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Autore: Bubbles_    25/05/2014    9 recensioni
Songfic sulle note di Umbrella - Rihanna
“Puoi stare sotto il mio ombrello” commentò fingendo indifferenza rigirandoselo tra le mani e schizzando gocce ovunque.
Conoscevo quello sguardo, lo sguardo di qualcuno che non me la raccontava giusta.
“Cos’hai in mente?” chiesi riducendo gli occhi a due fessure.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Armin, Dolcetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Perché non mi crede?
Infilai con violenza i libri in cartella e sommersi la testa nell’armadietto alla ricerca di una qualsiasi cosa che potesse distrarmi dai miei pensieri.
Perché crede a lei e non a me?
Ero io che avevo raccolto i pezzi che lei si era lasciata alle spalle.
Io avevo sopportato il suo malumore e i suoi silenzi.
Io l’avevo tirato fuori dal letto nelle giornate più buie quando tutto ciò che voleva era lasciarsi andare.
Io non gliel’avevo mai permesso.
Io gli avevo baciato le ferite, offerto il mio cuore in cambio del suo spezzato… e lui?
Lui mi aveva voltato le spalle. Mi aveva guardato e, con una faccia tosta che non credevo capace, mi aveva lasciato sola.
Sentivo gli occhi pizzicare e le lacrime farsi largo per uscire.
“Ehi vagabonda!” strinsi forte gli occhi e mi passai veloce la manica della felpa sul viso nel tentativo di cancellare ogni traccia. Chiusi l’armadietto e sforzai un sorriso.
Armin mi sorrideva a sua volta, mi si strinse il cuore nel trovarmelo davanti. Qualcosa mi diceva il nostro incontro non fosse del tutto casuale.
“Che ci fai ancora a scuola?” mormorai con voce stanca cercando di nascondere al meglio il mio stato d’animo.
“Ti cercavo” era preoccupato, potevo leggerglielo occhi. Non serviva che lo dicesse, era un libro aperto per me.
“Come mai?” chiesi mettendo in spalla la cartella e avviandomi con lui a fianco verso l’uscita.
“Io e i ragazzi andiamo al karaoke stasera, vuoi venire?”
“Ma se sei stonato come una campana!” si strinse una mano al cuore e mi guardò con aria scioccata.
“Non puoi distruggere così i miei sogni” disse con tono volutamente drammatico prima scrollare le spalle e portare le mani in preghiera “Allora vieni?” sporse addirittura il labbro inferiore e in una qualsiasi altra circostanza avrei accettato, ma non quel giorno.
“No, grazie” abbassai lo sguardo e aumentai il passo. Volevo solo tornarmene a casa e passare il resto della giornata sotto le coperte.
Armin mi guardò confuso, ma non aggiunse altro.
Raggiungemmo in silenzio il portone d’ingresso e non appena aperto una folata di vento bagnato ci investì entrambi.
“Pefetto…” sussurrai a denti stretti rimpiangendo l’ombrello che riposava nel calduccio di camera mia.
Armin mi superò e aprì il suo ombrello davanti al mio naso con aria innocente, prima di voltarsi e sorridermi beffardo.
“Puoi stare sotto il mio ombrello” commentò fingendo indifferenza rigirandoselo tra le mani e schizzando gocce ovunque.
Aveva una strana luce negli occhi. Conoscevo quello sguardo, lo sguardo di qualcuno che non me la raccontava giusta.
“Cos’hai in mente?” chiesi riducendo gli occhi a due fessure.
You can stand under my umbrella” disse serio e dopo una piccola pausa aggiunse “Ella, ella, eh eh”.
Subito capii. Portai entrambe le mani davanti a me nel tentativo di fermarlo.
“Armin non ci provare”
Under my um-bre-lla! Ella, ella, eh, eh!” cominciò a cantare a squarciagola nel cortile deserto, accennò addirittura un piccolo tentativo di ballo muovendo spalle e testa.
“Armin, non è così che mi convincerai a venire!”
“Vuoi davvero perderti tutto questo?” si indicò con l’indice e riprese a cantare una sequenza di “ella” ed “eh, eh”.
Scossi la testa cercando di non dargli nessuna soddisfazione. Assaporai un ultimo istante la sensazione dei vestiti asciutti sulle pelle e, decisa, cominciai a camminare verso casa ignorando ogni cosa sul mio cammino: pioggia, pozzanghere e Armin compreso.
Because when the sun shines, we'll shine together” quando gli avevo detto che era stonato, non scherzavo. Lo era davvero.
Mi stava seguendo, lanciai un sguardo dietro di me e non riuscii a trattenere un sorriso.
“Armin smettila!” urlai e una risata scappò dalle mie labbra.
Risata che non rimase inosservata e che gli diede indirettamente l'incoraggiamento per continuare.
Told you I'll be here forever!” aumentai il passo, ma lui fu più veloce. Mi afferrò per l’avambraccio interrompendo la mia fuga.
Said I'll always be your friend, took an oath, I'ma stick it out to the end” mi voltai lentamente, Armin cantava ancora, ma la sua voce era ora ridotta ad un sussurro. Il sorriso sulle sue labbra era sparito. Era serio, serissimo e non l’avevo mai visto così. Ogni parola mi morì in gola e rimasi a bocca aperta a guardarlo.
Now that it's raining more than ever, know that we'll still have each other” con una leggero colpo mi tirò verso di lui riparandomi con il suo ombrello.
You can stand under my umbrella” quasi faticai ad udirlo, i suoi occhi azzurri mi guardavano con un’intensità tutta nuova.
“È un coglione, non ti merita”
Le lacrime che fino ad allora avevo trattenuto cominciarono a cadere una a una, senza più limiti, mischiandosi alle gocce di pioggia.
“Armin io…”
“Ci sarò io per te, per sempre. Abbiamo fatto un patto, ricordi?” mi portò una mano sul viso e delicato mi accarezzò la guancia.
You can stay under my umbrella” ripeté serio e quella frase, prima solo una stupida canzone pop, divenne improvvisamente molto, molto di più. Lo strinsi a me e seppellii il viso nella sua maglietta bagnandola di lacrime mentre il suo profumo piano avvolgeva ogni parte di me.
Alzai lo sguardo e di nuovo incrociai il suo.
“Ella, ella” sussurrò aprendosi nel sorriso più dolce che avessi mai visto e piena di gratitudine lo strinsi ancora più forte.
“Eh, eh…” conclusi.
Con la sua risata cristallina nelle orecchie, appoggiai la testa sul suo petto, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal cadere della pioggia.







