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Autore: Terry17    28/05/2014    5 recensioni
Un campo, due schieramenti e desiderio di vincere. Ci sarà sangue.
Genere: Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La figura oscura si districava fra i fortini disseminati per il campo con una rapidità fulminea, che però per i suoi standard era equivalente ad una camminata a passo veloce. Sapeva che non era ancora il momento di colpire, e che i loro avversari li stavano studiando con cura quasi maniacale per individuare i loro punti deboli per poi colpirli con un attacco rapido e inesorabile che non avrebbe lasciato loro via di scampo. Esattamente come stava facendo lui, d’altronde. Quella era una guerra, e solo uno dei due schieramenti sarebbe uscito vittorioso: il suo.
Il riccio trovava irritante non poter usare la sua solita velocità supersonica per correre da una parte all’altra dei campi, confondere i suoi avversari e colpirli tutti in una volta sola, ma riconosceva che doveva dare loro almeno la possibilità di difendersi e attaccare come se fosse stato un avversario alla loro altezza. Doveva essere una partita equa. Partita equa o meno, pensava Shadow the Hedgehog, avrebbe vinto lui comunque. Nessuno poteva sconfiggere la forma di vita suprema, e non si sarebbe lasciato fermare da un patetico branco di pagliacci in uniforme.
Non gli servì molto tempo prima di identificare il nascondiglio della sua prima vittima: poteva vedere chiaramente i ciuffi delle sue due code di volpe che ondeggiavano lentamente da dietro il fortino di sacchi di ghiaia.  Capì che non lo aveva ancora individuato dall’espressione confusa e smarrita impressa sul suo volto nel momento in cui si era timidamente affacciato per osservare il campo di battaglia. Il riccio nero si spostò con rapida cautela dal suo nascondiglio ad un fortino più vicino alla posizione della sua preda. La volpe non si era accorta di niente. Il riccio nero sorrise per l’ingenuità dimostrata da quella piccola e fragile creatura inferiore. Si mise in posizione e dovette aspettare solo alcuni istanti prima che la giovane volpe si affacciasse dal lato del fortino che stava puntando con il fucile. Shadow poté vedere chiaramente la sorpresa che si era impressa sul suo volto nello stesso istante in cui aveva premuto il grilletto. Riecheggiò un piccolo scoppio, un urlo di dolore e la testa della volpe era macchiata di rosso.
-Fuori uno!-
Dopo quel fatto si scatenò l’inferno. Vector emerse dal nulla e iniziò immediatamente a correre verso la sua direzione sparando all’impazzata per vendicare Tails. Shadow non dovette fare niente per contrastarlo: Knuckles uscì dal suo nascondiglio e iniziò a rispondere al fuoco, ma il coccodrillo era molto più agile di lui ed evitava tutti i suoi colpi con una rapidità sorprendente per la sua stazza. Il riccio nero sospirò, chiedendosi se forse l’abilità di Vector non fosse semplicemente frutto della pessima mira dell’echidna. Dubitava che esistessero fucili su Angel Island e dubitava che Knuckles sapesse utilizzare correttamente qualsiasi oggetto che richiedesse l’uso delle dita, visti i guanti che indossava di solito.
Ben presto l’echidna e il coccodrillo si trovarono faccia a faccia e iniziarono a spararsi addosso a vicenda urlando di arrendersi, correndo in cerchio come se stessero giocando a uno stupido gioco. Nessuno dei due riusciva a colpire l’altro, e quella ridicola scenetta stava davvero facendo spazientire Shadow. Quei due non avevano capito proprio niente di quello che stava realmente succedendo. Alla fine, spazientito, il riccio lanciò una piccola Chaos Spear vicino ai piedi di Vector e il coccodrillo cadde lungo e disteso a terra, completamente alla mercé dell’echidna, che gli stava puntando il fucile contro.
-Siamo giunti al capolinea, alla fine.- disse Knuckles quando Vector si voltò nella sua direzione, quando aveva finalmente la possibilità di guardarlo negli occhi. -Mi dispiace che le cose debbano concludersi in questo modo, ma così è la vita! Addio!-
Vector approfittò di quell’insensato discorso solenne per afferrare il fucile con una mano e sparare un colpo al petto dell’echidna. Knuckles crollò immediatamente a terra.
-Sai Knuckles, questo genere di discorsi vanno bene se sei il protagonista di un western o il cattivo di un film di serie B. Non sarai mai nessuna delle due cose, quindi lascia perdere!-
-E tu non abbassare la guardia!-
Vector sentì qualcosa colpirlo alla spalla. Quando ritirò la mano dal punto colpito vide il guanto macchiato di rosso. Davanti a lui c’era Espio, che gli stava ancora puntando contro il fucile.
-Ehi, non è giusto! Credevo che fossimo amici!- protestò lui.
