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Autore: leonora51    28/05/2014    0 recensioni
A 14 anni Rose è un’orfana come molti altri. O forse no. Cosa succede quando si ritrova catapultata nella foresta incantata e diventa prigioniera della regina malvagia?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rose rimase nascosta tra i cespugli, aspettando che il vecchio se ne andasse, ma questo se ne stava ostinatamente fermo dov'era -Mi chiedevo quando vi avrei incontrata, Miss Harris. Vi ho sognata tante volte, tante – e qui sembrò perdersi nei ricordi – ma sembravate non venire mai. E' da tempo che vi aspetto. Ma del resto il tempo è relativo quando si è vecchi come me e cosa mi resta da fare se non aspettare?
-Sapete chi sono? Signore? – chiese Rose, sorpresa
-Naturalmente – rispose gioviale – Miss Rosaline Harris, regno d'Inghilterra, che si trova se non vado errato, in una delle tante lande senza magia. Naturalmente non conosco tutti i dettagli, so solo quanto basta .. ma non abbiamo tempo da perdere. La regina sarà qui tra poco e tutto deve essere pronto. Avrai bisogno … posso darti del tu, mia cara?.. Di conoscere tutte le informazioni necessarie. E oserei dire di un vestito nuovo. Andiamo?-
-Non vi conosco signore-
-Oh che sbadato. Mi chiamo Roger Hopkins, miss Harris, e il ragazzo con cui mi hai sentito parlare era mio figlio Dick –
Rose ebbe la grazia di arrossire al rimprovero velato - Come mi conoscete?-
-Ah .. è davvero una storia curiosa- e tirò fuori un orologio d'oro dalla tasca – L'ho visto qui dentro. Me lo ha dato un viaggiatore, non ho mai conosciuto il suo nome, davvero uno dei miei più grandi rimpianti. Comunque mi ha detto che avrei dovuto darlo a voi. Una ragazza di un altro mondo con la bocca di peonia, mi disse. Che buontempone! E così eccoci qua- le mise l'orologio in mano e riprese a camminare. Rose lo seguì curiosa.
-Dove stiamo andando?- chiese la ragazza.
-Oh, ma al villaggio naturalmente. Suppongo che tu abbia fame. Da ragazzo dopo essermi allenato con la spada mi veniva una fame da lupo, suppongo che viaggiare tra i mondi ne metta ancora di più-
Rose scoppiò a ridere e assumendo un atteggiamento più rilassato, prese a rigirarsi l'orologio tra le mani -Come funziona? Avete detto che avete visto il mio arrivo, ma come è possibile?-
-La bussola è una finestra sul tempo. Mostra agli uomini il passato, presente e futuro... purché sappiano leggerla è ovvio-
-E come si fa a leggerla?-
-Bisogna avere un cuore puro, naturalmente – rispose il vecchio, come se fosse la cosa più logica del mondo
Le risposte vaghe dell'uomo cominciavano a darle sui nervi e chiese brusca – E la bussola vi ha detto perché sono qui?-
-Una domanda molto intelligente miss Harris, ma ahimè temo di no. Sapevo che saresti venuta e che hai bisogno di incontrare la regina malvagia. Il resto sono solo supposizioni temo-
-Forse potreste parlarmene. Per via puramente ipotetica si intende-
Il vecchio diede un sorriso storto -Ebbene per via ipotetica suppongo che il tuo destino sia strettamente connesso a quello della regina. Girano voci nel regno che la sovrana si accinga a lanciare una maledizione terribile. Nessuno sa quale sarà l'effetto. Il vecchio Grant, giù alla taverna, ieri sera mi ha confidato che sa da fonte sicura che la strega ha intenzione di trasformare tutta la popolazione in mele. Personalmente non mi dispiacerebbe diventare una mela caramellata, ma dubito che questo sia il caso. Mi sentirei di dire che il tuo essere giunta fin qua ha a che fare con l'impedire la maledizione. Tutto bene, mia cara ragazza?-
- Sì, solo.. E' un sacco da assorbire in così poco tempo- rispose esitante. Ma ben presto lo sbigottimento iniziale venne soppiantato da un nuovo senso di avventura e riprese a domandare con maggior vigore - Quindi.. avete parlato di una regina che sta per lanciare una maledizione. Qualche idea di come fermarla? - il vecchio scosse la testa – Cosa mi sapete dire della regina?
-Si dice che abbia ucciso il re, pace all'anima sua, e abbia tentato di fare lo stesso con la figliastra, che è riuscita a fuggire per miracolo. Ho conosciuto la principessina Snow quando era piccola, un vero angelo..
Ro: Snow? Come in Snow White?!
SH: Precisamente. Forse anche tu hai una bussola nel tuo mondo?- chiese genuinamente curioso.