Note:
TRADUZIONE:
Quando il sole brilla, brilleremo insieme
ti ho detto che sarò qui per sempre
ho detto che ti sarò per sempre amico
ho fatto un giuramento, lo manterrò fino alla fine
adesso che sta piovendo più che mai
ci siamo ancora l'uno per l'altra
puoi stare sotto il mio ombrello

Ecco una mini song fic iniziata alle 9.20 o_o non ci credo che sono riuscita a finirla e la sto postando!

Praticamente la shot avviene durante l'episodio di Debrah quando Castiel decide di non credere alla dolcetta, il fantomatico ragazzo è Castiel :3
La dolcetta della storia non è per nulla interessata ad Armin - sono solo molto amici (anche se non escludo coinvolgimento da parte di Armin, lui potrebbe volere qualcosa di più u.u)
Per quanto riguarda il patto ho semplicemente ripreso il testo della canzone che parla di un giuramento, ma nella mia testa i due sono amici di infanzia quindi ho immaginato una sorta di patto fatto da piccoli in cui si promettono di essere amici forever and ever xD
La canzone mi ha perseguitato negli scorsi giorni quindi ho dovuto scrivere questo piccolo sfogo, detto questo l'idea non è totalmente mia, ma ho preso spunto da una fanfic pubblicata su un sito inglese (se siete curiose inviatemi MP e vi passo la storia). Ci tenevo a scriverlo per evitare malintesi :)
Spero possa piacere, l'ho scritta di getto ma era quello di cui avevo bisogno per uscire da questo blocco infernale.
Ps. Armin è OOC - lo so :P
Un bacione a tutte!

P.p.s Clicca il titolo! :D
  
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