Attacco di cretinite acuta. Il bordeaux con cui ho pasteggiato mi ha fatto male. Tanto. Vi prego, non chiamate la neuro, ché tengo famigghia.

“Motori a Dark Matter. Modalità in-skip” Così ordina, con fare strafaigo, il pirata più secccsi dell’Universo intero. E, smantellando con grazia suadente e maschia, si accosta al timone, afferrandolo virilmente alle caviglie.

Yuki lo contempla imbambolata, manco fosse la Maronna d’Oropa, e sbava.

Meeme è in adorazione mistica.

Noi tutte qua sulla Terra lo guardiamo e nella nostra mente ci raffiguriamo tutte le posizioni del Kamasutra e del Sex and Zen. Tutte insieme, eh. Perché ormai siam delle svergognate-scostumate-senza-ritegno.

Ma la corazzata nun se move, manco di un millimetro.

Ecchééé ?

Il Pirata Faigo-Spaziale, nella sua posa plastica a braccia conserte e con il suo ormai arcinoto sguardo cupo e tormentato - che fa tanto sturm und drang, sciogliendo in noi femminielle ben altro che i nodi temporali… ehrrr - chiede, ovviamente, lumi a Yattaran ed a Maji sul perché/percome/ come-meen@hia- facciamo-ora l’Arcadia è in stand by, peggio di una Simca 1000 scassata e cigolante.

I due masculi si mirano l’un l’altro sin nei peli delle narici ed un BOOOOOOOOOH riecheggia per tutta la plancia di comando. Intanto le due superbellone Yuki-Meeme prendiduepaghiuna arrossiscono con virginal sembiante pure siccome angioli, abbassando a terra i loro dolci occhioni, frangiati di lunghe ciglia(-finte). Siffatto atteggiamento da caste dive non sfugge all’occhio ambrato del Sogno Proibito Pixellato.

“Meeme. Che succede, ordunque?”

“Io sono la donna che ha dedicato la sua vita ad Harlock”. Dalla serie: non sono imputabile, in quanto incapace di intendere e di volere. Mi appello alla clemenza della Corte.

“Yuki: tu cosa mi rispondi?”

“Io mi bevo tutto quello che dici tu, o Capitano, o mio Capitano”

Risoltosi a chiedere lumi all’unico cui il cervello funzioni ancora: ergo, trattasi nientepopodimenoche SA MAJESTÉ L’ORDINATEUR, MAIS OUI, Harlock si allontana con fare marziale dalla plancia di comando.

“Amico mio, aiutami, ormai sei la mia extrema ratio… che succede? Perché la bagnarol… ehm l’astronave che mi hai affidato NON PARTE, peggio della corriera di periferia di fine estate?”

Il supermegacomputergalattico anime e core gli risponde per impulsi telepatici “Guarda le cosce e le chiappe delle due bonazze che tieni a bordo, e capirai”

“Ma no, ma cosa mi stai suggerendo… io sono un gentiluomo! Non oserei mai volgere il mio castissimo sguardo sulle beltà muliebri delle mie sottoposte… giammai mi macchierei di una simile fellonia”

“Moh ti dico di guardare e di toccare, pure”

“Zenti, abbiamo quei cornutoni della Gaia Fleet che ci stanno appiccicati alle terga come cozze allo scoglio, dobbiamo smuoverci di qua, ed io mi metto a fare le zozzerie, secondo te?”

“E vabbuò, sei un caso disperato… introduciti nei bagni delle due tipe e capirai. E se non capisci manco così, io mi faccio venire virus e troyans à go go e mi metto in sciopero, alla faccia tua, mi hai rotto” concluse illo, spegnendo le lucette da albero di Natale.

Al che il Nostro, con fare meditabondo anzichenò, decide di seguire il secondo consiglio datogli dal suo best friend e si reca in tutte e due le sale da bagno delle fanciulle de quibus (no, l’autobus ed il filobus non c’entrano una cippa, rassegnatevi, latinisti mancati).

Un urlo agghiacciante riecheggia per tutta l’astronave: dal coccione teschiato spiattellato sulla prua sino al culo ligneo costituente il sancta sanctorum necrologico del Bonazzo Spaziale. Ebbene sì. TUUUUUUUUUUTTA la Dark Matter era stata debitamente imbottigliata e/o invasettata dalle due disgraziate, che ne avevano scoperto le qualità rassodanti ed anticellulite.

…Capito ora perché tengono le chiappe sode come gusci di cocco? Tsé.
 

°°°°°

Dichiaro che tutti i personaggi suindicati non mi appartengono. Nel pieno rispetto dei diritti di autore, esprimo, con questa storiellina da me redatta senza fine di lucro, la mia totale deferenza a Leiji Matsumoto.