Hello anyone!
Una nuova fanfiction, demenziale, tutta per voi!
Vogliamo subito
mettere in chiaro delle cose:
È una storia nata per puro
divertimento scritta a 4 mani stile role (quindi
perdonateci se non tutto fila perfettamente) e soprattutto…
scritta quasi sempre verso le 4 di notte… vi lascio
immaginare insomma.
Un gigantesco mega grazie va a Lolli [Umpa_Lumpa] per
averla betata, esaurendosi per come non modificare
troppo lo stile ma facendo in modo che tutto filasse liscio….
Grazie duckie!!
La fanfiction,
ovvero il delirio, è stato partorito scritto da Pans [Pans91] e Me [plubuffy] stavolta.
Speriamo vi piaccia, fateci sapere
che ne pensate lasciandoci magari anche una piccola recensione.
Baci ~
Pans&Giusa
Dangerous mankae.
“Andiamo a bere una birra”, aveva detto Chen.
Peccato che dopo la terza bottiglia i suoi sensi erano parecchio offuscati.
“Lo reggo bene l'alcool” aveva decretato Sehun
dal canto suo. Ci avevano creduto e avevano fatto male.
Mezz'ora e tre bicchieri vuoti dopo, il maknae
era più fuori di un balcone: una cosa alquanto deplorevole a dire il vero,
visto che il più piccolo non avrebbe dovuto nemmeno accostarsi agli alcolici, non
avendo ancora raggiunto la maggiore età.
Non che gli altri stessero meglio a fine
serata.
Chen barcollò per l'ennesima volta inciampando
in qualcosa sul marciapiede -probabilmente i suoi stessi piedi-, e riuscì ad
aggrapparsi per puro miracolo al braccio di qualcuno.
Il braccio, o meglio la persona, a cui si era
aggrappato per non cadere poteva essere identificato come Mr. Oh Sehun, che in
quanto a sobrietà non era certo messo meglio del compagno: il giovane biondino
si sentì tirare verso il basso e rischiò di avere un incontro ravvicinato con l'asfalto.
Ma le doti da ballerino a qualcosa servono, per cui riuscì a tenere
l'equilibrio e a portare sani e salvi entrambi i loro culi al dormitorio. Se
fosse stato Kai, si sarebbero ritrovati con la faccia a terra in meno di
qualche secondo.
Chen riuscì ad arrivare più o meno tutto
intero nel dormitorio. Alla fine era stato trascinato dall’altro rischiando di
cadere una volta sì e l'altra pure, ma l'importante era che ora poteva
finalmente buttarsi sul letto e crepare fino al giorno dopo- o anche fino al
2015, giusto il tempo di andare in bagno a rinfrescarsi e a svuotarsi e poi
dritto nel mondo dei sogni.
Okay.
I suoi piani erano quelli, ma gli altri membri
avevano attentato alla sua vita facendolo cozzare contro i loro corpi, mentre
si dirigevano nelle proprie camere.
Perfetto, ora gli serviva pure una bussola per
trovare il bagno!
A tentoni riuscì a ad arrivarci e non fare
danni colossali. Per ultimo si lavò le mani e già che c'era si sciacquò anche
il viso, abbondando con l'acqua e bagnandosi pure i capelli del ciuffo.
Avete presente quei classici film dell'orrore
dove sei solo al buio in bagno e hai lo sguardo basso e poi, quando lo rialzi e
guardi nello specchio sopra il lavandino -BAM!-, c'è un altro riflesso oltre al
tuo?
Bene, questo era appena successo al povero
Chen, guardandosi allo specchio aveva rischiato di avere un infarto alla sua giovane
età per colpa del maknae.
Quest’ultimo non ci era andato di proposito in
bagno insieme a Chen. Diciamo piuttosto che era stato trascinato dagli eventi.
Appena messo piede in dormitorio, come colpito da un fulmine, la fame aveva
cominciato ad attanagliargli lo stomaco e con quel poco di lucidità mentale
rimasta -che rasentava quella di Dumbo dopo aver bevuto lo champagne- aveva
trotterellato dietro ad ogni compagno, solo per ritrovarsi le porte delle
stanze sbattute sul naso. Aveva cercato di convincerli che un povero piccolo
maknae necessitava di cibarsi anche a quell'ora indecente della notte- motivazioni
che ovviamente non smossero nessuno dei componenti del gruppo, visto che tutti
erano filati a letto. Tutti tranne uno. Per uno strano scherzo del destino il
cervellino di Sehun aveva registrato i movimenti di Chen e quindi gli era
apparso dietro "like a
fantasma" con un sorriso ebete sul volto e gli occhi leggermente
arrossati per via dell'alcool.
