Prologo
Ho sempre saputo che non sono capace di impormi contro me stessa. Varie diete ne sono state la prova. Me lo ero promesso che almeno quest’anno non avrei mescolato amore e “lavoro”, per quanto il mio lavoro possa essere umile. Faccio l’animatrice in un centro estivo per bambini dai 4 ai 12 anni circa. L’anno scorso ho fatto un errore madornale, mettendomi con un animatore che lavorava con me. Perché è stato un errore? Per il semplice fatto che adesso che ci siamo lasciati lui non mi può vedere, ed ogni volta che ci vediamo alle riunioni ed alle varie manifestazioni mi tratta male, e mi lancia delle frecciatine irritanti. Scommetto che se quella sera fossi partita da casa con la voglia di “trovarmi il fidanzato” non avrei trovato nessuno adatto a me. Ma per mia sfortuna da quel lontano 11 aprile, io non faccio che vivere per lui. L’unico problema è che io mi sono fatta troppe aspettative su Marco, ed adesso ho paura che tutto mi vada storto. Vivo col costante timore di perdere la nostra amicizia. Siamo così simili che è bastata un po’ di tenacia da parte mia per stringere amicizia. Quando abbiamo iniziato a scriverci non potevo credere che fossimo così dannatamente simili, oserei dire che è una mia versione al maschile. Ad ogni modo, vi racconterò tutto come si deve, dal principio. Da quel lontano 11 aprile.
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Salve a tutti i lettori,innanzitutto grazie per aver letto. Non vi chiedo recensioni, ma pareri. Al prossimo capitolo.
xoxo, __Effy