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Autore: Ai Khanum    27/05/2014    3 recensioni
Son pensieri su carta quelli accompagnati dalla musica.. Martellanti sinfonie a cui diniego non si può rispondere. Perché l'Amore è crudele per alcuni, e fecondo d'emozioni per altri?
Genere: Angst, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La Primavera e il Sorriso

Era una notte di primavera... Il ciliegio danzava tenendo per mano il Vento amico.
Un flauto suonava nell'ombra; le dolci note riempivano di dolcezza i frutti dell'albero, i cui fiori volavano e abbigliavano la gentile brezza. Una donna guardava e piangeva, i polsi tagliati ed il sangue che veniva assorbito dall'avida terra.
E più questa si abbeverava, più si ammalava poiché quel sangue era marcio, sporco, imputridito dall'eroina che si era impossessata pian piano della vita della fanciulla.
Era un ciliegio meraviglioso, davvero. Talmente grande da riempire la volta celeste.
In quella notte di primavera, priva del suo amore naturale, la fanciulla moriva, dimentica del luogo sacro in cui aveva giaciuto con l'uomo che più di ogni altro amava.
Al suono del flauto aggiunse il suo sussurro: " Sii veloce, mia Thanatos, sii fulminea a concedermi la pace... Mi hai tranciato le vene con la tua falce, ma gioconda ancora non ti prendi ciò che hai preteso."
Una risata, nient'altro che questo.

Mors arrivò con lentezza, avanzando su un prato che repentino veniva ucciso.
L'Aurora arrossì a tanto sfacelo: il tronco del ciliegio ritorto; i fiori rossi e non più rosei; il corpo esanime della fanciulla con gli occhi ancora aperti ed umidi; la terra ricolma di vermi che si contorcevano per il veleno che avevano assorbito.
"Signora della Fine, sei venuta con il tuo seguito ed hai lasciato le tue tracce. Ma il flauto ancora suona, io lo posso sentire."
Un giovane sorrise sulla collina, accanto agli ulivi. Quando il primo raggio di sole gl'illuminò gli occhi irradiò la follia che si celava dietro quel volto angelico.

"Il Volto dell'Amore è sfaccettato; si ascolta ciò che par sinfonia, non percependo l'agonia di un grido che strazia l'animo più puro."

  
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