-Ciao Hyung.- fu la prima cosa, felice e poco
sensata, che uscì dalla bocca del maknae non appena comprese che il maggiore lo
aveva visto. Certo non aveva messo mica in conto che l'altro probabilmente era
in preda ad una sincope.
-CIAO HYUNG?! SEHUN SEI IMPAZZITO?!- sbraitò Chen
tenendosi una mano sul cuore- o almeno credette fosse il cuore, ma in realtà la
sua mano stava poggiata sulla parte destra del petto. Però... hey! Era ancora
brillo lui.
-Ti sembra il modo di comparire dietro
qualcuno? E perché sei dietro di me? In bagno? Come un morto che cammina?- straparlò
cercando di rendere il suo respiro regolare e guardando in modo truce il
"povero" maknae che dal canto suo lo stava fissando con indifferenza,
del tutto ignaro della sua rabbia.
Il sorriso beota continuò a galleggiare sulle
labbra di quest’ultimo, anche se gli occhi vitrei e la pelle chiara lo facevano
sembrare davvero un essere passato a miglior vita e tornato a tormentare il suo
hyung (il quale nel frattempo stava sbraitando come se non ci fosse stato un
domani). Fortuna che gli altri erano messi peggio di loro altrimenti – il più
giovane non faticava ad immaginarlo- Kris avrebbe finito per essere svegliato dalle
urla e si sarebbe incazzato nero con loro per aver interrotto il suo sonno di
bellezza.
Tornò con i comuni mortali sulla Terra, invece
di perdersi in fantasticherie, quando Chen cominciò a domandare cose a raffica,
nessuna della quale venne registrata dal suo cervello fino a quando non sentì
"morto che cammina". Insomma, dopo aver trascorso le ultime tre sere
a giocare alla play con Tao e la sua fobia per i fantasmi , nessuno si sarebbe
sorpreso se, dopo aver sentito quella parola, ubriaco com’era, si fosse
spaventato a morte e si fosse aggrappato a mo’ di piovra al povero Main
Vocalist con tanto di urlo starnazzante.
-Morti che camminano? Aaaah! Dove?! Hyung, ho
paura!-
Fu così
che accantonò per un momento la sua voglia di cibo. Grazie Chen.
Questi avrebbe voluto schiaffeggiarsi per aver
parlato senza riflettere; e lo avrebbe fatto realmente, se solo un suo braccio
non fosse stato intrappolato da Sehun e l’altro non gli fosse servito per
reggersi contro la porta- premura fondamentale o con lo slancio del maknae
sarebbero caduti a terra senza pensarci due volte. Certo che se Sehun
continuava ad oscillare sui suoi piedi in quel modo, Chen avrebbe finito per
vomitare anche l’anima per via del “mal di mare” che gli stava procurando.
Maledetto maknae.
-Sehun,
si può sapere che vuoi? E mollami!- diede uno strattone e uscì di corsa dal
bagno, vedendo che il pavimento si stava muovendo un po’ troppo- ma pazienza.
La cozza umana non si smuoveva dal braccio del
suo hyung perché ad ogni ombra o fruscio pensava di vedere morti che camminano,
e... no davvero, Chen era ufficialmente un idiota. Dire ad un maknae ubriaco che
sembra un morto che cammina, scatenando così la sua immaginazione non era stata
certo la cosa migliore che potesse fare.
-Nooooo-
L'urlo echeggiante di Sehun durò più o meno
qualche secondo, quando il più grande lo strattonò e lui finì con la faccia
spiaccicata sul pavimento per il movimento brusco.
Quindi, ricapitolando, Chen
aveva strapazzato ben ben Sehun, così che
quest'ultimo aveva perso l'equilibrio e con un acuto degno di un castrato (o
per essere più precisi Changmin in Mirotic), era andato a fare un salutino al pavimento.
Stonato, frastornato e con un segno rosso
sulla fronte che l'indomani gli avrebbe procurato un bel bernoccolo, si rialzò
in cerca del main vocalist in fuga.
-Chen hyuuung..dove seeeei. Giuro che
non voglio farti del male.-
Sembrava uno psicopatico che voleva far uscire
allo scoperto la sua vittima. Che qualcuno lo curi.
Intanto Chen era quasi
arrivato in camera sua, ma quando sentì quell’urlo, così agghiacciante da
fargli spalancare gli occhi manco fosse stato Kyungsoo
in preda alla sorpresa, cominciò a correre spaventato.