Rose scosse freneticamente la testa – No, sono storie. Solo storie. Snow White non è reale, la regina malvagia .. nel bosco dovevano esserci dei funghi allucinogeni. E' l'unica spiegazione-
Il vecchio continuò come se nulla fosse – La regina è anche una strega potente, si dice che si sia formata sotto l'Oscuro in persona. E una seduttrice coi contro-fiocchi... Se solo avessi 50 anni in meno e lei non fosse così malvagia..-
E così arrivarono al villaggio.
S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S
 
La loro prima tappa fu nella sartoria di Miss Mann. Dopotutto l'abito stravagante della ragazza aveva già ricevuto più di uno sguardo curioso e nessuno dei due desiderava attirare l'attenzione più  a lungo. Come entrarono nel negozio, Rose sentì Mr.Hopkins borbottare qualcosa che suonava distintamente come “Una moda davvero curiosa, la vostra, nel regno di Inghilterra”.
L'interno della sartoria era disposto secondo un gusto orientaleggiante, con stoffe dai colori sgargianti che arrivavano su fino al soffitto, da cui a intervalli regolari pendevano pezzi di vetro che riflettevano i raggi del sole sulle stoffe. La proprietaria, una donna grassoccia dalle gote rosse, venne incontro ai suoi clienti in tutta fretta.
-Caro Sir Roger, è un tale piacere avervi nel mio umile negozio. Sono passate quasi 3 settimane da quando vi ho visto e l'ultima volta mi avete promesso che vi sareste fatto fare un nuovo cappello. Vedete? Io non dimentico!- 
-Non oserei mai prendere alla leggera la vostra memoria, Miss Mann – rispose l’uomo gentile - Ma vedete oggi sono qui per un'altra faccenda – e indicò Rose – Credo che alla mia giovane amica serva un abito nuovo-
La sarta lanciò uno sguardo sprezzante verso la ragazza – Sempre preso dai vostri casi di carità, vedo. Certa gente non sa fare altro che approfittarsi della bontà altrui-
Un rossore indignato si fece strada sul volto latteo della ragazza - E certa gente non conosce la comune cortesia. Sono certa che nessun abito, per quanto elegante, possa coprire la mancanza della buona educazione – poi rivolgendosi a sir Roger riprese -Vi ringrazio, signore, per la vostra gentile offerta, ma mi trovo pienamente soddisfatta degli abiti che indosso-
La sarta si erse in tutta la sua altezza e constatò sprezzante  -Vi comportate fin troppo superbamente per una monella da strada-
Rose la guardò per nulla intimidita e domandò con finta calma-E' vostra abitudine insultare tutti i vostri clienti o io sono un caso particolare?-
-Senti un po' ragazzina – cominciò la sarta, puntando il dito grassoccio contro Rose
-Ora, ora non c'è bisogno di essere così ostili, sono sicuro si è trattato solo di un malinteso – intervenne placante l’anziano gentiluomo, ma fu zittito da due paia d'occhi furiosi.
Miss Mann fece per riprendere a parlare, ma Rose la batté sul tempo e disse con calore -Non ho intenzione di ascoltare oltre qualsiasi mediocre insulto abbiate intenzione di rivolgermi. Non c'è nulla che possiate fare o dire che renderà me meno arrogante e voi meno irrispettosa, signora- disse, imprimendo tutto il ridicolo che poteva trovare in quell'ultimo termine.  
Dire che la donna era scioccata sarebbe stato un eufemismo. Non solo una ragazzina che aveva un terzo dei suoi anni le si rivolgeva in questo modo, ma una monella che senza dubbio dipendeva dal buon animo di sir Roger per il suo prossimo pasto. E che arroganza, che presunzione. Lo shock si trasformò rapidamente in collera e mentre già la ragazza si stava dirigendo fuori dal negozio, disse decisa - Ai miei tempi ci sarebbe stato un rimedio sicuro per la tua sfacciataggine, monellaccia. Un paio di frustrate sulla pubblica piazza fanno miracoli per-
Rose si girò furiosa, le guance arrossate contrastavano in modo innaturale con la pelle bianca, facendo assumere al suo bel volto un aspetto febbricitante - Se è così, temo che a voi 2 sole frustate non basterebbero- e marciò fuori dal negozio.
Pochi minuti dopo fu raggiunta da sir Roger – Sono desolato per quanto è accaduto mia cara. Miss Mann talvolta è un po' troppo libera con le parole, sono sicuro che non volesse dire..- sembrò smarrirsi un attimo -in ogni modo non appena siete uscita dal negozio, si è pentita del modo sgarbato con cui vi ha trattata  e mi ha pregato di consegnarvi questo come segno delle sue scuse – e le tese un mantello giallo, fatto di una stoffa pesante.
Rose aveva l'impressione che il dono non fosse frutto del sopraggiunto rimorso della sarta, quanto
piuttosto del bisogno di riconciliarsi sir Hopkins. Rifletté per qualche momento sulla possibilità di condividere questa opinione con l'uomo, ma non volendo turbare oltre il suo ottimismo nelle persone, indossò il mantello (assicurandosi che coprisse per bene la vecchia uniforme) e si diresse con lui alla locanda per un veloce spuntino.
  
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