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Autore: RiKa_fede    29/05/2014    0 recensioni
Don't Jump
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio la mia beta daughterofzeuss che ultimamente ha sempre
corretto pazientemente tutto ciò che ho scritto.
 

Spring Nicht

Sei salita su quel tetto per cercare di dimenticare.
Dimenticare quel noi che con tanta fatica avevamo creato.
Non senti il vento freddo che ti sfiora il corpo come pezzi di ghiaccio?
Nel buio della notte sussurro il tuo nome.
Dentro di me vorrei urlarlo, ma non ci riesco.
Il silenzio colma l'aria tra noi.
Ma fai finta di non sentirmi.

(in cima al tetto, l'aria è così fredda e calma
sussurro il tuo nome in silenzio
tu non vuoi sentirlo, adesso)


Le tue lacrime scendono lente, incontrandosi sui tuoi zigomi, resi rossi dal freddo.
Scorrono sul tuo viso perlaceo, rendendolo brillante come un diamante.
Si staccano dal tuo viso, cadono verso tutte quelle persone che ti stanno guardando, con il naso all'insù.
Una, due, tre.
Le stanno contando, rapiti da tutte queste goccioline fredde e salate che brillano come piccole stelle cadenti nel buio della notte.
So perché piangi.
Tutto ciò che ti avevo promesso non l'hai mai trovato.
Mai.

(gli occhi della città stanno contando
le lacrime che scendono giù
ognuna è una promessa di tutto quello
che non hai mai trovato)


Riprovo a gridare il tuo nome.
Questa volta la voce esce, sale nel cielo, potente.
Grido per te, solo per te.
E ti raggiunge.
Non buttarti, non saltare da quel cornicione grigio.
Non seguire quelle luci bianche e tentatrici, che dall'alto di quel palazzo ti sembrano un invito a raggiungerle.
Sono come demoni tentatori travestiti da angeli, luminosi e candidi, ma pur sempre ammaliatori.

(urlo nella notte per te
non farlo, non saltare
le luci non ti guideranno
ti stanno tradendo, non saltare)


Non buttarti, per favore.
I nostri ricordi, di te e di me, di noi, che ti scorrono davanti agli occhi, non lasciarli andare.
Non farlo.
Il mondo, le persone, io, siamo quaggiù.
Ma tu non ci vedi.

(non lasciar andare i ricordi
di me e di te
il mondo è qua giù
fuori di vista
per favore non saltare)


Schiudi gli occhi.
Guarda questa neve così bianca e fredda.
E lenta.
Non ricordi il perché, vero?
Perché cade così lentamente, pigra, calma e gelida.
Gelida.
Come sei tu ora.
Non senti né provi nulla, non ricordi.
Ed è tutta colpa mia.

(apri i tuoi occhi
ma non riesci a ricordare per quale motivo
la neve cade così piano
semplicemente non riesci più a sentir nulla)


Ma anche della paura.
In lei ti sei persa, addentrandoti nei suoi meandri oscuri.
Lassù, su quel tetto, la paura ti attanaglia, ti ghermisce con i suoi lunghi artigli.
Hai paura di soffrire di nuovo per quel noi che ho distrutto e portato alla fine.
La fine.
La sogni, la desideri, la brami.
Vuoi iniziare di nuovo tutto.
Da capo.

(da qualche parte qua su 
hai perso te stessa nella paura 
sogni la fine per iniziare tutto da capo)

 
Grido.
Soltanto pere te.
Non buttarti, non seguire le luci.
Quei puntini luminosi sono come fuochi fatui.
Bellissimi.
Ma tentatori.
 
(urlo nella notte per te 
non farlo, non saltare 
le luci non ti guideranno 
ti stanno tradendo, non saltare)

 
I nostri ricordi fanno male.
Strisciano sotto le tue palpebre chiuse.
Non vedi la gente sotto di te, curiosa.
Ma non vedi neanche me.
Per favore, non lasciarti andare.
 
(non lasciar andare i ricordi 
di me e di te 
il mondo è qua giù 
fuori di vista 
per favore non saltare, non saltare) 

 
Non saltare.
Ricostruiamo quel noi ormai andato perso.
Non importa quanto ci impiegheremo, voglio solo stringerti tra le mie braccia.
Ora.
Per sempre.
 
(non so quanto tempo ci vorrà 
per poterti stringere forte 
non so quanto tempo ci vorrà) 

 
Ti porgo la mia mano.
Afferrala, ti prego.
Dammi una possibilità.
Voglio rimediare.
Non riesco a lasciarti andare, non ora, né mai.
 
(prendi la mia mano, 
dammi una possibilità 
non saltare) 

 
Urlo.
Grido il tuo nome.
Non farti tentare dal vuoto, da quelle luci bianche e dalla paura che provi.
Sono tutti tentatori, ingannevoli, traditori.
 
(urlo nella notte per te 
non farlo, non saltare 
le luci non ti guideranno 
ti stanno tradendo, non saltare) 

 
La cicatrice delle mie colpe è bianca, pallida, indelebile su quei ricordi.
Di un noi che è quasi scomparso.
Sono quaggiù, ti aspetto.
Ma non mi vedi.
Non saltare.
 
(non lasciar andare i ricordi 
di me e di te 
il mondo è qua giù 
fuori di vista 
per favore non saltare, non saltare) 

 
E se questo non basterà, non ti bloccherà, allora salterò io al tuo posto.
Perché la colpa è mia.
Solo mia.
 
(e se tutto questo non ti tratterrà dal farlo, 
salterò io al posto tuo) 




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E dopo tanto tempo eccomi tornata con una nuova OS! Spero vi piaccia.
Rika
PS: Il fatto che il soggetto non sia specificato è voluto.

  
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