Anime & Manga > I cinque samurai
Segui la storia  |      
Autore: telesette    28/05/2014    1 recensioni
Ancora dolorante per i colpi ricevuti, il povero Kimo necessitò di alcuni minuti, prima di potersi trascinare al telefono pubblico più vicino ed informare Ryo e gli altri.
La sua mente era un turbinìo di domande.
Chi erano quei tizi, che cosa volevano?
Ma soprattutto, "perché" avevano portato via Ambra e quale poteva essere il loro scopo?
Di nuovo Kimo si rimproverò mentalmente, maledicendosi per non essere riuscito a proteggerla.
Purtroppo non era tempo di mettersi a piangere.
Kimo sollevò lo sguardo al cielo e dentro di sé giurò di fare tutto quanto in suo potere pur di liberare l'amica...
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mia Koji, Rowen Hashiba, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.  
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...  
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.  
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme.  
Ciao Gina!

 

***

I cinque samurai ( 鎧伝サムライトルーパー "Yoroiden Samurai Torūpā" ), uscito in Giappone del 1988 e trasmesso per la prima volta in Italia nel 1990, è un anime al quale si affiancano una versione manga, tre film OAV, nonché romanzi e audio drama tutti basati sulla serie originale.
Circa mille anni addietro, quando il mondo era devastato da guerre cruente e sanguinose, l'odio e il rancore dei guerrieri diedero vita al potente spirito malignoArago. Questi era intenzionato ad assoggettare tutti gli uomini al suo volere, eliminando gli oppositori, e solamente il monaco-guerriero Ariel riuscì a sconfiggerlo. Purtroppo il potere di Arago era troppo forte e, consapevole che un giorno egli sarebbe tornato a seminare il male, Ariel decise di scìndere la sua armatura in nove armature destinate ad altrettanti uomini valorosi per fronteggiare la minaccia, ciascuna con un preciso attributo-simbolo di virtù. Purtroppo quattro delle armature finiscono nelle mani del male, corrompendo le menti dei proprietari, e Arago può dunque fare la propria ricomparsa. Mentre le restanti cinque armature, indossate da un gruppo di adolescenti guidati dall'antico Codice dei Samurai e con un profondo senso della giustizia, permettono al giovane Ryo e ai suoi compagni di evocare in loro aiuto la potentissima Armatura Bianca dell'Imperatore Brilliant e sconfiggere il male con essa.

clicca qui per ascoltare la sigla italiana:
https://www.youtube.com/watch?v=SUQbr_RZHXE

Il rapimento di Ambra
( immagini tratte da internet )

 

Quel giorno, Kimo stava rimettendo un po' d'ordine presso l'osservatorio astronomico, quando improvvisamente sentì squillare il telefono.

- Pronto? Ah, ciao Ambra, sei tu!
- Ciao Kimo, ascolta, ho bisogno di parlarti; hai da fare questo pomeriggio?
- No, mio padre mi ha dato tutto il pomeriggio libero... Ma è successo qualcosa?
- Non posso spiegartelo adesso - tagliò corto Ambra nervosamente. - Passo a prenderti con la macchina, a dopo!

Kimo rimase alquanto perplesso.
C'era un tono fortemente preoccupato nella voce della ragazza, come se fosse spaventata, tanto che non poté fare a meno di chiedersi se era il caso di chiamare gli altri e andare a casa sua per controllare che stesse bene. Poi però rifletté che, se lei era stata così evasiva per telefono, doveva esserci per forza un motivo.
Piùì tardi, quando Ambra giunse a prenderlo con l'auto, Kimo notò immediatamente l'espressione scura sul volto di lei.

- Ambra - esclamò. - Stai bene? Non ti ho mai vista così, prima d'ora...

