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Autore: Stay_In_My_Arms    26/05/2014    5 recensioni
Il mio nome é Dean Winchester e sono un COMBATTENTE.
Non mi arrenderò, che il peggio venga a prendermi.
[SPOILER! DOPO 9x23]
[Dean/Demon!]
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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 Nota:  Eccomi qui, dopo essermi ripresa dallo shock della 9x23. 
Dean é diventato il suo incubo, ciò che non sarebbe mai voluto diventare. Un mostro.
Ecco una serie di pensieri che potrebbe provare il nostro amato Dean al suo risveglio.
Non é granché ma spero vi piaccia.
Nessuno dei personaggi descritti é dell'autrice.( Peccato! Voglio un Dean Winchester tutto mio >.< ) I caratteri e le abitudini sono stati modificati. Non scrivo con scopo di lucro.


BACK TO THE START.

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«Apri gli occhi Dean Winchester….vedi ciò che vedo io…senti ciò che sento io….questa non è morte, ma un nuovo tipo di vita!»

Parole confuse.
Parole gettate al vento.
Parole sfocate.
Parole alienanti.
Parole che mi plasmarono .
I mostri vivono dentro di noi e avvolte vincono.
Ecco la crudele verità.
Ero un mostro.
Per tutta la vita mi ero illuso di poter cambiare ciò che ero, ciò che sono.
Ma tutto é inutile in un mondo dove solo il male é il vincitori.
Dove noi siamo umili soldatini di piombo con le gambe rotte ed il cuore in frantumi.
Alla ricerca di qualcosa in cui credere.
Alla ricerca di un mondo migliore.
Meccanicamente mi alzai dal letto dove avevo esalato il mio ultimo respiro.
Senza indugiare mi diressi verso uno specchio.
Le ferite scolpite sul mio corpo erano sparite , ma quelle della mia anima erano ancora lì.
Ed é quando guardi il tuo riflesso allo specchio e capisci di odiare ciò che vedi, che comprendi che non c'è via di scampo.
Ero un umile pedina .
Sono un umile pedina.
Solo in una lotta senza vincitori.
Dove si era pronti a raccogliere solo dolore e sofferenza.
Sorridendo amaramente mi sedetti sul letto a fissare il vuoto.
Senza più alcuna pretesa dalla vita.
« Dean ! » urlò mio fratello con gli occhi lucidi vedendo i miei occhi diventare neri come la pece « Che ti hanno fatto?! »
Nei suoi occhi notavo rassegnazione ma anche rimpianto.
Sentivo silenziosi i singhiozzi della sua anima.
Si stava colpevolizzando per una colpa che era solo mia.
Ero io quello marcio.
Ero io quello condannato all'infelicità.
Per lui invece c'era ancora una via d'uscita.
« Sammy..» sorrisi amaramente.
Non potevo.
Non potevo permettere che lui soffrisse, non di nuovo.
« Troverò un modo per riportarti indietro » affermò tra le lacrime quello che ormai era un uomo.
Un uomo che avevo visto crescere e sbagliare.
Un uomo che avevo amato più di me stesso.
Mio fratello.
E sarei morto per lui , tutte le volte che sarebbe stato necessario.
Ma ora era giusto lasciarlo andare.
Era pronto.
I suoi occhi grigio cenere si riempirono di lacrime ed istintivamente lo strinsi a me.
« Va tutto bene.. » sussurrai stringendolo a me.
I miei occhi si socchiusero in un gemito di dolore.
No non dovevo piangere, non ora.
Non davanti a lui.
« Vai di la, ti raggiungo tra poco..» sussurrai asciugando le lacrime di mio fratello.
Senza batter ciglio lui obbedì.
Prima di andarsene però mi rivolse un ultimo sguardo.
Leggevo in lui il dolore.
E non potevo sopportarlo.
Sospirai appoggiando la testa sullo stipe della porta.
Era ora per me di andare.
Un solo piccolo biglietto, ecco l'unica traccia che sarebbe rimasta di me nella vita di mio fratello.
Un semplice :
“ Hei Sammy,
sembra stupido ma volevo solo dirti una cosa.
Sappi che ti ho amato dal primo istante in cui ti ho visto e non smetterò mai di farlo.
Da quando entrasti in casa in braccio alla mamma.
Tu eri così piccolo ed indifeso.
E avrei fatto di tutto per proteggerti.
Non importa dove la vita ci porterà, sarai sempre il mio fratellino.
Ti chiedo solo questo. Fatti una famiglia, sii felice. Te lo meriti.
E spero che un giorno racconterai ai tuoi figli di quel fratello che ti amava tanto.
Ti voglio bene.
Non cercarmi più.
-Dean”


