sono le nove, eccomi, sono alla stazione, mi siedo su una panchina, il treno è sempre lo stesso, aspetto, aspetto...
Sono le dieci...
Le undici...
Mezzanotte...
Eccolo, è il treno, è lui, è lui, il teno si ferma, si aprono le porte, escono delle persone, non lo vedo, eccolo!
"ALE!" urlo, mi ha sentita, si gira verso di me, ci guardiamo, inizio a correre, gli salto addosso, mi ha presa, come sempre, lo stringo, lo stringo forte, forte "Ale...ti amo Ale, ti amo" si, sto piangendo, piango tanto, e ancora "piccola, ti amo, ti amo" mi bacia il collo, poi la guancia, e arriva alla bocca, oh la sua bocca, mi bacia, lo sento, com'è dolce, sembra il paradiso, lo è, è come stare tra le braccia di un angelo, il mio angelo, o di un diavolo, è il responsabile del dolore che provo, ma anche dell'amore...cosa sei mio amato, un angelo o un diavolo, viaggi valoroso attraverso la luce o percorri il buio e il fuoco, cosa mio amato, cosa sei? luce...buio, la luna, il sole, cosa sei...non c'è niente intorno a noi, voliamo, voliamo sulle ali dell'amore, o del dolore, cosa siamo noi, ora qui, cosa siamo?

 

  
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