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Autore: Adelhait    03/08/2008    2 recensioni
Un’antica leggenda narra che nelle profondità marine vivano creature meravigliose, con code dalle squame d’orate e d’argento. Esseri dalla voce soave che portano nell’eterno oblio i pescatori. Queste creature son le sirene...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Sirenetta.

 

 

 

Un’antica leggenda narra che nelle profondità marine vivano creature meravigliose, con code dalle squame d’orate e d’argento.

Esseri dalla voce soave che portano nell’eterno oblio i pescatori.

Queste creature son le sirene.

Rare sono le loro apparizioni, esse son sfuggevoli come il vento malandrino di primavera, ma accade che una di essa si avvicini alla riva e rimanga affascinata dal mondo terrestre…come avvenne per una sirena dai lunghi capelli corvini, occhi color della notte, pelle rosea e labbra come i meravigliosi coralli.

Era la figlia minore della Divinità Marina, Rin questo era il suo nome.

Semplice e delicato come lei, ma anche testardo e curioso.

Sì, lei era curiosa come tutte le fanciulle.

Voleva, desiderava vedere il mondo al di fuori del mare, anche se per lei era troppo presto.

Sirenetta.

Sirenetta.

Delle figlie del mare sei

La più piccola.

Di divenir adulta non aver fretta…

Perciò aspetta, aspetta…

Ogni giorno il suo amico vento dolcemente le cantava questa nenia, affinché lei non affrettasse i tempi, ma ahimè lei non le ascoltò.

Voglio conoscere il meraviglioso mondo al di fuori del mar.

Voglio ammirare i riflessi dorati del sole morente.

Voglio sentirne il suo calore, così dolce e avvolgente…

E poi voglio…

Sì, voglio conoscere gli abitanti di quel meraviglioso mondo.

Un mondo a me sconosciuto.

Un mondo a me narrato dalle mie sorelle.

Su Rin andiamo…

Veloce mosse la sua meravigliosa coda che splendeva nelle profondità marine, mentre sentiva il suo cuore battere frenetico nel petto.

Curiosità e impazienza invadevano il suo animo.

Un guizzo e la sua testolina bruna era fuori dal mare.

Meraviglioso!

Esclamò estasiata, vedendo per la prima volta un tramonto.

Lentamente si avvicinò ad uno scoglio e vi si poggiò sopra, dove restò per molte ore ad ammirare quel meraviglioso spettacolo.

Intanto una dolce brezza accarezzava il suo viso, scompigliava i suoi capelli neri.

Poggiò il viso sulla roccia e cominciò ad intonare una meravigliosa nenia, gli uccelli marini, i pesci si avvicinarono ad ascoltarla.

Una canzone che portava una pace nel cuore…

Smise di cantare e scese da quel piccolo pezzo di roccia.

Ora voglio avvicinarmi di più alla terra ferma.

Sussurrò, mentre si immergeva nel suo mondo.

Rapidamente si avvicinò ad una piccola insenatura, si issò su di una pietra e restò ad ammirare la piccola vegetazione che riusciva a scorgere, essa era illuminata da una meravigliosa Luna piena.

Sorrise, quando qualcosa attirò la sua attenzione, piegò il viso per vedere meglio.

Cosa sarà?

Scese dalla roccia e lentamente si avvicinò, ma ciò che vide la lasciò senza parole.

Un essere bellissimo era comodamente seduto su di uno strapiombo, aveva lunghi capelli bianchi che catturavano la luce argentea dell’astro notturno, aveva una lucida armatura che lo proteggeva.

Un Nobile Guerriero.

Si avvicinò di più, voleva, doveva vederlo da più vicino.

Si mise sotto quello strapiombo, poggiò il viso sulla roccia e rimase ad ammirarlo, intanto sentiva il suo cuore battere all’impazzata come fa il mare in tempesta sugli scogli.

Poggiò la manina sul suo petto.

Oh, mio cuore perché fai così?

Cosa mi accade?

Socchiuse gli occhi e cominciò ad intonare una dolce melodia, che attirò l’attenzione del Nobile Guerriero.

Infatti, lui voltò il capo e restò ad ammirare quella fanciulla che cantava.

Sì, cantava per lui.

Lentamente discese e si avvicinò a lei, che teneva gli occhi chiusi.

Potè costatare ch’era una fanciulla di rara bellezza, come lo era la sua voce.

Sorrise.

D’un tratto Rin riaprì gli occhi e voltò il capo verso il Nobile Guerriero seduto accanto a lei.

Rimase rapita dal colore dei suoi occhi.

Color del Sole.

Ma poi arrossì violentemente, si voltò, stava per svanire nelle profondità del mare quando si sentì trattenere per una mano.

Chi siete Fanciulla?