Udì dei passi raggiungerlo e il maknae
urlargli qualcosa che gli fece venire i brividi, nemmeno fosse stato veramente
un film horror. E che diamine!
Si bloccò di scatto davanti la sua stanza e
cercò di sentire se l’altro lo avesse raggiunto oppure no, ma niente: per ora
era tutto tranquillo.
Non sentì nemmeno il suo stesso cuore che
batteva, e la cosa certo non andava bene, ma non dimentichiamoci che era ancora
sotto l’effetto dell’alcool.
Tutto okay, probabilmente il maknae era andato
in camera sua a dormire anche se Chen non aveva sentito porte sbattere, o era
semplicemente crollato per terra… o era caduto ed era svenuto…
se non mor—
-Ommioddio lasciami lasciami lasciami!-
gridò dopo che una mano gli si era posata sulla spalla, facendogli fare un
salto di cinque metri per lo spavento.
Un sorrisino sinistro si dipinse sulla faccia
del maknae, una volta individuata la sua vittima sulla soglia della porta della
sua camera.
Tecnicamente il suo voleva essere un gesto rassicurante
e forse quasi tenero. Ovviamente non aveva messo in conto che, a quell'ora di
notte e con il viso stralunato dall'alcool, tutto poteva sembrare meno che
confortante e, così facendo, procurò un secondo infarto a Chen. Al mattino
seguente, poco ma sicuro, non ci sarebbe arrivato vivo, se il maknae avesse continuato
così.
Velocemente, per quanto i piedi glielo
permettessero, si avvicinò e lo afferrò per le spalle.
-Hyuuuuung hyuuuuung-
Gliele scosse e si lamentò come un bambino
piccolo, facendo attenzione a non allentare la presa, siccome non aveva
intenzione di rischiare di perderlo nuovamente di vista.
-Ho fame!-
Chen dal canto suo, una volta ripresosi dal
secondo infarto, contò fino a 10 per evitare di ucciderlo con le sue stesse
mani; prese un bel respiro e si girò verso il maknae che gli sta ancora
sorridendo in quel modo agghiacciante
-Sehun ho
sonno, voglio dormire, chiedi a qualcun altro di cucinare qualcosa! Chiedi a Kyungsoo-
-Sta già dormendo, come tutti gli altri-
-E voglio dormire anch’io!-
-Dopo che mi avrai preparato qualcosa-
-Ma io non so cucinare-
-Peggio di me non puoi fare-
-Minseok hyung ha finito tutto il cibo-
-Ma se Suho hyung ha fatto la spesa stamattina!-
-...Si sono bucate le padelle!-
-...Devo davvero risponderti?-
-Ehi ma quello non è Luhan hyung?!- usò la sua
ultima carta e sembrò funzionare: il maknae sgranò gli occhi e si voltò nella
direzione opposta alla sua, così che lui approfittò del momento per aprire la
porta della sua camera e infilare una gamba al suo interno. Peccato che Sehun
non avesse poi così tanta voglia di lasciarlo andare: se lo caricò in spalla,
ignorando le lamentele e i pugni che il più grande gli stava dando.
Il sorriso inquietante continuò ad aleggiare
sulle labbra del piccolo mentre portava “sacco di patate Chen” in cucina-
perché sì, lui doveva preparargli
qualcosa da mangiare. Voi non capite, non era un semplice capriccio avvenuto ad
un orario improbabile della notte; era proprio una questione di vita o di
morte.
Sarebbe potuto morire di crampi allo stomaco
se non si fosse divorato qualcosa al più presto.
Okay non era così tragica la cosa, ma suvvia, si
parlava del lagnoso, infantile e rompicoglioni maknae degli exo.
Per lui era maledettamente importante e non si
sarebbe schiodato finché non verrà accontentato.
E questa era una di quelle volte, non c'era
proprio nulla da fare.
Quindi era meglio che il più grande si rimbocchi
le maniche e prepari da mangiare a questa povera bestiola affamata, prima che
mangi te e getti le ossa dalla finestra del dormitorio e tanti saluti alla Chensing Machine.
Con la grazia di un rinoceronte e l'eleganza
di un pachiderma su un filo per trapezisti, percorse tutto il corridoio facendo
sbatacchiare le gambe di Chen contro il muro e forse qualche volta addirittura
la testa, per sua sfortuna. Finalmente, raggiunse la tanto agognata meta che in
realtà non distava nemmeno 5 metri dal punto di partenza.