-In questo campo tutto è lecito!- gli rispose senza battere ciglio. Prima che avesse il tempo di fare qualcos’altro sentì qualcosa colpirlo violentemente alla testa. Espio crollò a terra, stordito dal colpo, e non poté fare niente quando Amy Rose gli puntò un fucile alla schiena e premette impietosamente il grilletto.
La riccia rosa non ebbe il tempo di festeggiare la sua vittoria che improvvisamente notò qualcosa provenire da dietro le linee nemiche: un paio di grosse orecchie bianche. Amy puntò immediatamente il fucile verso quella direzione, ghignando inquietantemente. Non avrebbe mai pensato che sarebbe stato così facile individuare Rouge in una situazione come quella.
-Amy...-
-Non adesso Vector, sto puntando!- la riccia rosa ignorò gli avvertimenti del coccodrillo e puntò il fucile alle orecchie del pipistrello.
-Quella non è Rouge, è una trappola.-
La riccia rimase paralizzata per la sorpresa. -Cosa?!- Non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi che Rouge le piombò addosso dall’alto. Rouge sorrise con soddisfazione mentre puntava la sua arma al ventre di Amy, e la riccia rosa le afferrò i capelli e li tirò con forza per difendersi. Rouge urlò per la sorpresa.
-Stupida ragazzina! Hai idea di quanto tempo mi ci è voluto per farmi la messa in piega?!-
Fu con confusione che Shadow vide Rouge buttare via il fucile e iniziare a tirare i capelli di Amy a sua volta. In breve entrambe le ragazze iniziarono a prendersi a spinte e a pugni in mezzo alla polvere, e a niente valsero gli sforzi degli altri per separarle. Il tentativo di Vector di separare Amy da Rouge si risolse con lui che veniva obliterato contro il fortino dietro il quale Shadow si stava nascondendo. Le due si fermarono solo quando sentirono degli oggetti pesanti colpirle alle spalle, facendole cadere entrambe. Le due alzarono lo sguardo e videro Silver che stava puntando due fucili sospesi a mezz’aria verso di loro e Blaze, che le stava fulminando con lo sguardo.
-Non costringetemi a ricorrere a Silver! Ora smettetela subito di fare le bambine e affrontatevi seriamente e seguendo le regole come tutti gli altri!- tuonò la gatta con un tono che non ammetteva repliche. Il pipistrello e la riccia si guardarono negli occhi per un istante e raccolsero i fucili. La soddisfazione di Blaze di aver sedato la lite non durò a lungo: le due ragazze puntarono i fucili verso di lei e spararono nello stesso istante. La gatta cadde a terra per la forza dell’impatto.
-Blaze!- gridò Silver, sconvolto da quella ribellione inaspettata. -Ma siete completamente impazzite?!-
La risposta che il riccio argentato ricevette fu l’essere improvvisamente investito da due fucili e un martello in faccia. Cadde a terra a peso morto, e i fucili che sosteneva telecineticamente in aria caddero insieme a lui. Da uno di questi partì accidentalmente un colpo che colpì Amy a una gamba. Rouge lasciò la bamboccia indietro a dimenarsi e a protestare e rivolse la sua attenzione al riccio disteso a terra. Giusto per assicurarsi che Silver non potesse più intralciarla, gli sparò un colpo allo stomaco.
-Ora siamo in due contro uno. È ora di finirla in fretta!- si disse, ormai certa della vittoria del suo schieramento. Quello che non poté prevedere fu che esattamente in quel momento qualcosa la colpì all’ala destra. E poi alla gamba. E al braccio. Facendole un male cane e lasciandole macchie poco piacevoli un po’ dappertutto.
-Basta! Basta! Mi arrendo!- urlò lei, accasciandosi a terra raggomitolata su sé stessa per il dolore. Lo psicopatico che aveva osato colpirla in quel modo non l’avrebbe passata liscia, poteva giurarlo anche sul diadema di diamanti che aveva rubato la settimana prima.
Shadow assistette alla scena e capì che quella partita stava giungendo al termine: ormai restavano solo loro due, lui e il suo avversario più temibile. Ignorando i gemiti di dolore di Rouge, fece finalmente un passo fuori dalla sua trincea, e Sonic the Hedgehog fece lo stesso da un fortino dall’altra parte del campo, poco distante dalla posizione del pipistrello dolorante.
-Siamo rimasti solo noi due, eh?- chiese il riccio blu, camminando lentamente verso il suo avversario. Lo stava guardando dritto negli occhi e la presa sulla sua arma era ben serrata. Era consapevole della solennità del momento. Solo uno di loro sarebbe sopravvissuto.
-Già. Però è facile restare in piedi quando sono gli altri a sacrificarsi per te!- notò il riccio nero con disprezzo.
Quel commento fece storcere il naso a Sonic. -Non ho detto io agli altri di lanciarsi all’attacco, hanno fatto tutto di testa loro! Io ho solo aspettato il momento giusto per uscire allo scoperto, come hai fatto anche tu con Tails!-