Infilai in un vecchio borsone qualche vestito, lo stretto necessario , dei viveri, perlopiù patatine e caramelle gommose, e saltai giù dalla finestra.
Corsi verso l'impala e sgommai via.
Non importa quanto i miei occhi gocciolassero o quante birre scolassi.
L'importante era sapere che il mio Sammy era al sicuro.
Eppure era così sbagliato voler solo un ultima possibilità?
Poter tornare indietro?
Vivere una vita...normale ?
Essere felice?
No! Quello non era il mio destino.

*

« Crowley! » urlai nello scantinato di una casa abbandonata.
« Scoiattolino! » sorrise quel minuto scozzese dal completo nero con il buio della notte che mi aveva portato via.
Quella stessa notte di un anno prima in cui la mia vita era cambiata per sempre.
Quella notte in cui avevo lasciato alle spalle in mio passato, mio fratello.
« Ho del lavoro per te...Dean » sorrise Crowley ed impassibile annuii.
« L'alce non si é rassegnata..sta facendo fuori migliaia dei nostri insieme all'angelo con l'impermeabile. Devi fermarli con le buone o le cattive. »
Il mio cuore sussultò a quelle parole.
Sam..
Cass..
Perché?
É così difficile rassegnarsi?
« Dove sono? » sibilai distogliendo lo sguardo amaramente.
« Lawrence in Kansas...ti stanno aspettando. » affermò Crowley prima di scomparire e lasciarmi solo nella perenne solitudine che mi affliggeva.

*

« Verrà? » si chiese Castiel guardando il cielo.
Nel suo sguardo c'era solitudine e rimpianto. Rimpianto per non esser stato accanto al suo migliore amico quando ne aveva bisogno.
« Deve venire.. » affermò Sam « Ti prego Dean ..» sussurrò.
« Cosa volete da me? » domandai comparendo alle spalle di Sam e Castiel.
Avevo lo sguardo perso nel vuoto.
Avevo paura.
Paura di deluderli, ancora.
« Cosa vogliamo? Diamine Dean cos'hai nel cervello? Scompari per un anno e ci chiedi " cosa vogliamo" » urlò Sam scagliandosi contro di me.
Mi guardava con disprezzo ed era deluso.
I miei occhi si inumidirono e vacillarono.
Corrugai il volto.
Non risposi.
« Sam calmati..» sospirò Castiel.
Lui invece era come felice di vedermi, felice di sapere che ero vivo e stavo bene, o quasi.
« Dove sei stato? » chiese l'angelo con l'impermeabile prendendomi le mani.
« All'inferno, per sei mesi. In giro per il mondo, per il resto del tempo..» sospirai.
« Sai..potevi chiamare. Lasciarmi un e-mail » urlò Sam.
« ..magari una cartolina. » ironizzai.
« Ho solo cercato di proteggerti..» sospirai cercando lo sguardo di mio fratello.
« Vorrei solo tornare indietro. Tornare a quando eravamo bambini. Cambiare il nostro destino. Ma é impossibile. » balbettai avvicinandomi a mio fratello.
« Troveremo un modo. Tornerai lo stesso stronzo di sempre Dean Winchester..» sorrise dolcemente Sammy racchiudendomi in un abbraccio.
« Lo spero tanto..» sospirai guardando fuori dalla finestra come alla ricerca di una risposta che nessuno mi avrebbe mai dato.

*

Tutti e tre rimontammo sull' impala alla ricerca di un modo per tornare indietro.
Forse si poteva davvero cambiare.
Forse non era tutto perduto.
Sono e sarò Dean Winchester ancora per molto tempo.. e so che nulla riuscirà ad abbattermi.
Sono Dean Winchester e sono un COMBATTENTE .



“Nobody said it was easy,
oh its such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be so hard.
I'm going back to the start.”
-Coldplay (The scientist)

   
 
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