(Ma insomma, si trattava un maknae mezzo ubriaco, era comprensibile che ci
avesse impiegato 10 minuti per capire che non doveva andare verso la porta del
bagno ma dalla parte opposta.)
Lo scaraventò con malagrazia a terra e prese a
fissarlo.
- Hyuuung! Ho voglia
di ramen. Cucinamelo.- disse con tono lamentoso e con
tanto di sbattimento di piedi a terra, rischiando di far svegliare tutti. E
magari ci fosse riuscito, pensava Chen, perché così forse si sarebbe potuto
mettere in salvo e fuggire.
E invece no, la sorte non era dalla parte del
più grande. Nessuno accorse in suo aiuto.
Non gli restò altro da fare se non arrendersi
alla lagna del maknae, perciò si avviò verso al frigo strascicando i piedi e
contemplando cosa potesse preparargli.
Era notte fonda, se non quasi l’alba, e va
bene che si stava riprendendo dalla sbornia, ma continuava a vedere doppio e
sfocato e di preparare qualcosa di complesso di sicuro non ne aveva voglia.
Guardò le uova, la carne, liquidi strani che
solo Kyungsoo poteva sapere cosa fossero e richiuse
il frigorifero con un sospiro.
Del ramen classico sarebbe
andato benissimo.
Si avvicinò alla mensola dove di solito conservavano
le confezioni di suddetta pietanza e ne pescò una. Prese da un mobile una
pentola e ci mise l’acqua dentro lasciandola poi sul fuoco a bollire.
Infine si voltò a fissare Sehun che nel
frattempo si era accomodato con le gambe ciondolanti su uno degli sgabelli
della cucina, in attesa che arrivasse il cibo e, senza rendersene conto,
s’incantò a guardare un punto indefinito della stanza. Se non fosse stato per
il maknae, che gli aveva tutto ad un tratto lanciato un pacco di fazzoletti in
piena faccia, non avrebbe neanche notato che l’acqua stesse bollendo e che lui
era rimasto imbambolato per alcuni minuti.
Aprì il pacco di noodles
e li immerse nella pentola, aspettò un paio di secondi e ci buttò le spezie per
far creare così il sughetto.
Notò a poca distanza da lui una bottiglietta
di energade mezza vuota, probabilmente di Yixing, e
la sua mente ancora annebbiata dall’alcool elaborò una piccola vendetta.
Senza farsi notare prese la bottiglia e buttò nella
pentola il suo contenuto, poi la riposò quanto più lontano da lui e spense il
fuoco.
Et voilà, ramen all’succo d’arancia.
Mise la pentola sul tavolo e le bacchette di
fronte al più piccolo e gli si sedette di fronte aspettando che la lagna gustasse il suo pasto.
Gli occhi del maknae brillarono non appena la
scodella venne posata innanzi a lui. Non si era minimamente accorto che il
maggiore aveva miscelato qualcosa nel ramen e quindi,
tutto gasato, si fiondò sul cibo: bacchette in una mano, cucchiaio nell'altra
e, tempo due secondi, sputò tutto in faccia a Chen.
Sì, giusto il tempo di mettere il cibo in
bocca e dare il segnale alle sue papille gustative che quello che stava
mangiando faceva schifo e tutto venne versato sull'individuo che sedeva di
fronte a lui.
- Ma che cazzo hai cucinato?! Chen fai schifo
come cuoco!- si lamentò sfregandosi la lingua con le mani, poi con la manica
della camicia, poi contro il tavolo (insomma contro ogni superficie che riuscì
a trovare). Qualunque cosa era buona per togliere quel saporaccio dalla bocca.
Poco gli importava che aveva letteralmente inondato
il maggiore con il brodo. Per ora la cosa fondamentale era evitare di vomitare
anche l'anima. D’altronde alcool e cibo disgustoso non sono mai stati proprio
un ottimo connubio.
-Sehun ma
che cazzo fai!?- urlò Chen in men che non si dica.
Era fermo a fissare una sua espressione di
puro disgusto ma non aveva messo in conto di beccarsi tutto in faccia, e che
schifo!
Aveva la faccia tutta appiccicosa e piena di
spaghetti persino sui capelli! Ora doveva anche riandare a lavarsi il viso.
Si alzò per prendere un tovagliolo (o anche
venti già che c’era) per ripulirsi da quella roba e, senza rendersene conto, iniziò
a borbottare maledizioni contro il maknae – che andassero all’inferno, lui e
quel ramen.
