La stanza N° 4
Mi trovo in conflitto spesso con me stesso,
ripiego i miei pensieri come le lenzuola di quel letto.
Ed intanto ci penso a quella strana mattinata,
triste, spensierata, di fatto già passata.
Si vedevan da lontano due ragazzi innamorati,
mano per mano, occhi lucidi e sgranati.
Volevano stare in una delle mie stanze,
ed io, come di consueto, gli diedi la chiave all’istante.
Io sono un felice ed allegro albergante,
possa tutta la gente riposarsi nelle mie stanze.
Quando viene una coppia piena d’amore e nient’altro,
gli porgo un sorriso insieme alla chiave numero 4.
Senza più parole, o avanzi di pensieri,
i due si rintanarono come se fossero dei rei.
Rinchiusi e poi evasi dalle carceri mentali,
si allontanarono dal mondo senza preoccupazioni morali.
Sarà forse questo il senso della vita,
trovare la pace senza farla finita.
Cercare amore se ancora non lo si ha,
essere trovati da chi tanto amore da.
Io sono un felice ed allegro albergante,
possa tutta la gente riposarsi nelle mie stanze.
Quando viene una coppia piena d’amore e nient’altro,
gli porgo un sorriso insieme alla chiave numero 4.
Ma ancora non capisco come fosse possibile
che la coppia innamorata diventò impassibile.
Ancora ci penso a come si rivoltò la giornata,
da felice e spensierata, divenne triste ed efferata.
Guardai i loro volti, il giorno prima felici,
in confronto ad ora, due visi pallidi ed ingialliti.
Non capisco ancora come se ne siano andati,
ma questa è la storia dei due giovani innamorati.
Io sono un felice ed allegro albergante,
possa tutta la gente riposarsi nelle mie stanze.
Quando viene una coppia piena d’amore e nient’altro,
ho perso il sorriso nel ricordare la storia della stanza numero 4.