-E tu hai fatto lo stesso con Rouge, solo che tu l’hai colpita più volte e senza alcun motivo!- gli occhi del riccio nero erano fiammeggianti. -Te la farò pagare per quello che le hai fatto!-
-Dal tuo modo di comportarti mi sto chiedendo cosa mi avresti fatto se l’avessi davvero uccisa!-
-Se lo avessi fatto per davvero ti avrei spezzato il collo prima ancora che tu avessi il tempo di accorgertene!- tuonò il riccio nero. In quell’istante decise che le chiacchiere lo avevano stancato e puntò il fucile contro Sonic, e il riccio blu fece altrettanto. I muscoli di entrambi erano tesi e pronti all’azione, nell’attesa che l’avversario facesse una mossa falsa. Erano entrambi molto impazienti, ma in una circostanza del genere avrebbero potuto restare a squadrarsi per l’eternità, se fosse stato necessario.
Fu in quel momento che arrivò lui. La mina vagante che nessuno si aspettava di vedere in un posto del genere arrivò con i jet sparati a tutta birra e i cannoni già pronti a sparare. Gli altri se ne accorsero, ma Sonic e Shadow erano troppo impegnati a scrutarsi a vicenda per capire il pericolo che si stava per abbattere su di loro.
-Voglio giocare anch’io!- La voce robotica di E-123 Omega attirò finalmente l’attenzione dei due ricci. Entrambi si voltarono con una lentezza innaturale verso la fonte del rumore solo per vedere quello che ai loro occhi era un gigantesco ammasso di metallo rosso e argento che stava per abbattersi su di loro a una velocità allarmante. Entrambi rimasero troppo paralizzati dalla sorpresa per poterlo schivare come avrebbero fatto normalmente. Il robot iniziò a sparare ed entrambi dovettero fare del loro meglio per schivare tutti quei colpi sparati a distanza. Quei proiettili erano sicuramente non letali, ma se li avesse colpiti sarebbero sicuramente finiti all’ospedale, e la cosa non rientrava nei desideri di nessuna delle due parti.
Intanto gli altri contendenti già caduti in battaglia stavano osservando la scena da lontano.
-Secondo voi dovremmo separarli?- chiese Tails, timoroso.
-E perderci lo spettacolo? Non credo proprio!- gli rispose un Knuckles più che rilassato davanti alla situazione che si era creata.
-Knuckles, come puoi essere così insensibile? Potrebbero farsi male!- protestò Amy.
-Sonic e Shadow sanno badare a loro stessi. Non si faranno niente.- commentò Espio.
Il camaleonte si guadagnò un’occhiata truce da parte della riccia rosa. -Non mi sorprende che tu e Knuckles siate finiti in squadra con Shadow!-
Blaze ignorò i commenti degli altri spettatori per rivolgersi a Rouge. -Omega dà retta solo a te e a Shadow, giusto? Allora ordinagli di fermarsi!-
-Non ci penso proprio!- rispose il pipistrello, cercando di cancellare le macchie di vernice dalla sua ala ancora ammaccata. -So per certo che Omega non ucciderà Shadow, ma posso sempre sperare che riesca a fare fuori Sonic!-
-Posso sempre fermarli io con la mia telecinesi!- notò Silver. Provò a mettersi in posizione, ma Vector lo fermò prima che potesse fare qualcosa.
-Abbiamo visto tutti cosa hai combinato prima. Lascia perdere.- poi si girò nella direzione di Charmy e Cream, che erano stati pazientemente sorvegliati da Vanilla per tutto il tempo. -Vedete, ragazzi? Queste sono tutte le ragioni per cui non potete ancora giocare a Paintball!-
Charmy fissò il suo capo come se non avesse capito cosa volesse dire. -Quindi impazzire come avete fatto voi e iniziare a parlare come i personaggi dei film d’azione è un male? A me è sembrata una figata!-
Vector fulminò l’ape con lo sguardo. -Non fatelo e basta!-
 

 
 
Angolo dell’autrice: ... Dopo questa penso di essermi appena giocata il briciolo di rispetto che l’umanità nutre ancora nei miei confronti. Questo è il risultato di me che cerco di pensare ad una storia di guerra. E' un esperimento che ho voluto fare, dal momento che ultimamente, per qualche strano motivo, ne sto trovando parecchie di questo genere. Dopo averlo fatto, riesco solo a pensare questo: riesco ad essere una delle peggiori sadiche al mondo involontariamente, e quando cerco di esserlo volontariamente me ne esco con... questo?! Dubito che un qualche psicologo possa ancora fare qualcosa con me. Se non è chiaro all’interno della storia, questi sono gli schieramenti:

Team Sonic (vernice blu)– Sonic, Tails, Amy, Vector e Silver
Team Dark (vernice rossa)– Shadow, Rouge, Knuckles, Espio e Blaze

Consideratelo solo un segnale del fatto che sono ancora viva. Se volete lasciare un commentino e lanciare pomodori siete liberissimi di farlo. Anche giusto per dirmi "sei viva!" oppure "ma che cosa diavolo hai scritto?!". Ci sentiamo alla prossima!
  
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