Silenzio.
Ambra mise in moto e prese a guidare verso il quartiere Tsurumi, il punto più alto della zona di Osaka, tenendo su gli occhiali da sole lungo tutto il tragitto. Kimo non disse nulla, malgrado uno sgradevole presentimento, tuttavia non dovette aspettare molto perché la ragazza si decidesse a fare mente locale sui suoi pensieri e metterlo dunque a parte delle proprie preoccupazioni.

- Mi dispiace - mormorò lei, fermando d'un tratto il veicolo di fianco alla strada, proprio nei pressi di un antico tempio. - Ti ho chiesto di venire, senza darti nemmeno una spiegazione... Ti chiedo scusa!
- Dai, non hai motivo di scusarti, davvero - sorrise Kimo sincero. - Però non posso aiutarti, se non mi dici cosa c'è che non va!

Ambra annuì.

- E' un problema serio, Kimo - gemette, togliendosi gli occhiali e guardando l'altro negli occhi. - Da principio non ci volevo credere nemmeno io, perciò ho esitato prima a parlartene per telefono: ho preferito che vedessi con i tuoi occhi quello che ho appena scoperto, non mi avresti creduta altrimenti...
- Insomma, Ambra, di che si tratta?

La ragazza sospirò fortemente, prima di tirare fuori alcuni fogli dalla borsa, e con calma prese a spiegare a Kimo di cosa si trattava.

- Ho trovato per caso queste immagini su Internet, attraverso un sito di storia orientale, e ho notato che fanno parte di un codice: prese singolarmente, è impossibile accorgersene; ma confrontandole una per una, sovrapponendo i segni lungo il bordo delle placche istoriàte, si ottiene una sequenza criptogràfica con un ordine predefinito!

Kimo scrutò attentamente i simboli.
Effettivamente, seguendo l'ordine delle note scritte a mano da Ambra, si aveva accesso ad una specie di antico documento segreto.

- Sembra un messaggio cifrato - osservò il giovane. - Ma è difficile leggerlo, i simboli sono molto vecchi e in parte cancellati dal tempo...
- Tranne uno, però - fece notare Ambra, indicando il simbolo più importante con l'indice. - Lo vedi anche tu, no? Questo è identico al motivo riportato sull'Armatura Bianca di Ryo, è lo stemma dell'Imperatore Brilliant, senza alcun dubbio!
- Eh ?!?

Kimo non riusciva a credere a ciò che stava appunto vedendo.
La croce inconfondibile su sfondo dorato era effettivamente la stessa, non si trattava di una somiglianza, e come ulteriore prova il documento risaliva a più di mille anni fa.

- Possibile che questo sia...
- La stessa reazione che ho avuto io - ammise Ambra. - Ti assicuro che non ci sono dubbi, ho svolto delle ricerche sull'origine di questi codici, e ho motivo di credere che si tratti proprio di informazioni riservate sull'Armatura e sul materiale con cui è stata forgiata!
- Ma io credevo... Sì, insomma, ero convinto che avessimo svelato tutti i segreti riguardo l'Armatura!

Ambra sorrise.

- Sarai anche intelligente ma, senza offesa, a volte sembri proprio un ingenuo!

Kimo arrossì imbarazzato.

- Dai, non fare quella faccia - scherzò lei. - Lo sai, le armature hanno secoli di storia alle spalle, non possiamo dire di sapere "tutto" sul loro conto; c'è sempre qualcosa in più da imparare, lo diceva anche mio nonno!
- Ma tu cosa pensi che voglia dire, sei già riuscita a decifrarlo?
- No, purtroppo - fece Ambra, scuotendo gravemente la testa. - Non sono in grado di ricostruire da sola la chiave di lettura dell'intero codice, perciò ho bisogno del tuo aiuto!
- Potrebbero volerci dei giorni - ipotizzò Kimo. - Per come lo vedo io, è come una specie di rompicapo; di solito mi diverto a risolverli ma non so se...
- Ti prego - sussurrò Ambra, sfiorandogli appena la mano. - Sei l'unico a cui posso chiedere di aiutarmi, nel decifrare questo!
- Guarda che mi hai frainteso - fece Kimo con una smorfia. - E' scontato che ti aiuterò, una scoperta del genere è troppo importante; riflettevo solo che, se nemmeno tu sei riuscita a ricostruire il codice per intero, è un po' difficile che possa riuscirci io!

