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Autore: Oktavia    26/05/2014    3 recensioni
Il castello di sabbia era crollato. Lo avevano calpestato, preso a calci, raso completamente al suolo, con lei dentro. E non solo, anche il mondo si era sgretolato sotto i suoi piedi, e ora Ryuko stava precipitando in un baratro senza fine, un baratro dove non esisteva alcuna verità.
[Piccola raccolta introspettiva, formata da una flashfiction e da una drabble, su Ryuko nel momento in cui scopre le sue vere origini.]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryuko Matoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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My life is a lie
 
Era sempre stata in cerca della verità, Matoi Ryuko. Lei voleva sapere, voleva sapere chi fosse realmente suo padre, perché era stato ucciso e, soprattutto, chi lo aveva ucciso. Poi lo aveva scoperto, e lì era caduta la sua prima certezza, perché l’assassina non era Kiryuin Satsuki, della cui colpevolezza era sempre stata convinta, ma Harime Nui, quella maledetta ragazzina dal viso angelico e con quell’odioso sorriso innocente perennemente stampato in volto; ma la distruzione di tutte quelle verità, di quel castello di sabbia che lei credeva l’avrebbe protetta, non si era limitata solo a questo.
Scoprirsi figlia di Kiryuin Ragyo, di quell’essere disgustoso, fu il secondo e durissimo colpo, al quale ne seguì subito un altro, forse ancora più devastante.
Ryuko non era umana.
Era un mostro, un mostro di biofibra, proprio come colei che odiava e che avrebbe dovuto chiamare madre, ma che di materno non aveva nulla.
Il castello di sabbia era crollato. Lo avevano calpestato, preso a calci, raso completamente al suolo, con lei dentro. E non solo, anche il mondo si era sgretolato sotto i suoi piedi, e ora Ryuko stava precipitando in un baratro senza fine, un baratro dove non esisteva alcuna verità.
Avrebbe voluto gridare, ma il respiro le si fermò in gola.
La sua stessa vita non era altro che una menzogna.

 
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Angolo dell'autrice
Oh yeah, sono approdata anche nel fandom di Kill la Kill!
Questo primo esperimento è stato scritto per una serie a cui sto partecipando su Ask.fm, dove i prompt sono costituiti da delle citazioni. In questo caso la citazione da cui ho tratto ispirazione è "
L'amor per la verità finisce col distruggere tutto, perché non c'è niente di vero" di Pierpaolo Pasolini. Ho pensato di analizzare la sofferenza di Ryuko, che scoprendo di non essere umana si è vista svanire davanti tutte le sue certezze e le sue convinzioni. C'è chi la critica per questo dicendo che è la classica ragazzetta mestruata, io invece la capisco e penso che la sua reazione sia più che comprensibile, non è bello scoprire di essere come le persone che si odiano, così come non è bello scoprire di non essere umani. Povera Ryuko, mi ha fatto davvero tantissima pena in quel punto della storia.
Detto questo, vi lascio e spero che la flash sia di vostro gradimento, augurandomi anche di scrivere ancora su questo anime. :3
Ciao ciao! <3
Oktavia
   
 
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