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Autore: TheReverend    26/05/2014    1 recensioni
Un sonno senza sogni, notti senza fine, giorni senza speranza.
Ecco come si sentiva Brian senza lui, Zack.
Quel ragazzo si era fatto strada nella sua vita e non se n’era nemmeno reso conto.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sonno senza sogni, notti senza fine, giorni senza speranza.
Ecco come si sentiva Brian senza lui, Zack.
Quel ragazzo si era fatto strada nella sua vita e non se n’era nemmeno reso conto. Si era svegliato una mattina come tante, aveva allungato una mano verso il comodino per controllare il cellulare e non vi aveva trovato nulla. Né un messaggio, né uno squillo, nada. Quella mancanza l’aveva fatto riflettere molto.
Possibile che quel ragazzo gli piacesse?
Si era forse fatto stregare da quegli occhi color acqua marina?

Dio, quegli occhi del colore dell’acqua della riva gli facevano sentire caldo ogni qualvolta si posassero su di lui, lo facevano sentire come un ragazzino alla sua prima cotta.  
Aveva sempre avuto l’istinto del predatore, come amava definirlo, sceglieva le sue prede. Le notava ed andava lì, semplicemente. Se gli interessava qualcuno, quel qualcuno doveva essere suo. Ci provava e si incaponiva finché non otteneva ciò che voleva. Del resto, lui ci riusciva sempre. Anche con Zack era stato così , almeno all’inizio.  L’aveva visto lì, con quella sua aria da finto stronzo, pronto ad aprirsi in un sorriso solo un secondo dopo, ed aveva deciso che sarebbe stato suo.
Allora aveva cominciato a provarci, in un modo quasi subdolo, come se non volesse farsi notare, e lui gradiva le sue attenzioni. Poi sembrava ripensarci e si allontanava.
Lo confondeva, ma Brian era conosciuto per essere cocciuto e per lui faceva parte della sfida che si poneva ogni volta.
Ma nel suo piano era subentrato un elemento non considerato, un terzo che poteva soltanto essere definito come incomodo. Un ragazzo, uno stupido.
E Zack ci era pure cascato.
Allora Brian si era tirato indietro, aveva spostato il suo interesse su una tipa, una toccata e fuga, nulla a che vedere con le sue sfide personali. Gliela dava quando voleva e come voleva, era diventata la sua amante, ma rompeva, era una spina nel fianco. Ben presto si aggiunse alla lunga lista di quelle che erano arrivate prima.
Un pensiero però si faceva spesso largo nella sua mente, i maledetti occhi di quel ragazzo.
Ah, nel frattempo era tornato single, lo stupido aveva tolto le tende.
Meglio tornare subito all’attacco.
Con questo pensiero cominciò nuovamente il corteggiamento, anche se adesso qualcosa era cambiato.
Non solo in lui, ma anche nel ragazzo aveva notato dei cambiamenti; lo guardava in modo diverso, come se fosse qualcosa di speciale.
Dal canto suo Brian aveva cominciato a sciogliersi, a correre quando lui lo chiamava, si sentiva leggero e senza pensieri.
Per non parlare del fatto che ormai erano diventati inseparabili; non passava giorno senza che stessero insieme, e, ovviamente, dove stava uno, potevi esser sicuro di trovare anche l’altro.
Il vecchio Brian, il cacciatore, l’uomo da una botta e via, stava lasciando il posto ad un nuovo Brian.
Era difficile da capire, da accettare, ma ormai era troppo tardi.
Il cuore correva troppo veloce, le mani sudavano ed uno strano senso di ansia lo prendeva prima di vederlo. Ansia che si dissolveva in un millisecondo, giusto il tempo di incrociare i suoi occhi.
Era fatta, ci era cascato anche lui come tutti coloro che gli stavano intorno, si era innamorato.
Eppure non sembrava prender male tutta la situazione.  Per la prima volta si stava aprendo all’amore ed a tutte quelle sensazioni con cui si trovava a convivere.
Fu quasi spontaneo poi mettersi insieme, arrivare a condividere ogni piccolo momento della giornata, svegliersi insieme ed addormentarsi abbracciati, petto contro schiena, le dita intrecciate ed i cuori che battevano all’unisono.
Il tempo volava, anzi fuggiva, quando stavano insieme ed era una sofferenza passare il tempo lontano da lui.
Perché sì, stavano distanti l’uno dall’altro anche per lunghi periodi, per una scusa o per un’altra.
Ed era proprio quella la situazione. Si ritrovava da solo, a casa, steso sul letto a fissare il soffitto ed a riflettere sugli ultimi due giorni passati con il suo ragazzo.
Era più di un mese che non si vedevano ed era stato più una toccata e fuga, il tempo di un bacio prima di scappare di nuovo via da lui, a dormire da solo in quel freddo letto matrimoniale, troppo grande per una sola persona, ad aspettare con trepidazione il giorno in cui avrebbe potuto finalmente perdersi per l’ennesima volta nei suoi occhi.
  
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