Stavolta fu Ambra a sentirsi le gote avvampare di rosso, imbarazzata dalla modestia di Kimo e dall'evidente complimento di questi nei suoi riguardi.
Proprio in quel momento però, a seguito di una terribile esplosione proveniente dal tempio, Ambra e Kimo videro un gruppo di neri individui in armatura sbucare attraverso la nuvola densa di fumo che gli si avventarono contro.

- E' lei - gridò uno di loro, indicando Ambra agli altri. - Presto, prendetela!
- Ambra, sbrigati, metti in moto - gridò Kimo.

Sfortunatamente i misteriosi guerrieri sbucati dal nulla, dopo aver reso inutilizzabili gli pneumatici, costrinsero lei e Kimo a scendere dalla vettura per cercare a piedi una via di fuga.
Colto alla sprovvista, Kimo non poteva ricorrere all'aiuto della sua Armatura del Cielo.
I nemici erano forti e addestrati, tanto da ridurlo letteralmente all'impotenza con pochi colpi bene assestati, e il poverino si ritrovò ben presto in ginocchio nell'impossibilità di muoversi.

- Kimo - strillò Ambra disperata.
- Non fermarti, Ambra, corri - la esortò l'altro, invano.

Purtroppo la battaglia era impari.
Senza la sua armatura né la possibilità di evocarla, Kimo non poteva nulla contro quei misteriosi individui. Costoro lo tempestarono di calci e pugni, lasciandolo boccheggiante e senza fiato; e l'ultima cosa che il ragazzo vide, prima di perdere del tutto conoscenza, fu Ambra mentre veniva circondata da ogni parte e incapace di difendersi in alcun modo.

- Am... bra... - riuscì a malapena a dire in un soffio.

Poi più nulla.

***

Quando più tardi riaprì gli occhi, rendendosi conto di essere solo, Kimo si ritrovò davanti all'entrata del Tempio della Nuvola... quello che ne restava almeno.
L'esplosione aveva danneggiato la parte superiore della costruzione, disseminando il terreno attorno di pietre e pezzi di marmo, ma dei nemici non vi era rimasta alcuna traccia.

- Maledetti - esclamò con rabbia. - Hanno rapito Ambra, devo avvertire gli a... AH !!!

Ancora dolorante per i colpi ricevuti, il povero Kimo necessitò di alcuni minuti, prima di potersi trascinare al telefono pubblico più vicino ed informare Ryo e gli altri.
La sua mente era un turbinìo di domande.
Chi erano quei tizi, che cosa volevano?
Ma soprattutto, "perché" avevano portato via Ambra e quale poteva essere il loro scopo?

- Possibile che tutto questo c'entri con quei simboli - pensò Kimo attònito.

Subito il giovane corse alla macchina, sperando di trovare qualche indizio utile a stabilire l'identità dei rapitori, ma tutto quello che vide fu la borsa di Ambra con ancora dentro le foto e gli appunti legati alla risoluzione del codice.
Di nuovo Kimo si rimproverò mentalmente, maledicendosi per non essere riuscito a proteggerla.
Purtroppo non era tempo di mettersi a piangere.

- Resisti, Ambra - mormorò, stringendo febbrilmente le carte tra le mani. - Io e gli altri riusciremo a scoprire dove ti hanno portata, ti salveremo, abbi fiducia!

Quasi a voler sottolineare il tono deciso delle sue parole, Kimo sollevò lo sguardo al cielo e dentro di sé giurò di fare tutto quanto in suo potere pur di liberare l'amica...
A qualsiasi costo!

 

( continua )...

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > I cinque samurai / Vai alla pagina dell'autore: telesette