-Dannato spilungone, dovevo metterne altre due
di bottiglie di quel succo!-
Si accorse solo dopo che forse quella frase
l’aveva detta un po’ troppo ad alta voce e di scatto guardò Sehun che gli stava
gettando un’occhiata non molto amichevole…
Oh cazzo.
Non appena sentì le parole poco sussurrate di Chen, l'espressione di Sehun cambiò velocemente, passando
dallo stupito, al corrucciato per finire al tremendamente incazzato. Beh se gli
sguardi avessero potuto uccidere, diciamo che ora avremmo un main vocalist in
meno.
-Cosa hai detto?- le parole gli uscirono come
una specie di sibilo. Avete presente i serpenti? Bene in quel momento il maknae
sembrava un cobra velenoso pronto a mordere il povero topo Chen.
-Nulla…?- fu
la candida risposta che diede Chen. Sembrava che
stesse cercando di convincere primo fra tutti se stesso. Insomma sapeva
benissimo che non poteva sfuggire all'ira del maknae, visto che non solo aveva
messo qualcosa nel ramen, ma lo aveva anche ammesso
per sbaglio ad alta voce.
-Hai messo del succo d'arancia nel ramen?- domandò
quindi Sehun con fare minaccioso, cominciando lentamente a muovere qualche
passo verso il maggiore
-Tecnicamente era energade-
osservò Chen senza capire che così non aiutava di
certo la sua situazione. Difatti l'espressione di Sehun peggiorò ancor più a
quella piccola presa in giro.
-Ma io ti ammazzo!- furono le parole gli
ringhiò in faccia, prima che tutta la scodella di ramen facesse una fine che
forse l’altro avrebbe già potuto prevedere- ovvero sulla sua faccia.
Quella fu la goccia che fece traboccare il
vaso. Un po' come l'uccisione di Francesco Ferdinando a Sarajevo. La scintilla
che fece scoppiare la guerra.
E qui scoppiò una guerra di cibo.
Dal ramen si passò alla farina lasciata da Kyungsoo sul piano di lavoro, poi alle uova, che erano
state prontamente prese dal frigorifero, e persino all'energade
stessa.
Era impossibile stabilire chi dei due stesse
avendo la meglio: sia Chen che Sehun erano ridotti in
uno stato pietoso- per non parlare della cucina.
La loro guerra poi da silenziosa si trasformò
ben presto in un caos di urla e imprecazioni di ogni genere.
Ad un “bomba in arrivo” gridato a mo' di
avvertimento di guerra seguiva ben presto un minaccioso “te la farò pagare”,
fino a che in tutto il palazzo si sarebbe benissimo potuto pensare che nel loro
appartamento fosse in atto un'esercitazione militare o qualche evento simile.
Ignorare il frastuono era diventato
impossibile, tanto che finì per attirare un incazzato Kris giù in cucina – e il
poveretto già solo per questo rischiò di perdere la testa per colpa di un pacco
di zucchero schiantatosi a pochi millimetri da lui.
-Cosa. Cazzo. State. Combinando!?-
La voce del leader fece bloccare i due
“terroristi”, come quando si preme pausa ad un video:
Sehun con in una mano una ciocca di capelli di
Chen e nell'altra un cibo non ben identificato che probabilmente doveva finire
tra i capelli del maggiore; e l'altro con una mano attorcigliata al collo di
Sehun e quella opposta che cercava invano di aiutarlo a divincolarsi.
Rimasero fermi così e ci sarebbe voluta una foto,
ma ovviamente nessuno gira con un cellulare in mano a quell'ora della notte. O
forse no...visto che si sentì riecheggiare, in quell'attimo di silenzio, una
voce soddisfatta.
- Ora sì
che posso ricattarvi come si deve -
(Probabilmente Chanyeol che si era alzato per
andare a fare i suoi bisogni, con cellulare annesso, e che aveva fortuitamente
immortalato il momento.)
Tornando a noi, i due “poveri” ragazzi erano
stati colti con le mani nel sacco e non potevano possibilmente far nulla per
rimediare al danno.
Cercarono di rimettersi in ordine con scarsi
risultati, farfugliando qualcosa del tipo:
- Non è come pensi Hyung-
- Possiamo spiegare-
- E' meglio che ce la filiamo-
- Al mio tre scappiamo-
-Uno—TRE!-
E dopo aver “contato” fuggirono veloci come
fulmini, finendo per nascondersi nell'armadio di Sehun, mentre un Leader su
tutte le furie urlava indemoniato per la casa.