Lei disse con voce flebile, mentre si voltava a guardarlo.

Rin. E il vostro?

Lui sorrise, mentre le rispondeva.

Sesshoumaru.

Rin gli sorrise, ma d’un tratto un forte rumore proveniente dal bosco la spaventò, tolse la mano dalla sua e veloce si immerse nel suo mondo.

Il suo nome è Sesshoumaru.

Si diceva, mentre sentiva il cuore che batteva con violenza nel petto come quasi a voler uscire fuori.

Lo voglio rivedere.

La voglio rivedere.

Pensarono ad unisono.

I giorni passavano e Rin tornava sempre là a regalare al suo Nobile Guerriero la sua voce.

Lui restava seduto ad ascoltarla senza muoversi.

Amore?

Sì, questo dolce sentimento li univa.

Un amore fatto solo di sguardi e semplici parole…ma anche di musica.

Ma purtroppo il Destino li avrebbe divisi, infatti, un giorno il Nobile Guerriero disse.

Presto dovrò partire per una lunga battaglia, non so quando tornerò.

Ma voi aspettami…perché al mio ritorno diverrete la mia sposa.

La piccola sirena mise una mano sulla sua bocca tremante, mentre gli occhi si riempirono di lacrime di gioia.

Sì, vi aspetterò.

Lui si avvicinò, tolse la manina che copriva la sua bocca e la baciò.

Un sigillo d’amore eterno.

Si scostò da lei e si allontanò nel bosco.

Vi aspetterò.

Sussurrò, mentre lo vedeva sparire nel bosco.

I giorni passavano, mentre la tristezza cresceva, ma una decisione crebbe in lei.

Avrò le gambe e vi starò accanto.

Si immerse e si diresse verso la Divinità Marina, suo padre, per chiedergli di donarle le gambe affinché potesse vivere con il suo amore.

Suo padre la guardò serio e le disse.

Rin figlia mia, sei sicura di ciò che fai?

Sì, padre.

Non c’è modo di farti cambiare idea?

No.

Allora prendi questa perla magica, ingoiala e per magia avrai ciò che desideri.

Le gambe. Ma rammenta figlia mia, se entro tre giorni Lui non ti avrà baciata e dichiarato eterno amore…

Sì.

Tu morirai e diverrai spuma del mare.

La piccola sirena rabbrividì, ma tanto era il suo amore…prese la perla baciò il padre per l’ultima volta e si diresse verso la superficie, intanto le sorelle piangevano per lei.

Non piangete per me sorelle mie.

Arrivò alla superficie, si mise sullo scoglio ed attese.

Per giorni lo aspettò, quando sentì un gabbiano che le disse che lui stava per tornare.

Sorrise e prese la perla, che per magia le donò le gambe, ma anche un meraviglioso abito di seta bianca.

Si sedette ed attese il suo Amore.

Cantò e cantò per due giorni, ma all’alba del terzo ancora lui non si mostrò.

Amore mio dove siete?

Sussurrò, mentre sentiva che la speranza si affievoliva.

Abbassò il viso, mentre due lacrime solcarono il suo viso roseo.

D’un tratto un corvo, malefico portatore di disgrazie le disse.

È in inutile che lo aspetti, lui ha sposato un’altra.

No! Non posso crederci.

Urlò in preda allo sconforto, ma il corvo malevolo continuò imperterrito.

Cadde a terra piangendo, mentre il disco solare a pelo sull’acqua, pronunciava la fine del terzo dì.

Era la fine?

Si alzò e lentamente si diresse verso la sua antica dimora, mentre sentiva che il suo corpo perdeva di consistenza.

Addio amore mio.

Ma d’un tratto sentì la sua mano rapita da un’altra, si voltò e lo vide.

Voi qui?

Lui annuì e disse.

Sono venuto a prendervi.

No, mentite…voi avete sposato un’altra.

Lui l’abbracciò e la rincuorò.

Sì, avrei dovuto sposare una Yasha forte e bella, ma il mio cuore appartiene a Voi.

Alla meravigliosa creatura dei mari.

Rin rise, pianse e poggiò il viso sul petto di lui, intanto sentiva il suo corpo lentamente svanire.

Vi prego baciatemi…prima di…prima di svanire per sempre…

Lui la guardò negli occhi e lentamente avvicinò il suo viso a quello di lei.

La baciò un attimo prima che il sole svanisse nel mare.

Rin non svanì, si staccò da lui e lo guardò negli occhi…in quegli occhi color dell’oro.

Vi amo.

Anch’io vi amo.

Lui sorrise, la prese in braccio e la portò alla sua dimora dove vissero per sempre felici e contenti.

 

Fine

 

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Eccomi con una shot su Rin e Sesshomaru, un regalo un po’ in ritardo per KaDe…auguri!!!!!

   
 
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